sabato 27 dicembre 2014

Gotter alla giunta: «Più umiltà» E Romita: «A casa»

DUINO AURISINA. Maretta nel centrosinistra di Duino Aurisina, con il Partito democratico da tempo in “sofferenza”. E c'è chi, l'opposizione in primis, ipotizza che quello appena trascorso possa essere l'ultimo Natale della giunta Kukanja. «Si sta consumando una delle più allucinanti fratture mai capitate a Duino Aurisina», commenta infatti in un comunicato stampa il capogruppo del Pdl, Massimo Romita
L'ultimo capitolo di una vicenda che si trascina oramai da qualche mese ed era iniziata con il caos cartelle-pazze, è rappresentato dai recenti attriti sulla commissione Paes, convocata lo scorso giovedì sul tema della raccolta differenziata e invece (secondo il presidente della II Commissione, l'esponente della maggioranza Maurizio Rozza) decaduta e dunque irregolarmente convocata. Fuoco amico sul piddino Roberto Gotter, al timone dello speciale organismo, che invece così commenta: «Ritengo che l'incontro sia stato importante per capire, per esempio, gli indirizzi dell'assessore competente, che ha dichiarato di non volere un porta a porta integrale bensì un sistema misto e ritengo che il modello pordenonese, illustrato dai tecnici chiamati, potrebbe offrire spunti interessanti. Purtroppo sovente constato atteggiamenti di saccenza per i quali ciò che fanno gli altri Comuni è idiozia, mentre noi qui siamo tutti geni della lampada – conclude Gotter -. Sta di fatto che, da altre parti, con la differenziata si è partiti da un pezzo, mentre qui annaspiamo ancora con una raccolta che non arriva al 30%. Auspicherei pertanto un po’ più di umiltà e il sapersi confrontare con gli altri».
Un chiaro richiamo da parte del Pd. E il centrodestra, invece? «Arrivati a dicembre – esordisce Romita – assistiamo da tradizione ai “cinepanettoni” in tv, ma, ahimé, a Duino Aurisina siamo invece di fronte a una tragica realtà. Quella che si sta consumando all'interno della maggioranza di sinistra è una delle più allucinanti fratture mai capitata nel nostro Comune, mai così spudoratamente alla luce del sole. In altri periodi l'avremmo chiamata dialettica, oggi no. Oggi che abbiamo necessità di unitarietà di intenti e di azioni rivolte al bene della comunità e del territorio assistiamo invece a baruffe chiozzotte, già previste ai tempi dell'elezione del sindaco Kukanja. E quando a breve – conclude il capogruppo del Pdl - vedremo la restituzione dei contributi che l'amministrazione di Duino Aurisina aveva ricevuto nell'era Ret-Romita, questa maggioranza avrà compiuto il miracolo di distruggere in due anni e mezzo un decennio di progetti, attività e azioni. Seppur manchino meno di 865 giorni alla fine del mandato Kukanja, speriamo che questo sia l'ultimo panettone di questa giunta...»
Tiziana Carpinelli


lunedì 10 novembre 2014

INTERPELLANZA URGENTE EX IDEA HOTEL DUINO

AL SINDACO 
ALL'ASSESSORE ALL'ASSISTENZA

pc 
POLIZIA MUNICIPALE

OGGETTO : INTERPELLANZA URGENTE  EX IDEA HOTEL DUINO


SOTTOLINEATO che già in passato diverse sono state le segnalazioni di brutte e pericolose frequentazioni presso la struttura dell'Ex Idea Hotel di Duino;

VISTE le diverse richieste della cittadinanza della Frazione di DUINO;

VISTE le rassicurazioni da parte del Sindaco di pronto intervento nei confronti della proprietà dell'immobile;

VISTO quanto già successo già in altre strutture comunali e demaniali in giro per la Regione Friuli Venezia Giulia; 

VISTA l'ennesima positiva segnalazione fotografica  da parte del Presidente della Comunella Vladi Mervic di Duino, nella quale si evince bivacchi esterni nonchè la presenza all'interno della struttura di deboli luci provocate da fornelli accesi;

Il SOTTOSCRITTO MASSIMO ROMITA consigliere comunale di DUINO AURISINA 

INTERPELLA

il SINDACO e l'ASSESSORE competente affinchè:


a)   si attivino  immediatamente nei confronti del PREFETTO e delle FORZE dell'ORDINE affinchè in tale area torni la normalità e sicurezza;

b)  in qualità di primo responsabile  della condizione di salute della popolazione del suo territorio, il Sindaco stesso,   intimi immediatamente alla proprietà l'immediato sgombero dei manufatti e bivacchi presenti nell'area, e la verifica della presenza interna diurna e notturna di persone abusive;

c) informi la popolazione sugli sviluppi di tali iniziative.


