martedì 29 novembre 2011

Villaggio del pescatore, mini Mose al via a marzo

Si è tenuta questa mattina presso la Sala del Consiglio Comunale di Duino Aurisina la Conferenza di Servizio sulla realizzazione delle Opere di difesa dell'ingressione marina del Villaggio del Pescatore, il cosidetto Mini Mose.
Un opera strategica e di vitale importanza per la sicurezza della popolazione di un intera frazione.

Massimo Romita



Villaggio del pescatore, mini Mose al via a marzo

La conferenza dei servizi ha stabilito tempi e modalità della costruzione del sistema che bloccherà le acque alte. L’opera pronta entro maggio di Viviana Attard

    DUINO AURISINA. «L’incontro è stato molto positivo. Tutte le parti hanno espresso le loro osservazioni in merito al Mini Mose, che inseriremo nel progetto esecutivo, che poi passerà al vaglio della Capitaneria di Porto per le autorizzazioni». A detta dell’assessore ai lavori pubblici, Andrea Humar, «il Mini Mose al Villaggio è stato condiviso all’unanimità», tanto che ora è «solo una questione di autorizzazioni, per poi partire con i bandi di gara e la parte operativa». Ieri gli attori coinvolti nell’iniziativa, sia privati (Consorzio del Villaggio e società nautiche) sia istituzionali (Comune, Capitaneria, Protezione civile e assessorati all’ambiente di Provincia e Regione)

    si sono riuniti nella conferenza dei servizi per stabilire tempistiche e modalità dell’intervento.

    Se tutto andrà secondo i piani, il cantiere sarà attivato a fine febbraio, inizio marzo, e in due o tre mesi l’opera dovrebbe essere realizzata. Entro maggio, presumibilmente, in tempo per non accavallarsi con le attività del periodo estivo.

    Per il momento, però, c’è ancora in ballo l’iter delle autorizzazioni. Un passaggio che, per ammissione di Humar, «è leggermente più lungo rispetto a quello che ci attendevamo, ma necessario perché al suo interno prevede anche la realizzazione, assieme al Mini mose, di alcuni interventi correlati».

    Primo fra tutti, quello delle “ricerche belliche” per sondare il fondale e sincerarsi che nella zona, teatro di scontri durante la guerra, non ci siano mine. E secondariamente l’installazione, nel Villaggio, di una trentina di stazioni di rilevamento, collegate a un satellite, che monitoreranno la situazione.

    «Questi stalli – spiega l’assessore – ci serviranno a capire se vi sono movimenti nel substrato del Villaggio, in modo da evitare o prevenire cedimenti, visto che il sistema modificherà il flusso delle acque del Timavo che scorrono lì sotto».

    Grazie al Mini Mose, infatti, oltre alla difesa dalle ingressioni marine (fenomeno geologico per cui il mare sommerge tratti più o meno ampi di costa, ndr) il sistema capterà le acque provenienti dal Timavo, indirizzandole direttamente al mare, per impedire, in caso di piena, allagamenti nel centro del Villaggio.

    il piccolo 30 novembre 2011

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