Mentre il Sindaco definisce squallido un incontro sulla sicurezza con la popolazione, i consiglieri comunali dell'opposizione firmano una mozione per il consiglio comunale di Duino Aurisina con la speranza (se mai si farà un consiglio) che venga votata all'unanimità.
Al SINDACO DI DUINO AURISINA
SEDE
Trieste,
12 marzo 2014
Oggetto: mozione in merito all’annunciato piano di ridimensionamento della presenza delle forze di Polizia sul territorio provinciale e della chiusura del Commissariato del comune di Duino Aurisina.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Considerato
che
il territorio del comune di Duino Aurisina, con l'apertura dei
confini, ha visto nel corso degli ultimi anni un forte
aumento di furti all'interno delle abitazioni e sulle imbarcazioni,
nonché di atti criminosi ai danni degli stessi cittadini;
Vista
l’annunciata chiusura, da parte del Ministero dell'Interno, del
Commissariato
di Duino,
del Settore
Polizia di Frontiera,
della Squadra
Nautica
e della sottosezione
della Polizia Ferroviaria di Villa Opicina;
Atteso
che le sottosezioni
di Polizia di Frontiera di Rabuiese, Fernetti e Villa Opicina
dovrebbero passare sotto il controllo
della Questura
alla quale saranno attribuite le funzioni di Polizia di Frontiera;
Preso
atto
che in
un momento sociale delicato come quello attuale sarebbe stato
opportuno quantomeno la conferma se non un potenziamento di tali
strutture,
non certo di una loro chiusura, per assicurare
alla cittadinanza non solo la percezione ma anche la certezza dei
livelli di sicurezza;
Constatato
che
allo stato attuale non è dato di sapere e non
appaiono chiare le forze che saranno messe in campo e le modalità
organizzative che saranno definite
per assicurare la sicurezza delle zone attualmente presidiate dalle
strutture attuali;
Dato
atto
che la presenza della Polizia “in mezzo alla gente” come quella
del Commissariato è stato in un recente passato un argomento forte
proprio del Ministero dell’Interno per promuovere al cittadino
l’immagine della Polizia stessa;
Considerato
che la presenza del Commissariato di Duino Aurisina ha rappresentato
un punto di riferimento della sicurezza per la popolazione proprio in
quello spirito, come lo sono stati molti presidi prossimi alla
chiusura sul territorio nazionale;
Rilevato
altresì
che il Commissariato di Duino AURISINA costituisce anche un punto
di riferimento strategico per la Questura di Trieste in quanto posto
alle porte del territorio provinciale ed in prossimità di diversi
collegamenti viari, da e per la Slovenia,
particolarmente frequentati;
Ricordato
inoltre
che il Comune di Duino Aurisina nel restituire alla Regione i 74mila
euro di fondi per la sicurezza stanziati tra il 2008 e il 2009,
destinati all'acquisto di nuovi “occhi elettronici” da installare
sul territorio, aveva garantito nuove ed importanti iniziative
rivolte alla sicurezza della comunità;
Sentite
le
preoccupazioni
e considerazioni espresse dai sindacati di Polizia ed in particolare
dal Sap Trieste sugli
organi di informazione;
Preso
atto
delle conseguenti forti
preoccupazioni della cittadinanza di Duino Aurisina
che, se gli annunciati provvedimenti trovassero conferma, vedrebbe
così diminuire la presenza delle Forze dell'Ordine su un territorio
frequentemente interessato da furti ed attività criminose;
tutto
ciò premesso e considerato
-
esprime preoccupazione per l’annunciata razionalizzazione della presenza
delle forze di Polizia sul territorio provinciale
e, qualora trovasse fondamento, ferma
contrarietà rispetto alla chiusura o ridimensionamento del
Commissariato di Duino Aurisina, del Settore Polizia di Frontiera,
della Squadra Nautica di Duino e della sottosezione della Polizia
Ferroviaria di Villa Opicina;
-
invita
il Sindaco di Duino Aurisina ad
inviare una lettera al
Presidente del Consiglio, al Ministro degli Interni e a quello della
Difesa per rappresentare le posizioni del Consiglio Provinciale sul
tema in argomento allegando la presente mozione.