Massimo Romita
Consigliere Comunale PDL




venerdì 7 novembre 2014

PORTA A PORTA ? NO GRAZIE

DUINO AURISINA. Sperimentazione del porta a porta a partire dal 2015? Sì, ma prima si parte dai costi. Lo sostiene l'assessore ai Servizi sul territorio, Andrej Cunja, che in passato non ha risparmiato scetticismo verso questa modalità di raccolta e smaltimento rifiuti, invece indicata dal centrosinistra come soluzione da perseguire.
I dati per Duino Aurisina, infatti, sono drammatici (differenziata ferma al 21,10 contro una media regionale del 60,79% e provinciale del 28,63%) ed urge un'inversione di tendenza, al punto che il vicesindaco Massimo Veronese già tempo addietro ha premuto l'acceleratore su una sperimentazione del porta a porta, magari nei paesi carsici, con l'avvento dell'anno nuovo. E la distanza dal 2015, ormai, è un battito di ciglia.
Dunque a che punto è l'amministrazione Kukanja nella gestione di un fenomeno che dipinge il territorio come un grande produttore di immondizia, con 631,6 chilogrammi pro capite di spazzatura accumulata in 12 mesi?
«Per poter valutare correttamente l'opportunità e la convenienza dell'implementazione di un servizio di raccolta rifiuti porta a porta, limitato a determinate frazioni o categorie di utenza, come richiesto da qualche esponente della maggioranza – esordisce l'assessore Cunja -, è necessario innanzitutto avere a disposizione una stima dei costi». Insomma, i numeri prima di tutto. «Sì – osserva -, perché è risaputo che solitamente il metodo porta a porta, che in teoria dovrebbe portare al conseguimento di percentuali di differenziazione più alte, comporta costi maggiori rispetto a una raccolta promossa attraverso isole ecologiche e cassonetti stradali».
Modalità, questa delle isole ecologiche, come noto più e più volte sollecitata dal centrodestra, con Massimo Romita in testa, restìo ad avvallare, dai banchi dell'opposizione, un sistema di tipo porta a porta. «I professionisti che stanno redigendo per conto del Comune il nuovo bando di gara – spiega ancora Cunja - sono stati incaricati pertanto di sviluppare una proiezione dei costi, che verrà poi "data in pasto" alla maggioranza per trarne le opportune conclusioni».
Ma non finisce qui. Alleanze anche in un'ottica di razionalizzazione delle spese sono state ricercate coi territori contermini. «Si sono avuti dei contatti – conclude l'esponente della giunta Kukanja - con le amministrazioni dei Comuni limitrofi di Sgonico e Monrupino per valutare la possibilità di indire un appalto unico, esteso ai tre enti locali in questione con la finalità di ottimizzare il servizio; una tale ipotesi, per quanto sicuramente interessante e con molti risvolti positivi, dovrà però prima fare i conti con gli effetti, al momento ancora incerti, della prossima riforma degli enti locali».

Prove tecniche di Unione di Comuni, in attesa del convegno capitanato lunedì a Udine dalla presidente Debora Serracchiani? Può essere, ma intanto una raccolta differenziata decisamente “pigra”, in un territorio assai poco “riciclone”, inizia a pesare (troppo) sulle tasche dei cittadini residenti.

domenica 26 ottobre 2014

MICHELE MORO CHIEDA SCUSA ALLA COMUNITA'

 "Il Capogruppo del PD a Duino Aurisina, Michele MORO, chieda immediatamente scusa ad un intera comunità, arrivare a criticare le preoccupazioni dei cittadini del Villaggio del Pescatore, (che hanno appreso solo dal quotidiano) notizie dell'arrivo di richiedenti asilo politico, è stato quanto mai fuori luogo. Poteva essere presente lunedì nella commissione trasparenza per sentire dalle parole  dei presenti facenti parte del Comitato la forte preoccupazione dell'aver appreso dai quotidiani una notizia che doveva venir portata a conoscenza dagli organi istituzionali.

