giovedì 18 luglio 2013

OLTRE AL DANNO, LA BEFFA (GIà ANNUNCIATA....)

In un anno e mezzo di amministrazione ne abbiamo visto delle belle, o peggio ne abbiamo visto di cose in questo comune che non si vedevano da moltissimi anni, ma la delibera che andrà in consiglio i prossimi giorni sa di ulteriore presa in giro nei confronti soprattutto della popolazione...

Una delibera di copertura delle spese relative al pagamento della sentenza del TAR sull'imposizione del Sindaco nei confronti dei Principi.

Mentre si poteva benissimo mettersi attorno ad un tavolo per cercare di risolvere la situazione attraverso la collaborazione con gli altri enti pubblici (come anche da nostra proposta accolta in Provincia di Trieste in fase di approvazione dell'ultimo bilancio previsionale (http://www.massimoromita.blogspot.it/2013/06/emendamenti-salva-sentiero-rilke.html  vedi em.4) il nostro Sindaco, probabilmente mal consigliato, ha deciso di andar giù duro nei confronti dei Principi ed instaurare una guerra senza senso. (Forse spinto anche dai ricordi delle celebrazioni delle lotte contadine nei confronti dei principi di 300 anni fa...vedi sotto...)  


Con questa delibera si sceglie a chi far pagare, e purtroppo,  per un  errore esclusivo del Sindaco e della sua (della maggioranza)  saranno  i cittadini  DUINO AURISINA a dover pagare per tale errore,  è giusto che sia cosi??????


Da parte nostra assoluta contrarietà a tale delibera, e spero che lo siano anche i cittadini.....





IL CONSIGLIO COMUNALE

Richiamato l’art. 194 comma 1 lett. a) del D.Lgs. 267/2000 il quale prevede che con la deliberazione consiliare di ricognizione sullo stato di attuazione dei  programmi e di verifica del permanere degli equilibri di bilancio o con diversa periodicità viene  riconosciuta la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti fra l’altro da “sentenze esecutive”;

Premesso che con Ordinanza del Sindaco del Comune di Duino-Aurisina n. 29 dd.  17.04.2013 si ordinava al Principe Carlo della Torre e Tasso la rimozione delle strutture di  limitazione all’accesso nella Riserva Naturale Regionale delle Falesie di Duino; 

Atteso che il Principe Carlo della Torre e Tasso ha presentato ricorso al TAR Friuli Venezia Giulia contro il Sindaco del Comune di Duino-Aurisina per l’annullamento  previa sospensiva della citata Ordinanza n. n  29 dd. 17.04.2013;

Considerato che il Sindaco si era opposto alla limitazione all’accesso alla  predetta Riserva Naturale ed aveva emesso l’Ordinanza sopra citata per motivi di pubblica incolumità e nell’interesse pubblico;

Visto che con sentenza dd. 05.06.2013 il Tribunale Amministrativo Regionale del Friuli Venezia Giulia ha accolto il ricorso del Principe Carlo della Torre e Tasso ed ha disposto l’annullamento dell’Ordinanza del Sindaco n. 29 dd. 17.04.2013, condannando il Comune al pagamento a favore del ricorrente delle spese e delle competenze di lite, 
liquidate in complessivi euro 2.000,00, oltre IVA e CPA ed a rifondere inoltre al ricorrente il contributo unificato nella
misura versata; 

Preso atto della determinazione del TAR Friuli Venezia Giulia che ha riconosciuto fondato il ricorso ed ha dichiarato improprio il provvedimento del Sindaco non ritenendo sufficienti i presupposti di pericolo, nonostante le motivazioni addotte; 

Visto che, in base alla nota dd. 27.06.2013 dell’avv. Benussi, legale del  ricorrente, l’importo delle spese e competenze di lite ammontano ad euro 2.569,64, mentre il contributo unificato, che dovrà essere versato solo al momento del passaggio in giudicato della  sentenza, ammonta ad euro 650,00;

Ritenuto pertanto di quantificare in complessivi euro 3.219,64 (di cui euro  2.569,64 per spese legali ed euro 650,00 per contributo unificato) l’ammontare del debito fuori  bilancio derivante dalla sentenza dd. 05.06.2013 del Tribunale Amministrativo Regionale del Friuli  Venezia Giulia che ha accolto il ricorso del Principe Carlo della Torre e Tasso ed ha annullato l’ Ordinanza del Sindaco n. 29 dd. 17.04.2013;

Dato atto che il riconoscimento della legittimità del debito derivante dalla sentenza di cui trattasi, nella misura comprensiva anche del contributo unificato, non costituisce in  nessun caso acquiescenza alla sentenza emessa dal TAR FVG e che l’Amministrazione in ogni caso si  riserva di impugnare la stessa;

Dato atto che la spesa per la copertura del debito fuori bilancio di cui trattasi sarà reperita con successivo provvedimento di prelevamento dal fondo di riserva che si demanda  alla Giunta Comunale;

Dato atto che il relativo impegno sarà correttamente assunto dal responsabile del servizio competente;

Sentito l’intervento del Sindaco che illustra la proposta di deliberazione;

