Dal 14 aprile al 15 giugno 2012 http://www.skerkcenter.it/index_it.php
- Adriano Gon di Staranzano. Per anni ha lavorato a Milano e Londra. Ha all'attivo un centinaio di libri, pubblicati dalle maggiori case editrici italiane ed inglese. I suoi lavori sono caratterizzati dalla ricerca di nuovi linguaggi visivi.
- Ana Košir di Lubiana dove si è laureatala all'Accademia delle belle arti. Ha illustrato una lunga serie di libri per l'infanzia e collabora in qualità di illustratrice professionista con giornali e riviste.
- Živa Pahor di Trieste, ma vive sul Carso. Lavora alla struttura di programmazione della Rai di Trieste e ha partecipato a corsi di illustrazione a Trieste e Venezia. Oltre a illustrare libri per ragazzi collabora con la rivista Galeb.
- Katerina Kalc di Gropada. Dopo la laurea all'Accademia delle belle arti di Lubiana, colabora con le riviste per l'infanzia. Quest'anno ha decorato la biblioteca Ciciknjižnica di Padriciano.
- Liviana Poropat di Muggia. All'ateneo triestino si è laureata in Scienze politiche e diplomata alla Scuola di lingue moderne. Dopo un periodo trascorso a Roma e Parigi, è rientrata a Trieste. Tra le tecniche d'illustrazione predilige il collage.
Il gioco dei colori tra carso e mare
Orari visite:
Da lunedì a venerdì mattinate dedicate alle scolaresche previa prenotazione al 345/6407888.
Per il pubblico e famiglie sabato, domenica e festivi dalle ore 10.30-13.00 e 15.30-19.00.
Ingresso libero!
CASA E CENTRO SKERK META D’ARTE E CULTURA
Tutte le iniziative, che hanno visto vasto concorso e consenso di pubblico, critici ed autorità, sono state accompagnate dalla pubblicazione di cataloghi o monografie plurilingui (italiano-sloveno-tedesco od italiano-sloveno-inglese) e da eventi musicali.
La famiglia Skerk, presente qui sin dalle prime documentazioni medievali delle proprietà e degli usi fondiari e particolarmente rappresentativa delle comunità locali, ha costruito l’edificio e le sue pertinenze nel 1857 ad uso di locanda per i transiti connessi alla realizzazione in quegli anni della “Sudbahn”, la Ferrovia Meridionale, che collegava direttamente Trieste e l’Adriatico alla capitale di allora Vienna, e conservarono per un secolo questa destinazione, oltre a quella di residenza della famiglia.
Con ormai trentennale impegno privato, sia personale che finanziario, gli attuali proprietari residenti l’avv. Giuseppe Skerk, noto cultore d’arte e la moglie Zora Koren, nota pittrice e grafica, hanno sottoposto l’intero complesso ad un gradevole ed attento restauro, intendendolo destinare a Fondazione.
Dal parcheggio attraverso il portale d’ingresso tradizionale, a due ante, nel muro di cinta della proprietà si accede al vasto cortile alberato che per ampiezza e disposizione si presta sia alle esposizioni all’aperto che ad eventi teatrali e musicali, essendo coronato dalla quinta architettonica delle facciate dell’edificio che vi si affacciano articolate in gradevoli proporzioni ed armonie di pietra e luci, tra le quali spicca una peculiare trifora rustica bene valorizzata.
La parte espositiva al coperto, che associa alla funzione di galleria d’arte quella di centro per mostre e convegni, utilizza l’antico grande edificio di servizio delle stalle e fienili situato sulla destra. La galleria si sviluppa su due livelli collegati: una sala minore ricavata al pianterreno ed al primo piano una maggiore, con spazi e luminosità fuori dal comune, sottolineati dagli elementi in pietra viva e dallo slancio imponente delle forti travature lignee della copertura con tavelle originali a vista.
Questi spazi espositivi sono completati da quelli offerti dal parco che si sviluppa sul retro degli edifici, curato con attenzione naturalistica all’ambiente carsico e perciò bene integrato sia con le costruzioni che con l’idilliaco paesaggio di sfondo dei campi, boschi e colline attorno al vicino villaggio di Ternova Piccola - Trnovca.
Casa Skerk si presenta dunque come un complesso espositivo elegante e prestigioso, d’incontro ed intrattenimento che non ha eguali sul Carso triestino e goriziano sia per struttura e dignità architettonica che per la possibilità di ospitare nella cornice carsica attività culturali ed artistiche multiformi ad adeguato livello.
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