Paragonare poi tale situazione con la sofferenza che gli esuli di Istria Fiume e Dalmazia, esuli ITALIANI,hanno dovuto subire, non solo dimostra la sua ignoranza, ma sottolinea la poca sensibilità del consigliere e del PD locale nel rispetto della storia delle genti di questo territorio. 

Parlare "di un gruppo di persone in un borgo di istriani e di un territorio, che 60 anni fa, ha avuto campi profughi a iosa" è offensivo e riporta al ricordo  il  trattamento che essi, seppur italiani ebbero in tale occasione. Forse qualche libro di storia in più le farebbe bene, o magari farebbe bene a parlare con qualche esule, che con sacrifici e fatica ha saputo ricostruirsi proprio al Villaggio del Pescatore e al Borgo San Mauro una vita dignitosa.

Auspico che da parte del Consigliere Moro, ci siano delle scuse ufficiali, e soprattutto da parte del Sindaco e della Maggioranza la presa di distanza da tali dichiarazioni.

Massimo Romita
Capogruppo Pdl DUino Aurisina 








mercoledì 17 settembre 2014

Il principe si schiera con il “no” al mini-rigassificatore

Il principe si schiera con il “no” al mini-rigassificatore

Riunione al Castello di Duino ospitata da della Torre e Tasso. Messe nero su bianco 26 osservazioni sul progetto Smart Gas che dovrebbe sorgere al Lisert : «E altre ne seguiranno a giorni»
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DUINO AURISINA. Centocinquanta persone, venerdì sera, hanno aderito all'invito promosso dall'autonominato “Gruppo di lavoro”, che si prefigge di dare filo da torcere al mini-rigassificatore. L'incontro, pubblicizzato sui social network e col volantinaggio, si è svolto al Centro congresso del Castello (la proprietà ne ha concesso gli spazi) e ha visto la sala piena, mentre al microfono si alternavano gli interventi del moderatore Luca Marcuzzi, segretario di Sua altezza Serenissima, del presidente della locale Comunella Vladimiro Mervic e dell'architetto e urbanista Danilo Antoni. Ma anche altri hanno espresso opinioni, come il maestro Stefano Sacher, la biologa Elena Rojac, il presidente di Fare ambiente Fabio Coretti e l'architetto Paolo Giangrande.
Il Gruppo di Lavoro (composto da una decina di residenti tra Medeazza e Duino), secondo quanto spiegato al pubblico, presenterà in questa fase iniziale dell'iter di Via del progetto Smart Gas delle osservazioni. «Per ora – ha precisato Antoni – sono 26, ma la settimana prossima ne perfezioneremo di ulteriori». I cittadini, in via autonoma rispetto al percorso intrapreso dal Comune - che come ente confinante inoltrerà alla Regione un proprio parere (non vincolante) sull'iniziativa privata -, possono esprimere osservazioni. «Ma devono inviarle direttamente al Ministero dell'Ambiente», ha sottolineato il sindaco Vladimir Kukanja, presente solo in veste di ascoltatore (c'erano tra gli altri anche Veronese, Brecelj, Cunja, Ret, Romita, Pallotta, Ulcigrai, Gotter e Moro), durante l'incontro. Già nella commissione congiunta del mattino i consiglieri si erano appellati agli organi di stampa affinché si informassero i residenti che «i testi vanno inoltrati a Roma e non al Comune: il Ministero raccoglierà tutto il materiale, anche quello inviato oltre i termini».
Come specificato da Marcuzzi, che ha raccontato le modalità di nascita del Gruppo (“dopo il 19 agosto si è capito che bisognava mettersi assieme per affrontare il progetto in maniera unitaria”), «più cittadini possono presentare la stessa osservazione presso gli enti preposti». E al termine della serata qualche cittadino, condividendo alcuni passaggi, ha deciso di sottoscriverli. Trattenuto all'estero per impegni, ma in sala c'erano Véronique e Costanza, il principe Carlo della Torre e Tasso ha voluto che Marcuzzi leggesse una sua lettera in cui ribadisce la “posizione, rispetto a questo progetto, di piena contrarietà”. E “non si tratta di andare contro ad ogni cosa innovativa venga proposta”, né di “un attacco alle persone o a una persona in particolare, ma è una presa di posizione a salvaguardia del nostro territorio”.«Da quando abbiamo aperto il castello al pubblico – ha sottolineato -, nel 2003, sono entrate più di 650mila persone e la maggior parte di loro, al di là della bellezza architettonica e dei contenuti, hanno apprezzato particolarmente la vista e il fascino del nostro Golfo».
E ancora: «Mi chiedo: come si può perorare l’entrata del Carso nel patrimonio dell’Unesco, cosa che peraltro apprezzo, approvando un progetto di questo genere?». Antoni ha invece esaminato in particolare gli aspetti paesaggistici inerenti al progetto. Mervic ha argomentato sulla sicurezza, mentre Sacher si è soffermato sulla questione acustica.