Sentito l’intervento del Segretario Generale;

Visti i pareri favorevoli in merito alla regolarità tecnica e contabile espressi ex art. 49 comma 1 del D.Lgs. 18.08.2000, n. 267, nonchè la conformità alle leggi, allo Statuto e ai Regolamenti resa dal Segretario Generale come da disposizione Sindacale prot. 9844 dd. 01.07.97, allegati alla presente deliberazione;

Visto il parere favorevole espresso dal Collegio dei Revisori acquisito al prot. n. 18410 dd. 15.07.2013;

Visto il D.Lgs. 18.08.2000, n. 267 - T.U.E.L.;

Visto lo Statuto comunale vigente;

Visto l’art. 1 comma 19 della L.R. n. 21/2003,

Visto l’esito della votazione a scrutinio palese, espressa per alzata di mano

D E L I B E R A


1. di riconoscere ai sensi dell’art. 194 comma 1 lett. a) del D.Lgs. 267/2000 la legittimità, per le motivazioni descritte in narrativa, del debito fuori bilancio di euro 3.219,64 (di cui euro 2.569,64 per spese legali ed euro 650,00 per contributo unificato) derivante dalla sentenza  dd. 05.06.2013 del Tribunale Amministrativo Regionale del Friuli Venezia Giulia che ha accolto il  ricorso del Principe Carlo della Torre e Tasso ed ha annullato l’Ordinanza del Sindaco n. 29 dd.  17.04.2013, condannando il Comune alla rifusione delle spese legali e processuali;

2. di dare atto che il riconoscimento della legittimità del debito derivante dalla sentenza di cui trattasi, nella misura comprensiva anche del contributo unificato, non costituisce in  nessun caso acquiescenza alla sentenza emessa dal TAR FVG e che l’Amministrazione in ogni caso si  riserva di impugnare la stessa;

3. di dare atto che la spesa per la copertura del debito fuori bilancio di cui  trattasi sarà reperita con successivo provvedimento di prelevamento dal fondo di riserva che si demanda  alla Giunta Comunale;

4. di trasmettere il presente provvedimento all’organo di revisione contabile ed alla competente Procura della Corte dei Conti in applicazione alle disposizioni di cui all’art. 23  comma 5 della Legge 289/2002 (Finanziaria 2003):

5. di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 1 comma 19 della L.R. n. 21/2003, con separata votazione palese espressa per alzata di mano che ottiene la seguente votazione al fine di consentire l’immediata assunzione della deliberazione giuntale di prelevamento dal fondo di riserva volta a finanziare il debito fuori bilancio riconosciuto legittimo  con il presente provvedimento.
Amb/ del / debito-fuori-bilancio







Duino ricorda i 300 anni dai moti contadini

DUINO AURISINA. I cittadini, in particolare quelli più vicini alle attività agricole e pastorali, non vogliono che quest'appuntamento con la Storia passi sotto silenzio. E così l'amministrazione di Duino Aurisina ha deciso di “ricordare con speciali iniziative la ricorrenza del tricentenario dalle rivolte contadine”. Lo annuncia l'assessore alla Cultura Marija Brecelj: «Assieme alla Comunella di Duino, all'Agrarna Skupnost e all'Alleanza contadina stiamo cercando di mettere a punto delle manifestazioni, attualmente ancora in fase di preparazione, che celebrino i fatti storici accaduti anche nel nostro territorio. Innanzitutto stiamo pensando al coinvolgimento delle scuole, con l'indizione di un bando che interessi alunni delle scuole elementari e medie: i primi saranno chiamati a realizzare un disegno sul tema, i secondi un elaborato scritto. I lavori saranno poi oggetto di una mostra, cui verrà affiancata, in un momento di collettiva riflessione, adeguata attività convegnistica, per approfondire vicende e aspetti delle rivoluzioni contadine del 1713».
«L'esposizione – prosegue Brecelj – e la conferenza potrebbero avere luogo a fine maggio: noi vorremo venisse ricordato il sacrificio di tutte quelle persone che, da Tolmino, dove ebbero inizio le rivolte, a Duino Aurisina, persero la vita in nome dell'equità e della libertà. I moti furono di vasta portata, seppur non molto organizzati, ma i signori dell'epoca ebbero gioco facile nel sedare le lotte, tant'è che gli esponenti di maggior spicco tra i ribelli furono giustiziati in piazza a Gorizia». Si vorrebbe allestire anche una parentesi più popolare, magari con una festa da svolgersi in un week-end, ma il problema finanziario non è di poco rilievo: «Le risorse sono sempre più risicate – così l'assessore - e dobbiamo confrontarci anche con questo tipo di problemi. C'è poi l'incognita meteo, che preferirebbe uno scenario estivo per non rischiare di inficiarne gli esiti, ma allora si porrebbe la necessità di evitare sovrapposizioni con altre iniziative, tra cui il Festival del teatro amatoriale sloveno a Malchina, con cadenza biennale e quest'anno al suo decimo anniversario».
La rivolta contadina del Carso, dovuta all'esasperata pressione fiscale patita dal 1709 dalle popolazioni contadine, culminò con l'assedio al castello di Duino (in memoria di questo episodio è stata posta una stele nella piazzetta del paese), cui parteciparono nel 1713 alcune migliaia di persone provenienti da tutti i paesi vicini, fino oltre Comeno. La guarnigione del castello, dotata di cannoni, respinse i rivoltosi disperdendoli, causando una decina di morti e moltissimi feriti.