I
consiglieri comunali
Massimo
Romita
Daniela
Pallotta
Andrea
Humar
Giorgio
Ret
Tjasa
Svara
Silvia
Iurman
esprime preoccupazione per l’annunciata razionalizzazione della presenza
delle forze di Polizia sul territorio provinciale
e, qualora trovasse fondamento, ferma
contrarietà rispetto alla chiusura o ridimensionamento del
Commissariato di Duino Aurisina, del Settore Polizia di Frontiera,
della Squadra Nautica di Duino e della sottosezione della Polizia
Ferroviaria di Villa Opicina;
invita
il Sindaco di Duino Aurisina ad
inviare una lettera al
Presidente del Consiglio, al Ministro degli Interni e a quello della
Difesa per rappresentare le posizioni del Consiglio Provinciale sul
tema in argomento allegando la presente mozione.
http://www.massimoromita.blogspot.it/2014/03/sicurezza-quale-futuro-per-duino.html
Duino, raccolta di firme per il commissariato
La cittadinanza si mobilita per salvare il presidio di Polizia. Il sindaco: «Deve aiutarci la Serracchiani»
IL PICCOLO 20 marzo 2014
DUINO AURISINA. La cittadinanza e il Comune iniziano a mobilitarsi per esprimere un “no” forte e chiaro alla chiusura del commissariato distaccato di Sistiana e alla soppressione della squadra nautica di Duino. Partecipata l'assemblea pubblica indetta mercoledì sera dal Sap, Sindacato autonomo di Polizia rappresentato dal segretario Lorenzo Tamaro, e da Progetto civico, la lista di centrodestra capitanata da Silvia Iurman, i quali hanno esposto ai residenti tutte le criticità connesse all'operazione dismissione, dettata dal Dipartimento di pubblica sicurezza a livello nazionale. Incognite essenzialmente ricondotte dal Sap a una minor presenza, dunque controllo, di forze dell'ordine sul territorio e conseguentemente all'impossibilità di garantire i medesimi standard di sicurezza. Ciò in un Comune di confine, in cui è atteso un aumento di presenze per la prossima apertura della cittadella turistica di Portopiccolo, e che non ha, nonostante i solleciti espressi un anno fa dallo stesso sindacato, neppure predisposto ancora un adeguato sistema di videosorveglianza, utile anche e soprattutto alle centrali operative di Trieste, le quali hanno tutto l'interesse a tenere l'occhio vigile su chi entra ed esce dalla principale porta di accesso alla provincia. Tra le proposte emerse mercoledì, da valutarsi però nelle prossime ore, quella di una raccolta firme e della convocazione urgente di una Commissione capigruppo, quest'ultima espressa dall'ex primo cittadino Giorgio Ret. All'incontro è stata sottolineata, e da Progetto civico e da alcuni partecipanti, la totale assenza di esponenti della maggioranza, pur formalmente invitati dagli organizzatori, in primis del sindaco e del suo vice.
Da noi contattato Vladimir Kukanja ha però negato si sia trattato di una scelta politica, giacché da giorni è investito direttamente dalla problematica: «Il giorno stesso della venuta del questore a Sistiana ho avuto un incontro con un rappresentante sindacale della Polizia. Ho ascoltato il quadro prospettatomi e ho espresso le mie perplessità sulla chiusura del presidio. Non solo: mi sono attivato a prendere contatti con l'ispettore Pecorella del commissariato di Sistiana e ho interessato la politica regionale attraverso il consigliere Gabrovec. Ma non credo che un tema così importante possa essere trattato singolarmente da ogni sindacato, bensì congiuntamente. Il Comune si sta impegnando molto, ma ha pochi strumenti davanti a un piano di riorganizzazione nazionale, perciò credo sia fondamentale un intervento della presidente Serracchiani, che come esponente del direttivo nazionale del Pd può avere un confronto diretto col premier Renzi ed esprimere le specificità del nostro territorio. Per l'amministrazione – così Kukanja – è fondamentale che il commissariato resti qui. Se poi qualcuno vuole promuovere delle serate per dare un'impronta politica al problema, allora mi pare ci si trovi davanti a una cosa squallida».
Diversamente l'ex sindaco Ret che ha ringraziato Sap e Iurman («È una nuova, ma battagliera»), ricordando anche le lotte di 8 anni fa, quando si iniziava a parlare di chiusure di presidi. «All'epoca feci un documento dettagliato per scongiurarle e cercherò di ritirarlo fuori, se potrà essere utile. La collaborazione con le forze dell'ordine è preziosa e spesso va portata avanti in silenzio. A Portopiccolo si prevede un milione di visitatori all'anno. Ebbene tutto questo porterà benessere, ma inevitabilmente anche l'attenzione dei malfattori. Per questo il problema della chiusura del commissariato non è tanto dei poliziotti, che certo non perderanno l'impiego, ma di noi cittadini».