DUINO SCUOLA TRASCURATA



DUINO AURISINA. Da mesi Massimo Romita, e con lui il Pdl assieme al resto dell'opposizione, sostiene che quel tetto va assolutamente riparato, la vegetazione fiorita rimossa e che i giochi del giardino della scuola d'infanzia di Duino non possono apparire così trascurati. Ora, con l'anno didattico appena inaugurato, davanti alle piantine radicate tra le tegole, a un arredo “incappucciato” in sacchi neri e all'area ricreativa transennata la sua non vuole nemmeno più essere una provocazione ma un invito ben preciso alla giunta Kukanja.
«A questo punto – tuona infatti Romita - visto che non si riesce a recidere l'erba da un tetto, proviamo almeno a tagliare un assessore». Il pidiellino non è per nulla soddisfatto che le sue interrogazioni, i continui richiami in aula sullo stato della struttura siano caduti nel vuoto. E per questo ora chiede, metaforicamente parlando, si capisce, la testa di Andrej Cunja, che da oltre due anni detiene il referato ai Lavori pubblici. «Posso capire tutte le difficoltà nel proseguire i cantieri ma è vergognoso che da inizio a oggi non si sia riusciti a racimolare quei 500-1.000 euro necessari a ingaggiare una ditta per strappar via l'erba dal tetto della materna: finora solo il muretto, per fortuna, è stato ripristinato ma gli altri lavori a oggi non sono stati eseguiti, nonostante si avesse a disposizione tutto il periodo estivo di chiusura della struttura».
«Non si tratta di cifre inaccessibili, penso per esempio anche agli 80 euro che occorrerebbero per inserire la segnaletica, tanto invocata, a Borgo San Mauro – conclude -. Qui è proprio scarsa attenzione da parte dell'assessore competente. Ricordo invece che ogni 2-3 anni, sotto la giunta Ret, si facevano interventi capillari di manutenzione ai plessi». Ma presto qualcosa si muoverà, alla materna di Duino. Ci sono infatti buone notizie per le famiglie.
Interpellato in replica all'accusa di Romita, infatti, il sindaco annuncia che la giunta è riuscita finalmente a sbloccare i 20mila euro necessari non solo alla rimozione della vegetazione sul tetto ma anche alla riparazione delle infiltrazioni. «Si tratta di fondi ministeriali – spiega il sindaco Vladimir Kukanja – che siamo riusciti solo recentissimamente a liberare e che dunque il prima possibile impiegheremo per le opere. Stiamo già cercando una ditta che si occupi dell'intervento.
Purtroppo, questo della materiale disponibilità di risorse è una criticità che interessa tutti gli enti locali, come più volte sottolineato. È il motivo per cui, rispondendo a Romita, non manderemo a casa proprio nessuno. Sono tempi duri per chi amministra, quelli di oggi. E non è facile risolvere i problemi». «Comunque stiano tranquilli i genitori perché a brevissimo, nel corso delle attività ma senza disagio per l'utenza, risolveremo la questione del tetto e delle frondaie ammalorate – conclude – il sindaco. Per quanto riguarda la manutenzione e pulizia dei plessi ci siamo già attivati con i lavoratori di pubblica utilità, che hanno provveduto a numerose sistemazioni». Il Commissariato del governo aveva assegnato un contributo di 20mila euro per interventi di edilizia pubblica a favore di edifici scolastici, in particolare privilegiando la messa in sicurezza e l’esecuzione di spese urgenti e prontamente realizzabili. L'Ufficio lavori pubblici ha già predisposto la relazione tecnico illustrativa e il sintetico computo metrico per i lavori da realizzarsi. Affiderà, con successivo atto, gli interventi di manutenzione a un'impresa, previa indagine di mercato, ai sensi del regolamento comunale per per l’esecuzione di lavori in economia.


