martedì 24 gennaio 2012

Comunità montana a Sistiana “rivive” l’ex sede abbandonata

Comunità montana a Sistiana “rivive” l’ex sede abbandonata

Stipulato un accordo con la provincia. L’edificio ospiterà la sede dello Sportello unico per le attività produttive
      di Viviana Attard
      DUINO AURISINA
      La sede dell’ex Comunità montana del Carso riaprirà, forse, a breve le sue porte. Il condizionale è d’obbligo perché, sebbene figuri questa l’intenzione da parte dell’amministrazione comunale, il tutto sembra essere in sospeso. Ieri pomeriggio in giunta comunale, la questione era stata inserita all’ordine del giorno ma poi la discussione è stata rimandata. A quando? Forse, a detta del vicesindaco di Duino Aurisina, Massimo Romita «già lunedì all’interno della Conferenza dei sindaci per l’attività dello Suap (Sportello unico attività produttive di Duino Aurisina, Monrupino e Sgonico). L’edificio, infatti, potrebbe essere la nuova sede dello sportello congiunto nonché punto di riferimento per tutte le attività commerciali delle tre entità comunali».
      Quello che c’è di concreto è una delibera emessa dalla Provincia di Trieste in favore del Comune, poco più di una settimana fa in cui la prima dà il suo benestare per dare in usufrutto i locali. Nella delibera dello scorso 12 gennaio, infatti, dichiara “di disporre, per quanto di competenza, la concessione in uso temporaneo dell’immobile sito in località Sistiana al n.54 di proprietà al 66,83% di questa amministrazione e del 33,17% della Provincia di Gorizia”.
      Ovviamente con alcune clausole: il contratto di concessione sarà di nove anni senza possibilità di tacito rinnovo ma con quella di pattuirne una nuova in prossimità della scadenza; di averlo in usufrutto con un canone ridotto del 50% rispetto al valore di mercato visto che il richiedente è un ente pubblico e che le funzioni che vi saranno svolte all’interno dovranno essere solo di matrice istituzionale; l’accollo da parte del Comune degli oneri relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria (quelli di natura strutturale esclusi); la possibilità di rescindere il contratto con un preavviso di sei mesi da parte dell’amministrazione comunale; la possibilità di concedere (in alcuni casi particolari) l’usufrutto della sala conferenze a terzi ed infine la possibilità, da parte degli enti proprietari, di utilizzare la sala conferenze di concerto con le attività comunali rimborsandogli le spese vive.
      Un accordo questo, molto importante, che se dovesse venir messo in pratica ridarebbe nuova vita ad un edificio pubblico, dismesso da molto tempo (le Comunità montane del Carso sono state abrogate dieci anni fa) oltre che essere un servizio in più a disposizione di enti e dell’amministrazione comunale. Ad auspicare che questo accordo si tramuti più presto in realtà fattiva è il vicesindaco di Duino Aurisina, Massimo Romita, che vedrebbe l’edificio dell’ex comunità montana oltre che sede dello Suap anche come sede istituzionale del Comune e magari anche di qualche altro ente del territorio come il Gal.
      «Ci sono una decina di stanze, una bella sala conferenze, la sala traduzioni e inoltre tutti gli accessi sono pensati per chi ha disabilità motorie» spiega. A chi poi potrebbe obbiettare che l’accesso al sito è “sulla strada”, poi, lo stesso vicesindaco ribatte ricordando che «è stata approvata di recente anche la creazione di un marciapiede che dal centro di Sistiana arriverebbe fino a lì».
      Ovviamente essendo chiuso da tempo il luogo avrebbe bisogno di qualche lavoretto. Che, come detto precedentemente, spetterebbe al Comune. E quindi, i soldi da dove arriverebbero e a quanto ammonterebbero le spese di ristrutturazione? «Da una prima stima parziale, ancora da verificare, ci vorrebbero all’incirca 10-15mila euro» spiega Romita. «Il tutto, poi, sarebbe finanziato grazie ai fondi provenienti dalla Regione per lo Sportello unico, quindi non ci sarebbero oneri diretti del Comune».

      www.ilpiccolo.it 24 gennaio 2012

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