mercoledì 25 novembre 2015

LA SITUAZIONE DELLA BURGO (DAL QUOTIDIANO IL PICCOLO)

Trieste, la Burgo lancia l’ultimatum e fa saltare il tavolo romano



La proprietà diserta il vertice al Mise. «Parteciperemo solo se cessano gli scioperi». I sindacati: «È un ricatto»
Invia per email
Stampa


TRIESTE Uno “schiaffo” dopo l’altro. La proprietà della cartieradi San Giovanni di Duino, dopo aver messo in ferie forzate tutti i dipendenti, “rei” di non aver sospeso lo stato d’agitazione, fa saltare l’atteso incontro previsto per domani a Roma nella sede delministero per lo Sviluppo economico. Incontro al quale avrebbero dovuto partecipare la presidente della Regione, Debora Serracchiani, le delegazioni sindacali, i rappresentanti dell’azienda e naturalmente quelli del ministero.

LEGGI ANCHE:

E invece, all’improvviso, proprio alla vigilia dell’appuntamento nella capitale, la società fa sapere che «non sarà presente al tavolo stante la situazione di scioperi a singhiozzo in atto nello stabilimento di Duino». È un nuovo durissimo colpo alle speranze dei lavoratori e, in particolare, a quelle dei 153 dipendenti il cui licenziamento è già stato comunicato dall’azienda.
La decisione di disertare il tavolo ministeriale delinea in maniera ancor più netta la posizione della Burgo che, solo l’altroieri, in risposta alla proclamazione dello stato di agitazione da parte delle rappresentanze sindacali dei lavoratori della cartiera, ha deciso la serrata a partire dalle 22 di ieri sera. Serrata in corso.

LEGGI ANCHE:

Il gruppo, in verità, lascia aperto uno spiraglio davvero piccolo dicendosi disponibile, in una nota inviata al Mise e immediatamente girata ai rappresentanti sindacali, a presentarsi al ministero il prossimo 4 dicembre «a condizione che gli scioperi siano sospesi».
Ma le sigle sindacali, a caldo, accolgono malissimo il diktat della proprietà. «Esprimiamo con forza, ancora una volta, il nostro dissenso per questo comportamento perché – denuncia a mezzo comunicato Robert Stewart, segretario provinciale dell’Ugl carta e stampa – la condizione posta dall’azienda è inaccettabile».
Non solo. L’Ugl rigetta al mittente l’accusa secondo cui lo stato d’agitazione renderebbe di fatto impossibile proseguire l’attività dello stabilimento: «Gli scioperi che abbiamo proclamato comportano uno blocco soltanto parziale degli impianti. Come richiesto dalle istituzioni – precisa Stewart – abbiamo optato per un profilo basso proprio per evitare irrigidimenti».

LEGGI ANCHE:

L’azienda, però, è di tutt’altro avviso. E i sindacati non porgono l’altra guancia: «Scioperare è un diritto sancito dalla legislazione. Crediamo che la Burgo voglia togliere anche la libertà di manifestare il proprio dissenso ai lavoratori chiedendo un annullamento degli scioperi. Forse - aggiunge Stewart - l’azienda non ha questo famoso piano industriale richiesto e quindi cerca di prendere tempo. Invitiamo nuovamente i dipendenti a non cedere a questi ricatti belli e buoni ritenendo che a questo punto sia necessario rafforzare il blocco degli scioperi intensificandoli. Daremo battaglia fino alla fine».
Mauro Benvenuto, a nome delle Rsu Cisl, rinvia invece ogni decisione al presidio programmato per stamattina alle 9 nel piazzale dello stabilimento: «L’appuntamento di domani (oggi, ndr) è destinato a trasformarsi in un’assemblea all’aperto – ha osservato – durante la quale, assieme ai lavoratori, valuteremo la situazione, anche alla luce degli ultimi avvenimenti, e decideremo quale linea adottare».

LEGGI ANCHE:

Ieri, intanto, il sindaco di Duino Aurisina,Vladimir Kukanja, si è incontrato con i rappresentanti della direzione dello stabilimento. «Non c’è chiusura totale da parte dell’azienda – spiega il primo cittadino al termine del colloquio – ma molto dipenderà dalle scelte che faranno i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali. Essenziale, mi pare evidente, è arrivare in qualche modo al tavolo del 4 dicembre. Mi auguro che da entrambe le parti si facciano i passi necessari per ristabilire il dialogo».
La Regione, da parte sua, si è già espressa “chiamando” l’azienda al tavolo ministeriale e, soprattutto, incalzandola al fine di arrivare a una riconversione della Linea 2. «Attendiamo proposte concrete dalla Burgo» ha detto la presidente della Regione Debora Serracchiani. «Spingiamo con forza per una riapertura dei ragionamenti sulla cartiera nelle cui potenzialità - ha rincarato il vicepresidente con delega alle Attività produttive Sergio Bolzonello - non abbiamo smesso di credere». Certo, dopo le ultime quarantott’ore, la strada sembra tutt’altro che in discesa.

LE PRIORITA' PER DUINO AURISINA

comunicato stampa 

In merito alle parole del Sindaco e soprattutto dell'Assessore Kobau (che vorremmo avesse lo stesso entusiasmo e gioia anche per le altre categorie di cittadini)  sul quotidiano il Piccolo di quest'oggi non meriterebbero di commento, ma le telefonate di sdegno di operatori e cittadini,  ci hanno spinto ad intervenire. 