venerdì 4 luglio 2014

APPROVATO ALL'UNANIMITA' L'ORDINE DEL GIORNO A SOSTEGNO DELLA SICUREZZA

E' stata votata ieri all'unanimità dei presenti in Consiglio Provinciale la mozione sulla Sicurezza ed in merito alle ventilate chiusure dei commissariati di Polizia.




Oggetto: Necessità di garantire la sicurezza dei cittadini sul territorio anche a seguito di eventuali piani di riorganizzazione delle Forze dell’Ordine

IL CONSIGLIO PROVINCIALE

Considerata la necessità di garantire la sicurezza (effettiva e percepita) dei cittadini residenti sul territorio provinciale

Visto il processo di riorganizzazione delle Forze dell’Ordine sul territorio nazionale, che interessa anche alcuni uffici della nostra provincia quali il Commissariato di Duino, il settore Polizia di Frontiera, la Squadra Nautica e la sottosezione della Polizia Ferroviaria di Villa Opicina

Rilevata la relazione svolta il 10 maggio 2014 dal Questore di Trieste Giuseppe Padulano in occasione del 162° anniversario della Fondazione della Polizia, nella quale il Questore ha evidenziato come ogni cambiamento, anche di razionalizzazione, sia da interpretare nel senso di una razionalizzazione della spesa ma soprattutto di un rafforzamento della presenza delle Forze dell’Ordine, nello specifico della Polizia sul territorio
Richiamata l’audizione delle organizzazioni sindacali e la documentazione inoltrata dalle stesse, dalle quali emerge la piena disponibilità a partecipare in modo costruttivo ai processi di riorganizzazione, portando anche proposte alternative in merito alle quali chiedono venga avviato un confronto

Evidenziando come ogni processo di riorganizzazione richieda un attento accompagnamento da parte di tutti i soggetti coinvolti, compresi gli Enti e le comunità locali, per evitare eventuali anche momentanee diminuzioni della presenza delle Forze dell’Ordine sul territorio

Ricordato come elemento essenziale di ogni riorganizzazione debba essere un’efficace azione di coordinamento delle diverse Forze dell’Ordine, che dipende sicuramente in parte da provvedimenti nazionali da adottare urgentemente (ad es. il numero unico) ma può essere ottenuta anche tramite un’azione sinergica sul territorio

Preso atto della preoccupazione presente nella popolazione che si possa giungere ad un calo della presenza delle Forze dell’Ordine, in particolare nelle zone più interessate da furti e attività criminose

Tutto ciò premesso e considerato

Esprime il proprio apprezzamento per l’azione quotidiana delle Forze dell’Ordine a tutela della sicurezza della cittadinanza nonché il proprio sostegno a tutte quelle misure volte a utilizzare al meglio le risorse disponibili;

Esprime la necessità che ogni misura di riorganizzazione e reale razionalizzazione della spesa delle Forze dell’Ordine non porti in nessun caso, neanche temporaneamente, a diminuzioni dei servizi e della presenza delle Forze dell’Ordine in nessuna parte del territorio provinciale, presenza che deve essere anzi opportunamente rafforzata soprattutto nelle aree in cui le Forze dell’Ordine stesse hanno rilevato un aumento delle attività illecite;

Evidenzia in particolare le obiezioni avanzate dalle organizzazioni sindacali in relazione alla ventilata chiusura del Commissariato di Duino, sottolineando la necessità che qualsiasi provvedimento non debba portare a un indebolimento della presenza sul territorio delle Forze dell’Ordine e auspicando che sulle proposte alternative avanzate dalle stesse organizzazioni, in particolare per quanto concerne il Commissariato di Opicina e i rapporti con l’Arma dei Carabinieri, si sviluppi un’ampia e approfondita discussione nelle sedi preposte, sottolineando infine la necessità che qualsiasi provvedimento venga preso in conseguenza di un piano complessivo a tutela della sicurezza del territorio condiviso con il coinvolgimento e l’assenso degli Enti e comunità locali;


