mercoledì 8 febbraio 2012

Preparativi per la celebrazione del centenario della prima guerra mondiale

Preparativi per la celebrazione del centenario della prima guerra mondiale
Sistemazione della linea di fronte sul Monte Ermada
Dopo il Goriziano, la “Via della pace” finalmente abbraccerà anche l’Adriatico – Creazione di un museo all’aperto sul modello della vicina Slovenia

Si avvicina l’anno 2014, in cui ricorre il centenario dell’inizio della prima guerra mondiale. In tale occasione l’amministrazione provinciale di Trieste si impegna a organizzare una celebrazione di rilievo che saprà valorizzare il nostro patrimonio storico. Il Monte Ermada sopra Ceroglie si erge indubbiamente a simbolo delle battaglie tra l’esercito austroungarico e quello italiano, dove la storia cruenta si è scritta nelle trincee. Seguendo l’esempio sloveno - dove il progetto “Pot miru od Alp do Jadrana” (La via della pace dalle Alpi all’Adriatico) è già stato sviluppato a ricordo del fronte isontino con la realizzazione di vari musei all’aperto nel bacino settentrionale del fiume Isonzo - la Provincia di Trieste in collaborazione con il Comune di Duino Aurisina, privati e numerose associazioni, provvederà ad allestire tale museo sul Monte Ermada. La rete di conservazione dei resti della prima guerra mondiale sulla loro collocazione autentica ha coinvolto anche il Goriziano ed entro breve dovrebbe allargarsi altresì al Monte Ermada.
La presidente e il vicepresidente dell’amministrazione provinciale Maria Teresa Bassa Poropat e Igor Dolenc e gli architetti Mauro Trani ed Evelina Bette hanno illustrato ieri il progetto di recupero strutturale degli esistenti sentieri di guerra, delle trincee, delle fortificazioni e delle caverne – ospedali militari, il che contribuirebbe alla valorizzazione dell’offerta turistica dei nostri luoghi. “L’Ermada all’interno di una più ampia rete di ‘vie della pace’ è l’ultima postazione della memoria, che è stata finora spesso dimenticata e per cui si sono adoperati soltanto alcuni volontari”, ha detto Dolenc.
Il progetto prevede innanzitutto il collegamento dei terreni di battaglia della prima guerra mondiale sull’Ermada con quelli goriziani e sloveni, a partire dalla sistemazione dei sentieri che portano in cima all’Ermada dal vicino paese di Brestovica, da Casa Coisce, Medeazza e Ceroglie (lungo il sentiero militare); si intende inoltre allestire alcune ‘aree parcheggio’ per automobili e autobus a Medeazza, Ceroglie e S. Giovanni di Duino, dove attenderà i visitatori un bus-navetta. I sentieri didattici saranno due: il primo porterà i turisti da Casa Coisce a Monte Cocco per poi salire sull’Ermada e nuovamente scendere tra le grotte Karl e Zita fino a Casa Coisce, il secondo sentiero invece inizierà a Ceroglie, proseguirà per il sentiero CAI, accanto alla Grotta del Motore, e giungerà in vetta all’Ermada, scendendo poi accanto alla Grotta sul Monte Ermada fino a Ceroglie. Il nuovo museo all’aperto disporrà di adeguati punti informativi in italiano, sloveno e inglese (e in altre lingue per i visitatori provvisti di codice QR) che forniranno informazioni didattiche e fotografie; le grotte saranno illuminate con energia fotovoltaica e adeguatamente protette.
La Provincia di Trieste ha richiesto un finanziamento alla Regione FVG, dal momento che il valore del progetto si aggira sui 1.200.000 euro.