Ma come si può affermare  "........... Tutti gli esercenti..........potranno esporre una sorta di logo che ne indichi la totale disponibilità ad accogliere qualsiasi ospite, senza soffermarsi su aspetti privati e individuali .........." , una frase offensiva sia per il mondo lgbt ,  che per gli operatori stessi,  che a Duino Aurisina mai e poi mai hanno usato trattamenti omofobi o di razzismo nei confronti di qualcuno, anzi crediamo che Duino Aurisina in tal senso abbia sempre rappresentato un esempio di civiltà ed educazione,  se l'assessore ne ha notizia diversa faccia pubblica denuncia, 

Siamo convinti altresì che saranno i cittadini di Duino Aurisina fra un anno e mezzo a giudicare l'operato della Giunta e sulle attività,   anche se desideriamo ricordare cosa era priorità del Programma che avevamo proposto noi e cosa desideravamo per i nostri cittadini. 

Un comune a portata dei bambini con servizi a prezzi agevolati, un comune vicino a tutta la popolazione,  alle associazione ed entità che operano per il bene della comunità stessa. Un comune che in tempi di crisi si attivi per creare lavoro, per per venire incontro a tutte le esigenze delle famiglie, un comune che si impegna a garantire il funzionamento e il mantenimento delle Scuole e degli impianti sportivi, un comune che, invece di girarsi dall'altra parte quando arrivano richieste d'aiuto da parte dei cittadini sia in grado di dare pronta risposta, non di allargare le braccia e dire "il patto di stabilità....." 


massimo romita




http://massimoromita.blogspot.it/p/il-mio-impegno-per-la-mia-comunita.html

l'articolo del piccolo ......



lunedì 23 novembre 2015

SOSPESA L'ATTIVITA' DELLA BURGO

comunicato stampa


"Un nuovo atto, molto grave, da parte della Proprietà Burgo, di sospensione dell'attività produttiva, minacciata la scorsa settimana dopo l'incontro da parte delle Rsu, con i Capigruppo del Consiglio Comunale di Duino Aurisina, ed oggi attuata, alla vigilia dell'incontro con il Governo dei prossimo 26 novembre.


Auspichiamo ora, un pronto intervento delle Istituzioni, Sindaco di Duino Aurisina Kukanja in primis e la Regione, affinchè facciano mutare l'atteggiamento della Proprietà nei confronti dei lavoratori, che viceversa, nonostante la forte preoccupazione,  hanno saputo dimostrare comprensione nel non interrompere l'attività.



Massimo Romita
Capogruppo pdl Duino Aurisina




venerdì 20 novembre 2015

LA PROVINCIA DICE "NO" AI RIGASSIFICATORI

La Provincia dice “no” ai rigassificatori

La giunta accoglie gli emendamenti di Romita e boccia senza appello i progetti di Zaule e Monfalcone

Stampa
La Provincia di Trieste ribadisce i suoi no al rigassificatore di Zaule e a quello di Monfalcone. È stato il consiglio provinciale di palazzo Galatti a riconfermare tali pareri ieri sera, con un voto unanime, espresso in blocco da maggioranza e opposizione.
A favorire la sintonia fra centrosinistra e centrodestra, la decisione dell'assessore Vittorio Zollia di fare propri due emendamenti apportati al testo originario della sua delibera e presentati da Massimo Romita, consigliere del PdL.
All'ordine del giorno c'era da votare sulla delibera in relazione al Rapporto ambientale di Vas del Piano energetico regionale. Nelle premesse del documento, Zollia ha proposto osservazioni che parlano di "inserimento di un cronoprogramma e di un insieme di obiettivi quantitativi, collegati con i corrispondenti indicatori misurabili, per la verifica dei risultati di efficacia e per le performance ambientali del Piano, di criteri di ammissibilità per l'inserimento territoriale degli impianti e delle altre infrastrutture energetiche, di obiettivi quantitativi di riduzione delle emissioni inquinanti e alteranti del clima, con verifica delle eventuali necessità di aggiornamento dei piani regionali in materia di tutela delle acque, aria e suolo, di periodicità di rinnovo e attualizzazione del Piano stesso".
Ma i temi caldi erano ovviamente quelli concernenti i due rigassificatori. Su quello di Zaule, Zollia ha ricordato, nel testo della delibera, che «la scelta regionale di non autorizzare sul proprio territorio il rigassificatore onshore risulta in sintonia con l'espressa contrarietà deliberata dai competenti organi provinciali, cui hanno fatto seguito anche puntuali azioni di tutela in sede giudiziaria tutt'ora pendenti».
Per quanto riguarda invece il cosiddetto mini rigassificatore di Monfalcone, Zollia ha fatto proprio l'emendamento proposto da Romita che aveva chiesto fosse aggiunta la precisazione che afferma che «sul progetto Smart Gas la Provincia si è già espressa non favorevolmente».
Lo stesso testo è stato aggiunto
anche nelle premesse della delibera. Soddisfazione per l'intesa, maturata fra maggioranza e opposizione nel corso di una veloce riunione dei capigruppo, indetta prima del voto, è stata poi manifestata da Claudio Grizon, capogruppo del PdL, e da Giorgio Ret, dell'omonima lista. (u.s.)