Invita la Presidente della Provincia ad inviare una lettera al Presidente del Consiglio, al Ministro degli Interni e a quello della Difesa per rappresentare la posizione del Consiglio Provinciale sul tema in argomento allegando la seguente mozione, provvedendo altresì a inoltrarla anche alla Questura e alla Prefettura di Trieste.





mercoledì 18 giugno 2014

«Cartelle Imu "pazze"? L’errore c’è stato»


DALLA PADELLA ALLA BRACE





TASSE

Cartelle pazze a Duino, Kukanja non cede: «L’assessore rimane»

«Se Corigliano se ne deve andare allora mi dimetto anch’io». Polemica col segretario Pd Moro: «Prima venga alle riunioni»

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DUINO AURISINA. Rompe il silenzio, dopo il caos-cartelle pazze, il sindaco Vladimir Kukanja. E annuncia: «Dalla giunta non si dimette nessuno: se se ne deve andare Corigliano, allora me ne vado pure io». Il primo cittadino blinda dunque la fiducia sull'assessore ai Tributi, così rispondendo picche alla richiesta di dimissioni dell'opposizione e anche alle perplessità del partito di maggioranza che sostiene l'amministrazione, cioè il Pd, al cui segretario Michele Moro anzi non le manda a dire. E spiega, dopo la giunta di lunedì dove s'è analizzato il caso, che la vicenda dell'Imu errata non è così “lineare” come può sembrare, in sostanza ribattendo al centrodestra che causa dei guai sono anche le scelte operate proprio dall'ex giunta. In particolare quella di affidare un servizio a una ditta che ha mantenuto, peraltro legittimamente trattenendola in quanto così stabilito dal contratto, la banca dati dell'ente. Perciò, alla chiusura del rapporto con l'azienda dopo il problema alcuni mesi fa della sparizione di 4.100 plichi Tares (mai più rinvenuti), il Comune si è trovato senza elementi, costretto a ricostruire ex-novo un database. Di qui gli ultimi disagi.
A fronte dei quali l'esecutivo ammette: «Nessuno di noi era sicuro al 100% che le cartelle fossero esatte e infatti nella lettera di accompagnamento agli F24 c'era scritto di controllare i dati. Il caos – esordisce Kukanja – parte da qualche tempo addietro, cioè da quando abbiamo deciso di ristrutturare l'archivio, dopo esserci accor .ti che c'è una ditta che possiede ogni dato anagrafico e sul patrimonio immobiliare dei cittadini». Per scansare il campo da equivoci su privacy & co. il sindaco chiarisce che al termine dell'utilizzo dei dati la ditta è tenuta a distruggerli. «Per evitare in futuro – ancora Kukanja – di trovarci ostaggio di realtà esterne abbiamo deciso di creare una banca dati che restasse sempre in campo all'ente, nel server municipale. Purtroppo l'avvio del sistema ha comportato disagi e di ciò siamo davvero dispiaciuti».

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Ma, fa capire il sindaco, diversamente non si poteva fare. Anche perché, come riferito da Corigliano, “sui problemi dello scorso inverno ci sono indagini”. Sull'ormai nota sparizione dei 4.100 plichi, infatti, l'amministrazione aveva prodotto due esposti, uno alla Corte dei conti e uno ai carabinieri di Duino. Gli esiti ancora non sono noti e per quanto ne sa l'ente l'attività investigativa è ancora in essere. Comunque la giunta aveva poi deciso di non avvalersi più della precedente ditta, affidandosi a Insiel. «Dopo aver parlato con alcuni cittadini – riferisce Corigliano – ci è venuto anche il dubbio che non tutti pagassero le somme precise. Tra l'altro se i dati catastali, come appreso ora, sono errati o meglio non aggiornati, com'è possibile che il software precedente risultasse esatto?». Per risolvere alla radice le criticità, dunque, si è deciso di cambiar sistema. «Pagare tutti e pagare meno è l'obiettivo – aggiunge il sindaco -. Non vogliamo essere alla mercé di realtà esterne. L'ex giunta ha fatto una scelta diversa: a nostro avviso, però, questo tipo di situazioni va gestito direttamente dal Comune. Si tratta di dati sensibili». Il nuovo database sarà messo alla prova all'esordio della Tasi, l'invito dell'ente è a verificare le situazioni al catasto. La priorità del Comune è ora di correggere gli errori e potenziare il sistema. Quanto alla politica, Corigliano confessa d'aver pensato a un passo indietro (“Domenica il mio camper era già in moto, ma i colleghi hanno minacciato di bucarmi le ruote pur di trattenermi”, dice).
Subito interviene il sindaco: «L'amarezza ti viene, perché cerchi di fare tutto nel migliore dei modi e invece sei condannato: è la cosa peggiore». Ciò in riferimento anche all'alleato Pd per la frase di Moro: «Non chiedo dimissioni: che l'assessore faccia una valutazione propria. Alleati? Questi personaggi – conclude Kukanja – dovrebbero prima esser presenti alle riunioni di maggioranza e poi giudicare. Corigliano non se ne va o me ne vado io: il camper ha 4 posti».  