Tiziana Carpinelli
Da noi contattato Vladimir Kukanja ha però negato si sia trattato di una scelta politica, giacché da giorni è investito direttamente dalla problematica: «Il giorno stesso della venuta del questore a Sistiana ho avuto un incontro con un rappresentante sindacale della Polizia. Ho ascoltato il quadro prospettatomi e ho espresso le mie perplessità sulla chiusura del presidio. Non solo: mi sono attivato a prendere contatti con l'ispettore Pecorella del commissariato di Sistiana e ho interessato la politica regionale attraverso il consigliere Gabrovec. Ma non credo che un tema così importante possa essere trattato singolarmente da ogni sindacato, bensì congiuntamente. Il Comune si sta impegnando molto, ma ha pochi strumenti davanti a un piano di riorganizzazione nazionale, perciò credo sia fondamentale un intervento della presidente Serracchiani, che come esponente del direttivo nazionale del Pd può avere un confronto diretto col premier Renzi ed esprimere le specificità del nostro territorio. Per l'amministrazione – così Kukanja – è fondamentale che il commissariato resti qui. Se poi qualcuno vuole promuovere delle serate per dare un'impronta politica al problema, allora mi pare ci si trovi davanti a una cosa squallida».
Diversamente l'ex sindaco Ret che ha ringraziato Sap e Iurman («È una nuova, ma battagliera»), ricordando anche le lotte di 8 anni fa, quando si iniziava a parlare di chiusure di presidi. «All'epoca feci un documento dettagliato per scongiurarle e cercherò di ritirarlo fuori, se potrà essere utile. La collaborazione con le forze dell'ordine è preziosa e spesso va portata avanti in silenzio. A Portopiccolo si prevede un milione di visitatori all'anno. Ebbene tutto questo porterà benessere, ma inevitabilmente anche l'attenzione dei malfattori. Per questo il problema della chiusura del commissariato non è tanto dei poliziotti, che certo non perderanno l'impiego, ma di noi cittadini».
Tiziana Carpinelli
20 marzo 2014
Preoccupazione, incredulità e rabbia nei volti dei cittadini che hanno partecipato all’incontro pubblico organizzato da Silvia IURMAN di “Progetto Civico per Duino Aurisina” alla quale è intervenuto il SAP ieri pomeriggio a Sistiana. Presenti all’incontro anche, l’ex sindaco di Duino-Aurisina Giorgio RET, Massimo ROMITA del PDL e Everest BERTOLI, capogruppo di Forza Italia al Comune di Trieste. Un progetto sbagliato, inutile quello sul Commissariato, proprio in un momento storico che richiedeva casomai una scelta diametralmente opposta: un potenziamento, non una chiusura. Uno spot pubblicitario di “spending review”, un’operazione per far vedere che si razionalizza che si taglia sulla spesa, che alla fine porterà quali risparmi concreti? Se vogliamo risparmiare veramente unifichiamo le troppe forze di polizia! Quali saranno i costi da sostenere per chi dovrà garantire la “tranquillità” della zona? La sicurezza non può essere considerata un costo, deve essere invece un investimento. Mantenere un alto livello di prevenzione, oltre a diminuire la “repressione” garantisce una vita più serena e in termini di qualità, migliore. La cosa certa oggi è la chiusura, ma poi come e a quante persone sarà affidata la sicurezza della zona non è dato a sapere. La presenza della Polizia “in mezzo alla gente” come quella del Commissariato è stato un cavallo di battaglia, in un recente passato, proprio del Ministero dell’Interno per promuovere al cittadino l’immagine della Polizia stessa. Una presenza quella del Commissariato di Duino che ha rappresentato un punto di riferimento della sicurezza della popolazione proprio in quello spirito, come lo sono stati molti posti, prossimi alla chiusura, in giro per l’Italia. Il Commissariato di Duino, oggi punto di riferimento degli abitanti della zona è anche punto di riferimento della Questura di Trieste per la sua zona strategica, una “porta” che funziona da filtro in entrata e uscita da Trieste. La chiusura del Commissariato non è quindi solo una questione di Duino, lo è anche di Trieste. Saranno perse quelle conoscenze del territorio costruite negli anni dagli operatori di polizia, proprio ora che quella zona avrà “passaggi” di persone consistenti con l’apertura di “Porto Piccolo” e con tutto quello che ne consegue. Zone come quelle andrebbero potenziate in termine di sicurezza e non ridotte. La sicurezza è un bene di tutti, non ha una colorazione politica, uno Stato per essere tale deve poter garantire al cittadino, che paga le tasse, questo servizio. Per il SAP è ora che la politica reagisca a tale progetto distruttore. Ieri il SAP ha lanciato pubblicamente l’appello ai politici di tutte le forze politiche, di ogni schieramento e opinione affinché analizzi bene le conseguenze di questo progetto. E’ la politica che deve rispondere ai cittadini di questo enorme sbaglio che si sta compiendo. Il SAP a questa incomprensibile e inutile “distruzione della sicurezza” non vuole essere corresponsabile.
