martedì 31 gennaio 2012

Via libera ai dragaggi davanti al Villaggio

Via libera ai dragaggi davanti al Villaggio

I fondali delle vie d’accesso saranno portati a tre metri. Scongiurati i danni a marina e diportisti
di Giulio Garau
MONFALCONE
Non ci sarà più rischio di incaglio per le imbarcazioni con deriva nel canale Est-Ovest e in quello di accesso alle darsene del Villaggio di pescatore. È pronta al via, infatti, la seconda tranche dei lavori di dragaggio dei due canali che consentiranno la navigazione in sicurezza delle imbarcazioni da diporto, soprattutto quelle a vela. Saranno quindi scongiurati, nel 2012, gli incagli e gli insabbiamenti verificatisi a decine la primavera scorsa a causa dei bassi fondali, al punto da rendere problematico lo stesso impiego delle imbarcazioni da parte dei proprietari e l’attività di marine e cantieri nautici.
I lavori in mare, che saranno seguiti dal Consorzio per lo sviluppo economico di Monfalcone, puntano a ripristinare i fondali a una quota di tre metri almeno di pescaggio. La prima fase del dragaggio era partita a inizio estate 2011.
Ora tocca alla seconda e terza fase. «Le analisi dei fanghi sono già state fatte – spiega il direttore del Csim Giampaolo Fontana – adesso tutta la documentazione è pronta e chiederemo alla Capitaneria di porto di Trieste di emettere un’ordinanza ad hoc». I documenti erano già pronti la scorsa settimana e probabilmente già ieri sono stati consegnati alla Capitaneria di porto.
I lavori di inizio estate avevano già risolto molti punti critici del canale di accesso, il Consorzio non era però riuscito ad accontentare del tutto alcune realtà del Villaggio del Pescatore, in particolare la Polisportiva San Marco che aveva grossi problemi di accesso per le barche a vela a causa del fondale basso.
La Regione, che ha affidato progetto ed esecuzione tecnica al Consorzio, ha stanziato altri 200mila euro per portare a termine i lavori.
«Se tutto va bene sarà subito effettuato un intervento nell’area del canale verso la Polisportiva San Marco – aggiunge il direttore – e dopo Pasqua, tra aprile e maggio, si continuerà con gli interventi sul canale per completare quanto è stato iniziato mesi fa».
In gioco non solo le attività di numerosi circoli velici e nautici di Monfalcone e del Villaggio del Pescatore, con centinaia di diportisti, ma anche e soprattutto le attività di diversi cantieri, marine e aziende di rimessaggio che sboccano al mare attraverso il canale Est-Ovest che si spinge fino all’area del Lisert a Monfalcone.
Grazie al programma di interventi di dragaggio finanziati dalla Regione ed eseguiti dal Consorzio per lo sviluppo industriale di Monfalcone verrà assicurata la navigabilità del canale garantendo per almeno un triennio la profondità di circa tre metri costanti.
il piccolo 31 gennaio 2012

domenica 29 gennaio 2012

Il Belvedere della Costiera presto riqualificato

 Al via i lavori di riqualificazione del sito, uno dei gioielli della strada turistica Nuova illuminazione, servizi igienici e un chiosco. Tre mesi di lavori