(NDR 
PARE SIA INIZIATA UNA COLLETTA 
L'ACQUISTO DEL GASOLIO  
PER AIUTARLI A PARTIRE.....)

DUINO AURISINA

«Cartelle Imu "pazze"? L’errore c’è stato»

Il vicesindaco Veronese ammette il pasticcio del Comune però assolve l’assessore Corigliano. L’opposizione chiede chiarezza


DUINO AURISINA. A gettare acqua sul fuoco, dopo la bufera cartelle-pazze e la presa di distanza di ieri del Partito democratico dall'assessore ai Tributi Lorenzo Corigliano, finito assieme al sindaco Vladimir Kukanja nel mirino del centrodestra che già due giorni fa aveva sollecitato dimissioni immediate, è il numero due del palazzo di Duino Aurisina, il democrat Massimo Veronese.
«Sicuramente ci sono stati dei pesanti disagi, e questo non lo si può negare, io stesso ho ricevuto diverse segnalazioni dai cittadini e lo posso testimoniare – esordisce -. Purtroppo si è trattato di una vicenda molto delicata, perché i disservizi hanno riguardato aspetti intimi delle famiglie, con la richiesta di pagare un qualcosa che non era dovuto, proprio in un frangente di crisi economica diffusa. Non solo: gli sbagli hanno riguardato situazioni già chiarite da tempo, per esempio quelle di abitazioni vendute anni addietro o separazioni di immobili ampiamente certificate, e dunque al residente questi errori hanno disturbato ancor di più».
Insomma, un vero e proprio “mea culpa” da parte dell'esecutivo. Ma, sempre secondo il vicesindaco Veronese, è altrettanto vero che «l'assessore Corigliano, cui si continua a riporre la massima fiducia, s'è trovato a operare in un contesto molto molto difficoltoso», alle prese con «un data-base che a tutti gli effetti risultava un colabrodo»”.
«In Comune avevamo e abbiamo un grosso problema di aggiornamento dei dati tributari, ereditato dalla precedente gestione – prosegue – e proprio per farvi fronte l'assessore aveva deciso di potenziare la struttura conferendo due mesi fa a una ditta la verifica della banca dati. Purtroppo sono rimaste delle gravi incongruenze che, al momento dell'emissione delle cartelle, hanno causato l'attuale situazione: nell'intreccio di dati catastali, anagrafici e di quelli a disposizione dell'ufficio è scaturito un corto circuito, inutile nasconderlo. Ma ciò non è avvenuto per una svista dell'assessore o perché questi non ha seguito il problema, anzi Corigliano ogni volta in giunta ci aggiornava sempre sul tema, mostrando il massimo impegno».
Stando a Veronese il tempo a disposizione per sistemare la banca-dati non è bastato e ci vorranno ancora settimane, se non mesi, per mettere tutto perfettamente a regime. «E comunque dovremo prendere provvedimenti», suggerisce. Fin qui, la ricostruzione degli eventi. Ora la questione politica: in settimana, forse già oggi, la giunta si riunirà e analizzerà l'avvenuto. La squadra dovrebbe fare quadrato sull'assessore. Non si esclude anche una riunione di maggioranza.
Intanto il centrodestra, con Massimo Romita (Pdl) «auspica un'immediata presa di posizione dello stesso sindaco». E presiedendo anche la commissione Trasparenza, il pidiellino reclama per giovedì alle 8.30 la convocazione dell'organismo, pregando «assessore e responsabile dell'ufficio di mettere a disposizione tutti gli elementi per una serena valutazione e conoscenza». Richiesta senz'altro accoglibile per il vicesindaco.

