domenica 30 ottobre 2011

La Confcommercio: «Da Portopiccolo soltanto promesse»

La Confcommercio: «Da Portopiccolo soltanto promesse»

29 ottobre 2011 — pagina 37 iL pICCOLO sezione: Nazionale

di Viviana Attard wDUINO AURISINA «Portopiccolo, le imprese attendono una risposta». Con una nota ufficiale la Confcommercio di Trieste ha chiesto ieri che vengano date “risposte certe alle imprese del nostro territorio da parte dell’azienda (la Rizzani de Eccher, n.d.r.) che ha in appalto i lavori di Portopiccolo”. Cosa che, al momento, non sarebbe ancora avvenuto. Nella nota, la riqualificazione dell’ex Cava, viene definita “un investimento da 245 milioni di euro che rischia però di lasciare estranee le imprese del territorio”. Punto focale dell’intervento è quello della “latitanza” da parte della de Eccher che, “dopo i primi contatti positivi con gli operatori del territorio, ha fatto perdere le sue tracce impedendo ai diretti interessati di avanzare proposte di collaborazione ai fini di un coinvolgimento delle aziende locali nell’ambito della realizzazione del progetto che interessa la baia di Sistiana”. «Infatti, dopo una prima serie di incontri – si legge nella nota - ad oggi le imprese interessate, che hanno proposto beni e servizi che erano stati specificatamente richiesti da Portopiccolo Spa, non risultano essere state neppure interpellate». Situazione questa, che oltre a lasciare un leggero disorientamento per come si sono svolte le cose, lascia anche l’amaro in bocca. Dopo lo smarrimento iniziale, però, la Confcommercio, ora “chiede alla società Portopiccolo ed alla politica locale di tener fede a quanto più volte enunciato in relazione alle ricadute economiche che Portopiccolo avrebbe dovuto generare per il territorio locale. In caso contrario – continua la Concommercio - tali affermazioni, di mero principio, non avrebbero alcun senso concreto, se non quello di deludere le aspettative delle imprese locali, di tutti i settori produttivi, che nelle opere per la baia di Sistiana avevano individuato una preziosa opportunità di business, con chiare ricadute positive peraltro anche a livello occupazionale». Il documento redatto, però, rappresenta solo l’atto finale di una serie di tentativi andati a vuoto nel parlare direttamente con gli interessati (la Rizzani de Eccher). «La nota ufficiale giunge dopo numerosi tentativi di contatto con la società, sia da parte nostra che dai nostri associati, che non hanno avuto risposta» dichiara il presidente della Camera di Commercio Antonio Paoletti. «Ero presente, assieme al sindaco Ret, agli incontri con alcuni rappresentanti dell’azienda e gli operatori di categoria e sembrava che ci fosse la piena disponibilità a collaborare. Dopo un primo momento, dove le aziende hanno fornito le proprie schede tecniche, non ci stato più nessun contatto». A confermare le dichiarazioni del presidente interviene anche direttore generale di Concommercio Pietro Farina. «La primavera scorsa – racconta – assieme ai nostri associati sono stati presi i contatti per proporre le imprese del territorio. Già allora c’era stata una prima scrematura con l’individuazione di una trentina d’aziende che rispecchiavano le necessità della società. Dopo avergli inviato i prospetti e schede tecniche, il vuoto. Le nostre aziende che hanno cercato di contattarli ma oltre a non avere risposta non hanno nemmeno avuto la possibilità di avanzare le loro proposte». Una situazione, quella indicata dalla Confcommercio, che coglie di sorpresa la società Portopiccolo. «Credo che sia presto per fare queste considerazioni» dichiara il portavoce della proprietà Cesare Bulfon. «Attualmente i lavori riguardano il posizionamento del calcestruzzo, dei setti e del cemento armato, cose per cui la de Eccher impiega già il suo personale», spiega. «Suppongo che quando si tratterà dei lavori di finitura o dell’affidamento dei servizi si guarderà a tutte le realtà imprenditoriali che presenteranno delle proposte concorrenziali soddisfacenti, quelle territoriali incluse» conclude. «Noi abbiamo favorito il dialogo tra le parti interessate ma non decidiamo a chi affidare i lavori» conclude. Sulla stessa linea anche l’amministrazione comunale. «Che io sappia – dichiara il primo cittadino di Duino Aurisina – attualmente si stanno solo facendo i lavori strutturali. Forse è un po’ prematuro parlare di un disinteresse e poi, alcuni operatori della zona nel settore della ristorazione, ad esempio, stanno già collaborando con le società che ha in appalto i lavori». Affermazioni, queste, condivise in parte anche dal suo vice, Massimo Romita. «In effetti ci si aspettava forse un maggior coinvolgimento anche nella prima fase dei lavori».


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