Primorski dnevnik, 8 febbraio 2012



Turismo, si presenta il “Progetto Ermada”

TRIESTE «Si tratta di un progetto già presentato in passato che a causa di una serie di fattori concomitanti, non si era riusciti a portare a termine. C’era già un “definitivo” di massima che abbiamo aggiornato, anche alla luce dei lavori che nel contempo sono già stati eseguiti grazie a diverse associazioni come ad esempio la tracciatura delle trincee. In questo ultimo anno, poi, abbiamo lavorato per renderlo esecutivo e presentarlo alla Regione» dichiara il vicepresidente della Provincia, Igor Dolenc. Parliamo del “progetto per la valorizzazione turistica e la fruizione della memoria storica della Prima Guerra Mondiale nell’area del Monte Ermada, lungo i percorsi del Museo aperto della Grande Guerra sul Carso e in collegamento con l’iniziativa transfrontaliera Italia/Slovenia Strada della Pace- Pot Miru” che verrà presentato oggi pomeriggio, dalla Presidente Maria Teresa Bassa Poropat e lo stesso Dolenc a Palazzo Galatti. Un’iniziativa, questa, in cui lo stesso vicepresidente “crede fermamente e che costituisce un tassello importante, a livello storico ma anche turistico, per la nostra Provincia all’interno delle celebrazioni della grande guerra”. Il programma dettagliato sarà esposto all’interno dell’incontro odierno, nel contempo però grazie ad alcune anticipazioni si sa che saranno presenti due percorsi provvisti di cartellonistica adeguata il cui punto d’arrivo sarà il monte Ermada. Il primo dovrebbe partire da Medeazza mentre il secondo da Ceroglie e, da entrambi i sentieri, dovrebbe essere possibile tramite una serie di strutture accedere anche alle grotte Karl e Zita (ribattezzate dalla Commissione Grotte Eugenio Boegan con il nome dell’imperatore dell’Austria-Ungheria e della sua consorte dopo aver trovato questi nomi segnati, in corrispondenza della posizione delle grotte, su una carta della zona disegnata dai topografi militari austro-ungarici) e quella dell’Ospedale (che i soldati adattarono per poter curare i feriti durante il primo conflitto mondiale). Il tutto dovrebbe essere collegato dall’Ermada alla via della Pace. Tale progetto si inserisce nei vari progetti che l'amministrazione comunale di Duino Aurisina sta portando avanti assieme alle associazioni culturali e alle comunelle del territoritorio


Voci di Guerra in Tempo di Pace
mostra promossa da Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura e Comune di Duino Aurisina
dal 17 al 24 febbraio 2012
Spazio Guicciardini
, Via Guicciardini 6, Milano 
ingresso libero
orarilunedì-venerdì 9.30-12.30 / 14.30-18.30, sabato e festivi chiuso
comunicato stampa – Milano, 6 febbraio 2012
inaugurazione venerdì 17 febbraio, ore 18.00
Nel ricordare il Centocinquantesimo dell’Unità d’Italia il pensiero scorre inevitabilmente ai fatti di guerra riferiti al primo conflitto mondiale. La mostra Voci di Guerra in Tempo di Pace”si propone di far conoscere meglio questa pagina di storia, attraverso le vicende del particolare territorio del Friuli Venezia Giulia e dei suoi abitanti.
Sono esposteimmagini dell’epoca strettamente legate a Duino-Aurisina:le fortificazioni sull’Ermada, i lavori di ripristino ad opera della Società Alpina delle Giulie, i luoghi di sepoltura dei soldati caduti sull’Ermada nella Provincia di Trieste e i progetti per il 2014 sul Parco Tematico del Monte Ermada proposti dalla Provincia di Trieste e dalla Tenuta Nobile Castelduino. Inoltre:libri, pubblicazioni e documenti inerenti l’Ermada, reperti rinvenuti durante gli scavi, in parte riferiti alla vita quotidiana del soldato, come gavette e stoviglie, in parte strumenti di guerra come armi e bombe e attrezzature di protezione come gli elmetti.
Uno dei più cruenti teatri di battaglie e sofferenze della Prima Guerra Mondiale è presente nella Regione Friuli Venezia Giulia, ove tutt’oggi il territorio ha indelebilmente presenti le tracce di quegli eventi. Infatti, il Fronte dell’Isonzo ha segnato una generazione intera di uomini, ha privato nei propri affetti famiglie, ma ha pure stravolto l’economia di una zona devastando nel senso letterale del termine un intero territorio dal quale vennero forzatamente evacuati gli abitanti e nel quale gli stessi stentarono a ristabilirsi a fine conflitto anche a causa dell’ingente quantitativo di ordigni inesplosi che ancora oggi, a distanza di quasi cent’anni e nonostante numerose bonifiche, riaffiorano ricordando la loro natura devastatrice.
Il Carso spettacolare dai mille colori, che rappresenta di per sé uno scenario irripetibile unico nel suo genere per la colorata e variegata natura e per la storia che lo riguarda, è luogo sacro e meta di pellegrinaggio attorno a quelli che furono i campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale, di cui uno dei più emblematici è il Monte Ermada con le sue tre cime e 323 metri d’altezza sul livello del mare, situato oggi nella parte nord occidentale della Provincia di Trieste, nel territorio italiano di Duino-Aurisina, mentre le sue propaggini orientali sono in territorio sloveno.
L’Ermada, ultimo baluardo dell’Imperial Regio Esercito austro-ungarico sulla strada per Trieste, costituì durante il primo conflitto mondiale un invalicabile obiettivo militare, contro il quale si infransero senza successo gli assalti dei soldati italiani, durante i quali migliaia di vite vennero sacrificate. L’esercito austro-ungarico, organizzato sulla difensiva, lo aveva trasformato in una fortezza munita di ricoveri sotterranei e armata di artiglierie occultate agli occhi dell’avversario. Molte di queste strutture, grazie al lavoro infaticabile dei volontari della Società Alpina delle Giulie, pur a distanza di quasi cent’anni e nonostante l’incuria della natura e del tempo, sono ritornate alla luce.
Informazioni al pubblico:
Provincia di Milano/Settore Cultura e Beni culturali, tel. 02.7740.6381/6302
www.provincia.milano.it/cultura
Ufficio stampa:
Provincia di Milano/Cultura, tel. 02.7740.6358/6359/6310
p.merisio@provincia.milano.it; m.piccardi@provincia.milano.it;
Addetto stampa Assessore, tel. 02.7740.6386, f.provera@provincia.milano.it
Fotografia dell'evento