      dI Viviana Attard
      DUINO AURISINA
      Aveva detto che “entro la prossima estate la costiera triestina vanterà un nuovo gioiello con vista mare” amato sia dai turisti, che arriveranno dal confine sloveno che quelli che si indirizzeranno in direzione opposta, che dai cittadini. E così, pare, avverrà a breve.
      «In questi giorni si stanno predisponendo tutti i carteggi necessari per partire con il cantiere del Belvedere», dichiara il vice sindaco di Duino Aurisina, Massimo Romita. Già presenti all’appello figurano il benestare della soprintendenza e quello in merito ai vincoli paesaggistici. Insomma ancora pochi dettagli tecnici riguardanti la parte del progetto illuminotecnico e, a detta di Romita, “a febbraio si darà avvio ai lavori”.
      Il costo dell’opera si aggira sugli 80mila euro ma come ricorda il vice sindaco “non sarà chiesto nessuno sforzo in più a cittadini perché il progetto rientra all’interno degli oneri di urbanizzazione per i lavori di recupero dell'ex hotel Europa”. Gli interventi, che saranno realizzati “all’incirca in 120 giorni” permetteranno di portare nella zona fognature, acqua e illuminazione, quel che occorre per pensare di poter finalmente installare un chiosco e dei servizi igienici.
      Un intervento, quello della riqualificazione del sito, che potrebbe restituire alla comunità un luogo che notoriamente, da anni e soprattutto dopo il tramonto, costituisce meta prediletta di coppie “in cerca di emozioni forti” (come si legge in alcuni annunci sul web). Tra gli interventi di rilievo va segnalato quello riguardante “l’impianto d’illuminazione – ricorda Romita – che sarà studiato per consumare meno energia possibile”. Oltre a ciò, si cercherà anche una sistemazione per la grande colonia di felini che occupano la zona. Sia in maniera provvisoria durante i lavori che successivamente.
      Lunedì, in merito all’argomento, avverrà un incontro tra vice sindaco e gattare per capire come provvedere alla sistemazione. Un ipotesi, avanzata dallo stesso Romita, sarebbe quella di seguire la linea assunta dal Comune di Trieste dotando i felini di apposite casette. La riqualificazione del Belvedere, poi, andrà a completare quella prevista per la Costa dei Barbari che al suo interno, tra i tanti interventi, prevede anche la realizzazione di scalette che dal parcheggio conducano alla futura riserva naturalistica.
      il piccolo 28 gennaio 2012

      venerdì 27 gennaio 2012

      Edilizia scolastica, Provincia senza progetti»

      Edilizia scolastica, Provincia senza progetti»

      Duro attacco dell’opposizione alla giunta della Bassa Poropat: «Non sa come spendere i soldi»
          La giunta provinciale continua a chiedere contributi alla Regione in materia di edilizia scolastica. Ma i soldi in cassa ci sono già, il problema è che la Provincia non è in grado di gestirli al meglio con interventi mirati e qualificati. E’ questo l’attacco portato dagli esponenti del Pdl Tononi, Grizon e Romita all’amministrazione guidata da Bassa Poropat.
          Nel mirino la gestione dell’ente, definita lenta e poco incisiva, sul fronte degli interventi di riqualificazione degli edifici scolastici, nello specifico le scuole superiori della Provincia di Trieste. Secondo gli esponenti di centro destra, carte alla mano, l’amministrazione provinciale si è ritrovata con una disponibilità di risorse di tutto rispetto, pari a quasi 45 milioni di euro.
          Di questi, una parte deriva dal residuo delle precedenti amministrazioni targate Scoccimarro e Codarin, circa 20 milioni di euro. I restanti 24 milioni corrispondono invece ai contributi ottenuti dall’attuale giunta nei cinque anni del primo mandato e nei primi mesi del secondo mandato.
          «In un momento di crisi generale, è inutile chiedere interventi straordinari alla Regione, se poi questi soldi vengono tenuti fermi o addirittura fatti slittare ai prossimi anni – hanno precisato Grizon e Tononi – si è visto che la Provincia ha una capacità di spesa limitata. Non servono piccoli interventi di manutenzione ordinaria, ma progetti concreti, realizzabili in tempi brevi. Opere significative che vadano a migliorare effettivamente la qualità della vita di studenti e insegnanti».
          Il messaggio indirizzato dal Pdl all’amministrazione provinciale dunque è chiaro. Troppi progetti di edilizia scolastica vanno a rilento e rischiano di prolungarsi oltre i tempi previsti. Serve insomma un’accelerazione importante alle operazioni da parte degli uffici provinciali, per rendere più efficiente tutto il sistema, magari con la collaborazione di figure esterne ad alta professionalità e specializzazione.
          Il riferimento va a tutti quei lavori di riqualificazione sospesi o riprogrammati per il prossimo biennio, come ad esempio quelli previsti per gli istituti Carli, Volta e Nautico, o a quello abbandonato del polo di Valmaura del Carducci. Un intervento con un preventivo di spesa di quasi 5 milioni di euro, non andato a buon fine per problemi sorti nello studio di fattibilità. «Tra i 25 edifici delle scuole superiori della provincia di Trieste, molti sono vetusti essendo stati costruiti ad inizio ottocento – hanno concluso Grizon, Tononi e Romita – sarebbe dunque il caso che la Provincia si adoperasse più che altro alla realizzazione di nuove strutture, e non solo alla ristrutturazione dei vecchi edifici. Ma soprattutto servono idee chiare e tempistiche adeguate, non continui cambi di direzione, altrimenti non si risolvono i problemi e non si migliora il quadro generale». (p.p.) 
          IL PICCOLO27 gennaio 2012