SAP Trieste
QUESTO INVECE IL TESTO PRESENTATO
IN CONSIGLIO PROVINCIALE A FIRMA DEI CONSIGLIERI
CLAUDIO GRIZON - MASSIMO ROMITA - VIVIANA CARBONI - DANIELA PALLOTTA - GIORGIO RET - PAOLO POLIDORI - STEFANO MARTUCCI - ANDREA SINICO - ROBERTO DEGIOIA
Al
Presidente del Consiglio Provinciale di Trieste
SEDE
Trieste,
12 marzo 2014
Oggetto: mozione in merito all’annunciato piano di ridimensionamento della presenza delle forze di Polizia sul territorio provinciale e della chiusura del Commissariato del comune di Duino Aurisina.
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
Considerato
che
il territorio del comune di Duino Aurisina, con l'apertura dei
confini, ha visto nel corso degli ultimi anni un forte
aumento di furti all'interno delle abitazioni e sulle imbarcazioni,
nonché di atti criminosi ai danni degli stessi cittadini;
Vista
l’annunciata chiusura, da parte del Ministero dell'Interno, del
Commissariato
di Duino,
del Settore
Polizia di Frontiera,
della Squadra
Nautica
e della sottosezione
della Polizia Ferroviaria di Villa Opicina;
Atteso
che le sottosezioni
di Polizia di Frontiera di Rabuiese, Fernetti e Villa Opicina
dovrebbero passare sotto il controllo
della Questura
alla quale saranno attribuite le funzioni di Polizia di Frontiera;
Preso
atto
che in
un momento sociale delicato come quello attuale sarebbe stato
opportuno quantomeno la conferma se non un potenziamento di tali
strutture,
non certo di una loro chiusura, per assicurare
alla cittadinanza non solo la percezione ma anche la certezza dei
livelli di sicurezza;
Constatato
che
allo stato attuale non è dato di sapere e non
appaiono chiare le forze che saranno messe in campo e le modalità
organizzative che saranno definite
per assicurare la sicurezza delle zone attualmente presidiate dalle
strutture attuali;
Dato
atto
che la presenza della Polizia “in mezzo alla gente” come quella
del Commissariato è stato in un recente passato un argomento forte
proprio del Ministero dell’Interno per promuovere al cittadino
l’immagine della Polizia stessa;
Considerato
che la presenza del Commissariato di Duino Aurisina ha rappresentato
un punto di riferimento della sicurezza per la popolazione proprio in
quello spirito, come lo sono stati molti presidi prossimi alla
chiusura sul territorio nazionale;
Rilevato
altresì
che il Commissariato di Duino costituisce anche un punto
di riferimento strategico per la Questura di Trieste in quanto posto
alle porte del territorio provinciale ed in prossimità di diversi
collegamenti viari, da e per la Slovenia,
particolarmente frequentati;
Ricordato
inoltre
che il Comune di Duino Aurisina nel restituire alla Regione i 74mila
euro di fondi per la sicurezza stanziati tra il 2008 e il 2009,
destinati all'acquisto di nuovi “occhi elettronici” da installare
sul territorio, aveva garantito nuove ed importanti iniziative
rivolte alla sicurezza della comunità;
Sentite
le
preoccupazioni
e considerazioni espresse dai sindacati di Polizia ed in particolare
dal Sap Trieste sugli
organi di informazione;
Preso
atto
delle conseguenti forti
preoccupazioni della cittadinanza di Duino Aurisina
che, se gli annunciati provvedimenti trovassero conferma, vedrebbe
così diminuire la presenza delle Forze dell'Ordine su un territorio
frequentemente interessato da furti ed attività criminose;
tutto
ciò premesso e considerato
- esprime preoccupazione per l’annunciata razionalizzazione della presenza delle forze di Polizia sul territorio provinciale e, qualora trovasse fondamento, ferma contrarietà rispetto alla chiusura o ridimensionamento del Commissariato di Duino Aurisina, del Settore Polizia di Frontiera, della Squadra Nautica di Duino e della sottosezione della Polizia Ferroviaria di Villa Opicina;
- invita il Presidente della Provincia ad inviare una lettera al Presidente del Consiglio, al Ministro degli Interni e a quello della Difesa per rappresentare le posizioni del Consiglio Provinciale sul tema in argomento allegando la presente mozione.