martedì 20 dicembre 2011

Approvata mozione in Provincia sulla chiusura consolato di Capodistria

Spettabile Redazione,
 
si trasmette in allegato, con preghiera di pubblicazione e/o diffusione, la MOZIONE urgente che ho scritto e presentato nei giorni scorsi al Consiglio Provinciale di Trieste assieme ai consiglieri del PDL.
Il testo definitivo allegato recepisce alcune piccole richieste di modifica proposte dalla maggioranza.
La MOZIONE è stata votata all’UNANIMITA’ nel corso della seduta di ieri 19 dicembre 2011.
Nel corso dei lavori si sono registrati interventi a sostegno da parte del capo gruppo della Lista Dipiazza Giorgio Rossi, delcapo gruppo della Lega Nord Paolo Polidori e, per la maggioranza, della capo gruppo dell’IDV Majda Canziani e del capo gruppo del PD Sandy Klun.
 Si ricorda che analoga MOZIONE è stata da me presentata al Consiglio Comunale di Muggia mentre il consigliere provinciale e vice sindaco di Duino Aurisina Massimo Romita l’ha presentata al Consiglio Comunale di Duino Aurisina (sarà discussa il prossimo 22 dicembre).
 Ringraziando per la collaborazione si porgono cordiali saluti.
  Claudio Grizon
Consigliere della Provincia di Trieste
Capo Gruppo del Popolo della Libertà


Oggetto: mozione urgente in merito all’annunciata chiusura del Consolato generale d’Italia di Capodistria – Appello alla Presidenza del Consiglio e al MAE per scongiurarne la chiusura.


Trieste, 8 dicembre 2011

IL CONSIGLIO PROVINCIALE


Preso atto che nei giorni scorsi i media locali hanno annunciato che, nell’ambito di un piano di razionalizzazione complessivo della spesa del Ministero per gli affari esteri avviato nel 2009 e da completarsi nel 2012, che prevedeva tra l’altro la chiusura di 13 uffici consolari (di cui 9 in Europa), è prevista anche l’imminente chiusura dei Consolati generali d’Italia a Capodistria e a Spalato;

Considerato che per oltre sessant’anni il Consolato generale d’Italia ha rappresentato per la nostra comunità di Capodistria e per quelle dell’Istria slovena e croata, un punto di riferimento istituzionale fondamentale;

Ricordato che prima dell’apertura del Consolato generale d’Italia a Fiume, e in seguito a Spalato, e dunque prima dell’indipendenza di Slovenia e Croazia, il Consolato generale d’Italia a Capodistria era un riferimento per tutti gli italiani nell’ex Jugoslavia: a Capodistria si regolavano, infatti, i documenti per studiare in Italia, per ottenere la cittadinanza e, durante la guerra nell’ex Federativa, nei primi anni ’90, anche per ottenere i permessi di soggiorno straordinari previsti dall’allora legge Boniver, che permetteva ai cittadini croati di nazionalità italiana di trasferirsi in Italia con più facilità;

Rilevato che, qualora venisse definitivamente confermata la sua chiusura, tale fatto costituirebbe un grave danno non solo per i servizi consolari che verrebbero meno ma anche per quel ruolo di rappresentanza, relazione e mediazione istituzionale che il Consolato capodistriano ha sempre svolto a favore dei nostri connazionali;

Ritenuto che la eventuale chiusura della sede consolare di Capodistria, nell’ambito del piano di razionalizzazione della spesa del Ministero degli esteri, non costituisce un elemento così significativo e determinante da contrapporre invece alle ragioni ben più valide che ne giustificano il mantenimento, anche in considerazione del fatto che secondo i dati del MAE del 2010 nell’Unione Europea si registravano tra Ambasciate e Consolati ben 52 sedi ed addirittura 38 istituti di cultura e ulteriori 7 rappresentanze permanenti e delegazioni diplomatiche speciali rispetto 325 sedi totali (Allegato 1);

Atteso che, in particolare, la chiusura del Consolato italiano a Capodistria per le Comunità degli Italiani di Capodistria e di tutta l’Istria potrebbe costituire un brutto segnale di disinteresse da parte dell’Italia rispetto al loro delicato ruolo culturale e politico, teso a mantenere sempre viva l’identità italiana su tutta la costa adriatica orientale fino a Zara e Spalato;


Considerato l’antico legame di amicizia, la vicinanza e la collaborazione transfrontaliera esistente tra la Provincia di Trieste ed il Comune di Capodistria, e quindi con tutte le rappresentanze della locale comunità degli italiani, e consapevole dello stretto e lontano legame esistente tra le istituzioni e le organizzazioni degli italiani con il Consolato generale d’Italia a Capodistria;

Tutto ciò premesso e considerato

ESPRIME

la propria solidarietà ai cittadini di lingua e cultura italiana e alle loro Comunità di Capodistria e Spalato, unite all’Unione Italiana, nonché la partecipazione convinta alle loro legittime preoccupazioni rispetto all’annunciata chiusura dei Consolati;

SI APPELLA

al Presidente del Consiglio Mario Monti ed al Ministro degli Affari Esteri Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata affinché le annunciate chiusure dei Consolati, ed in particolare di quello di Capodistria, siano riviste e scongiurate;

IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLLA PROVINCIA

a comunicare al Presidente del Consiglio Mario Monti ed al Ministro degli Affari Esteri Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata la richiesta del Consiglio Provinciale di Trieste che le annunciate chiusure dei Consolati, ed in particolare di quello di Capodistria, siano riviste e scongiurate trasmettendo in allegato la presente mozione;

ad invitare il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo a sostenere la richiesta del Consiglio Provinciale di Trieste presso la Presidenza del Consiglio ed il MAE, trasmettendogli il presente documento.



Claudio Grizon Massimo Romita
Capo Gruppo del PDL Vice Capo Gruppo del PDL



Viviana Carboni Daniela Pallotta
Consigliere del PDL Consigliere del PDL

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