“Voci di guerra in tempo di pace”

Immagini e documenti dal fronte sul Monte Ermada nella Prima Guerra Mondiale

17-24 febbraio 2012

voci_di_guerra_2La mostra “Voci di Guerra in Tempo di Pace”, promossa da Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura e Comune di Duino Aurisina, si propone di far conoscere meglio una pagina di storia, la Prima Guerra Mondiale, attraverso le vicende di cui uno dei più emblematici campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale: il Monte Ermada. In esposizione le immagini dell’epoca strettamente legate al territorio di Duino-Aurisina, nel quale si trova il monte, che rappresentano le fortificazioni, i lavori di ripristino ad opera della Società Alpina delle Giulie e i luoghi di sepoltura dei soldati caduti, e i progetti per il 2014 sul Parco Tematico del Monte Ermada, proposti dalla Provincia di Trieste e dalla Tenuta Nobile Castelduino. Completano l’esposizione libri, pubblicazioni e documenti, oltre a reperti rinvenuti durante gli scavi: armi e dotazioni ma anche gliutensili della vita quotidiana delle truppe, come gavette e stoviglie.
Il Monte Ermada è luogo simbolo, nel Centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, di uno dei più cruenti teatri del primo conflitto mondiale: il Fronte dell’Isonzo, in Friuli Venezia Giulia, che reca tutt’oggi i segni di quegli eventi nel proprio territorio e nei suoi abitanti. Tre cime di 323 metri d’altezza, oggi nella parte nord occidentale della Provincia di Trieste, nel territorio italiano di Duino-Aurisina,mentre le sue propaggini orientali sono in territorio sloveno. Durante la Grande Guerra era l’ultimo baluardo dell’Imperial Regio Esercito austro-ungarico sulla strada per Trieste, e costituì uninvalicabile obiettivo militare, contro il quale si infransero senza successo gli assalti dei soldati italiani, sacrificati a migliaia nel tentativo della conquista. L’esercito austro-ungarico, organizzato sulla difensiva, lo aveva trasformato in una fortezzamunita di ricoveri sotterravoci_di_guerra_1nei e armata di artiglierie occultate agli occhi dell’avversario. Molte di queste strutture, grazie al lavoro infaticabile dei volontari della Società Alpina delle Giulie, pur a distanza di quasi cent’anni e nonostante l’incuria della natura e del tempo, sono ritornate alla luce.

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