          Mini Mose, entro marzo via al cantiere

          Mini Mose, entro marzo via al cantiere

          L’assessore Humar: l’opera sarà finita prima dell’estate. In contemporanea anche i lavori di asfaltatura del Villaggio
              di Viviana Attard
              DUINO AURISINA
              Confermato l’inizio dei lavori per il Mini Mose al Villaggio del Pescatore. A darne notizia, non senza soddisfazione per il risultato, è l’assessore ai lavori pubblici di Duino Aurisina, Andrea Humar. «Ieri ha avuto luogo la conferenza dei servizi con gli addetti ai lavori – racconta - e in questa occasione hanno approvato il progetto definitivo e dato avvio, di concerto, anche alla bozza per la parte esecutiva».
              Un benestare, quest’ultimo, che di fatto da il via alla progettazione del cantiere per la realizzazione dell’opera che dovrebbe partire entro i primi di marzo.
              «Dopo aver avuto anche l’ok dalla Regione e dalla Capitaneria di porto con le relative autorizzazioni – spiega l’assessore – siamo pronti per redigere il piano di gara e la sua successiva pubblicazione».
              Presumibilmente il tutto dovrebbe essere già pronto “entro una quindicina di giorni” che, sommati a quelli di espletamento di gara e possibili ricorsi, «permetterebbero comunque di rientrare nei tempi previsti per la cantierizzazione a marzo», continua Humar.
              L’importante, a detta dell’assessore, è che «tutto sia terminato entro a maggio, non tanto perchè come potrebbe pensare qualche malizioso ci saranno le elezioni, ma perché la data coincide con l’inizio della stagione balneare ed inizia ad esserci un buon flusso di presenze».
              L’avvio del progetto del Mini Mose, (che prevede anche la realizzazione in parallelo del progetto di captazione delle acque carsiche provenienti dal Timavo, indirizzandole direttamente al mare per impedire, in caso di piena, allagamenti nel centro del Villaggio) è un'opera a terra costituita da un muro a tre metri di distanza dalla banchina e composto da schiere di paratoie mobili a scomparsa alla difesa dalle ingressioni marine (fenomeno geologico per cui il mare sommerge tratti più o meno ampi di costa).
              L’opera è finanziata dalla protezione civile. Inizialmente ha visto un investimento “pari a 250mila euro che successivamente è passato a 350mila”. Si può dire, quindi, che l’opera sancisca il primo passo per quella serie d’interventi mirati alla riqualifica del sito del Villaggio. Ma non è tutto. «In collegamento col Mini Mose – ricorda Humar – sempre ieri si è discusso in merito alle opere di asfaltatura, della creazione dei marciapiedi e anche dello spostamento della fermata del bus”.
              In merito a ciò ancora non è stato definito nulla, si può solo dire che «prossimamente ci sarà un’ ulteriore conferenza dei servizi ed entro la fine della settimana verrà deciso anche l’iter da seguire». Nella volontà di Humar, infatti, rimane sempre l’intenzione di un “cantieraggio unico”, e breve, (che dato la portata degli interventi dovrebbe durare al massimo due mesi) al fine di evitare grossi disagi ai cittadini ed evitare di farli vivere nella sensazione di un cantiere perenne. Sarebbe imputabile a questo, dunque, cioè alla volontà di unire i lavori in unico periodo, “il leggero ritardo riguardo all’espletamento dei lavori di asfaltatura”.
              Tutti questi interventi, come ricorda l’assessore, sono poi solo una piccola, seppur importante parte, all’interno della grande scommessa portata avanti dall’amministrazione in carica: quella del nuovo piano regolatore generale del porto che dovrebbe portare a riqualificare, valorizzandola, l’intera zona. I termini per effettuare le proprie osservazioni scadono l’8 febbraio. Successivamente le istanze presentate saranno discusse in Consiglio. il piccolo 25 gennaio 2012