Duino, sulle cartelle Imu il Pd si smarca dalla Giunta

Il capogruppo e segretario del democrat Michele Moro: «Non vado a pagare, non è la prima volta che si creano disagi, in tema di tasse, nel nostro Comune»
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DUINO AURISINA. All'indomani della richiesta di dimissioni di sindaco e assessore ai Tributi da parte dell'opposizione consiliare di centrodestra per il caos delle cartelle Imu il mare della politica si agita a Duino Aurisina. Il vertice Pd respinge l'istanza di un Consiglio straordinario sul tema “tributi” con devoluzione di gettone di presenza ai cittadini per le file sostenute allo sportello in questi giorni: si tratterebbe di “un beau geste che in realtà copre solo un decimo delle spese organizzative e maschera la ricerca di una vetrina per parlare”. D'altro canto però si dice “fortemente seccato” per tutta la vicenda cartelle-pazze il capogruppo e segretario cittadino del Partito democratico Michele Moro, cui pure è stato erroneamente recapitato un modello F24 su una supposta seconda casa: «Io non chiedo le dimissioni dell'assessore, però non posso certo esprimere soddisfazione per questa situazione, alla luce anche dei precedenti disagi sempre in tema di tasse verificatisi nel nostro Comune».
Insomma, “inizia a esserci un problema”, che non riguarda solo i Tributi ma anche «la gestione del personale (referato in capo a Corigliano, ndr), la cui riorganizzazione è stata fatta in totale autonomia, da parte dell'esecutivo, senza condivisione col partito». «Per carità – rileva Moro – si tratta di argomenti delicati, come si vede anche a livello nazionale, tuttavia è incontestabile che vi si debba mettere mano, per un recupero di efficienza. I lavoratori pubblici devono garantire un servizio per l'appunto efficiente e il funzionamento della burocrazia». Quanto al caos cartelle, «non ho intenzione di andare in municipio a pagare alcunché – sostiene sempre il segretario democrats – poiché so che l'Imu sulla principale abitazione non è dovuta».
«Mi aspetto però da Corigliano che dia informazioni chiare ai cittadini utilizzando tutti i mezzi a disposizione, compresa la stampa – ancora Moro -, di modo che non ci debbano essere danni per il Comune e, soprattutto, che un cittadino non paghi quanto non dovuto. Non do un giudizio lusinghiero sull'operato dell'assessore né chiedo le sue dimissioni. Che faccia una valutazione propria».
E specifica, in conclusione, che «il Pd è totalmente estraneo alla scelta di Corigliano in giunta, posto che le responsabilità di scelta e nomina degli esponenti dell'esecutivo spettano esclusivamente al sindaco, cui peraltro il nostro partito aveva a suo tempo consegnato nomi e curricula con competenze specifiche». E tra queste ultime Kukanja «aveva optato solo per Massimo Veronese». Tradotto: una forte presa di distanza del Pd, partito di maggiore peso in aula (4 consiglieri) entro le fila della maggioranza.
Diametralmente opposto il parere di Walter Ulcigrai (Lista Kukanja): «Dimissioni? Posso ridere? Io do la massima fiducia a Corigliano, che è anzi uno degli assessori a lavorare di più. Anche l'ex giunta, oggi all'opposizione, ha fatto il suo bel casino con le cartelle dei tributi... E il centrosinistra per questo aveva chiesto pure delle dimissioni: fa parte della dialettica politica. Quanto al Consiglio straordinario perché no? Se è legittimamente richiesto, nel rispetto delle regole, si può fare. Sui disservizi invece dico questo: come ogni cosa nuova, nel caso specifico la creazione di una banca dati, ci possono essere sempre dei problemini. Le dimissioni – conclude Maurizio Rozza del Gruppo misto – si chiedono dopo le spiegazioni nelle sedi deputate. Solo a seguito di un chiarimento si definiscono le responsabilità». E il chiarimento deve ancora arrivare.