mercoledì 11 luglio 2012

Pesce avariato ??? si faccia chiarezza....


Aveva destato parecchia preoccupazione l'articolo apparso sul quotidiano il Piccolo (apparso il 5 luglio 2012) del ritrovamento di pesce avariato nel frigo di un ristorante a Duino. 
Preoccupazione della cittadinanza e dei turisti, ma anche e soprattutto rabbia dei gestori dei ristoranti del nostro territorio, in modo particolare per il titolo del quotidiano, che citava "genericamente" Duino, mettendo tutti allo stesso piano.......
Ci aspettavamo che (come era successo a Samatorza per un altro caso...) il neo Sindaco, in qualità di massima autorità sanitaria del Comune, (il sindaco è autorità sanitaria locale. In questa veste, ai sensi dell'art. 32 della legge n. 833/1978 e dell'art. 117 del D. Lgs. n. 112/1998, può anche emanare ordinanze contingibili ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica.) facesse immediatamente chiarezza per tranquillizzare  la popolazione, i turisti e garantisca a chi opera nella correttezza e nel rispetto delle norme la tutela del buon nome.
Invece a preferito scaricare a chi (Capitaneria di porto) della poca trasparenza e errata comunicazione per i controlli che ha fatto sul territorio!!!
Se questo è il dialogo che la nuova giunta ha con le forze dell'ordine.....
Dopo aver letto tale comunicato diramato dal nostro Sindaco mi son sentito in dovere di convocare una commissione trasparenza urgente per verificare i fatti e conoscere la realtà....!!! 


l'articolo del Piccolo del 10 luglio 2012
il pesce avariato in un ristorante di dUINO AURISINA 

Il sindaco alla Capitaneria: «Fate il nome»

DUINO AURISINA. «Condivido l’esigenza e il dovere di dare la massima diffusione alla notizia riguardante l’operazione della Guardia costiera che ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di...
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      DUINO AURISINA. «Condivido l’esigenza e il dovere di dare la massima diffusione alla notizia riguardante l’operazione della Guardia costiera che ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di pesce “non idoneo al consumo” delle persone e quindi avariato in un ristorante sul “litorale di Duino Aurisina”. È un’azione meritoria anche a tutela dei consumatori. La decisione però di non diffondere contestualmente anche il nome del ristorante arreca grave danno agli operatori, e sono la stragrande maggioranza, e agli esercizi di tutta la zona che operano correttamente e con grande professionalità, oggi indirettamente danneggiati da un’informazione incompleta. Chiedo pertanto alla Capitaneria di porto, che ha diffuso il comunicato, di rendere noto anche il nome del ristorante che è stato oggetto del controllo e del provvedimento di sequestro, e ciò a ulteriore tutela dei consumatori e dei ristoratori onesti».
      Frattanto Sergio Fari (Cantera) precisa che il provvedimento di sequestro non interessa nè l’esercizio da lui diretto nella baia di Sistiana nè altri della vicina baia di Duino. L’ex vicesindaco Massimo Romita(Pdl) invece preannuncia un’interrogazione al sindaco Kukanja, come autorità sanitaria, per conoscere quali iniziative intenda adottare il Comune a tutela della popolazione


      l'articolo del Piccolo del 5 luglio 2012 

      Pesce avariato nel frigo di un ristorante a Duino

      La Guardia costiera ha trovato 90 chili di polipi e latterini mal conservati e di provenienza dubbia. Tutta la partita è stata sequestrata e distrutta+
        DUINO AURISINA. Polpi, calamari e latterini “di dubbia provenienza e in stato di conservazione non ottimale”: li ha trovati nelle cucine di un ristorante “sul litorale del Comune di Duino Aurisina” una pattuglia della Guardia costiera di Trieste.
        Siamo in estate e i controlli da parte della Guardia costiera, impegnati nel controllo di commercio illegale di prodotti ittici, anche per la salvaguardia della salute pubblica e la tutela delle risorse biologiche del nostro mare, si sono fatti più intensi. La rete degli accertamenti, come avverte lo stesso comunicato della Capitaneria di Porto di Trieste, si è fatta più fitta. Così è successo che mentre ispezionavano i frigoriferi di vari locali della zona, in una operazione congiunta con il personale della Azienda dei servizi sanitari locale, gli ispettori della Guardia costiera abbiano trovato “prodotto ittico di varia specie, tra cui polpi, calamari e latterini, di dubbia provenienza e in stato di conservazione non ottimale per un totale di circa 90 chili”. Il pesce sospetto è stato sottoposto a sequestro amministrativo e quindi analizzato dal servizio veterinario, che ha decretato la “inidoneità al consumo umano”. È scattato quindi, come prescrive la legge, l’ordine di distruzione nell’inceneritore. Con tutta probabilità il pesce era conservato in frigoriferi trovati con una temperatura superiore ai limiti di legge, fatto più che probabile data l’elevata temperatura di questi giorni. La “dubbia provenienza” si riferisce invece ai “latterini”, che sono i pesciolini da frittura più noti ai triestini come “girai” o “ribaltavapori”, probabilmente acquistati da qualche pescatore locale e quindi senza alcun tipo di certificazione.
        L’ispezione, conferma la Capitaneria, “rientra nell’ambito della più vasta operazione di prevenzione e contrasto del fenomeno della pesca di frodo e commercializzazione illecita di prodotti ittici”.
        Impossibile però sapere quale sia stato il ristorante sanzionato. Di certo, come precisa Sergio Fari, gestore del “Cantera”, non si tratta nè del suo locale nè degli altri che operano nella baia di Sistiana. (a. g.)



         






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