11 febbraio 201

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mercoledì 17 luglio 2013

Duino, scontro politico sulla gestione rifiuti

Duino, scontro politico sulla gestione rifiuti

DUINO AURISINA Mentre con recentissima determina dirigenziale l'amministrazione ha appena impegnato quasi 100mila euro (per la precisione 99.416) per prorogare di un mese, fino al 31 luglio, il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani ad AcegasAps spa, si riaccende la polemica sulla gestione della spazzatura nel comune. Massimo Romita, capogruppo del Pdl, nonché ex presidente della commissione Trasparenza, annuncia l'odierno deposito in municipio di un'interrogazione per chiarire come mai, viste le segnalazioni numerose di disservizi da parte dei cittadini, vi siano sacche di degrado - anche in prossimità di siti prestigiosi come il complesso balneare delle Ginestre - per l'accumulo consistente di immondizia. E tutto ciò nonostante «l'amministrazione comunale abbia provveduto, con l'approvazione dell'ultimo bilancio, ad adeguare il pagamento dei rifiuti alla Tares, con notevoli aumenti alla cittadinanza e alle imprese» e nonostante «le buone intenzioni di favorire la raccolta differenziata e di un maggior decoro delle frazioni da parte della giunta». «Penso – dice Romita - alla segnalazione di un cittadino, pervenutami sabato e con relativa fotografia: lo scatto riguarda uno stabilimento balneare fra i più belli e frequentati della provincia di Trieste (Le Ginestre), ebbene nessun asporto rifiuti è avvenuto in quella giornata e quindi, alle 21.15, sembrava di essere a Napoli nel periodo di piena emergenza "scovaze". Una pessima immagine data ai turisti che si fermano a Duino Aurisina». Al di là dei cassonetti traboccanti, qualche incivile aveva gettato a terra pure una maxi-boa. Ma secondo Romita si tratterebbe solo dell'ultima segnalazione di una serie di disagi manifestati dai residenti anche in altre frazioni. Per questo l'esponente dell'opposizione chiede che l'amministrazione provveda a vigilare affinché tali situazioni non abbiano a ripetersi. Intanto, come si diceva, gli uffici hanno provveduto a prorogare di un mese il servizio di raccolta e smaltimento (49.555 euro per la raccolta e trasporto rifiuti solidi urbani e 49.831 per l'incenerimento). Tecnicamente, il contratto d'appalto quinquennale sarebbe scaduto nel 2009. Questa, pertanto, è la diciottesima proroga, resasi necessaria, come si legge nella determina, per dare tempo al Consiglio di approvare il nuovo regolamento comunale, attualmente in forma di bozza e posto all’esame della Seconda commissione consiliare permanente lo scorso 23 maggio. Il documento non è stato approvato ma restituito all’ufficio per apportare tutta una serie di modifiche emerse in sede di esame della bozza stessa. Si rende dunque necessario attendere che siano fornite le necessarie indicazioni in merito alle modifiche da apportare: gli uffici «sono in attesa dell'incontro dei componenti della commissione». Tiziana Carpinelli



lunedì 15 luglio 2013

LA EX SEDE DELLA COMUNITA’ DIVENTI LA “CASA DEL CARSO TRIESTINO E GORIZIANO” CON LOSPORTELLO UNICO PER LE IMPRESE, UFFICI COMUNALI E LA SEDE DEL GAL CARSO

LA EX SEDE DELLA COMUNITA’ DIVENTI LA “CASA DEL CARSO TRIESTINO E GORIZIANO” CON LOSPORTELLO UNICO PER LE IMPRESE, UFFICI COMUNALI E LA SEDE DEL GAL CARSO  
Grizon (Pdl): Palleggiamenti di responsabilità, ritardi, mancata chiarezza sull’affitto e sui riparti delle spese alla base del mancato accordo tra la Provincia ed il Comune guidato da Ret
“La Provincia tenta di ricondurre i ritardi e i palleggiamenti sulla vicenda dell’ex sede della Comunità Montana di Sistiana alla mancanza di convinzione e delle risorse necessarie in capo al Comune di Duino Aurisina quand’era guidato dal sindaco Giorgio Ret ma in realtà è tutta una questione politica”.
Lo evidenzia Claudio Grizon – capo gruppo del Pdl in Provincia di Trieste – a seguito della riunione della Commissione Trasparenza del 3 luglio scorso “che abbiamo chiesto per fare luce sulle condizioni in base alle quali le Provincie di Trieste e Gorizia volevano mettere a disposizione del Comune di Duino Aurisina l’ex sede della Comunità Montana”.
“Dagli atti che abbiamo visto finora – prosegue Grizon - risulta chiaramente che il canone richiesto dalla Provincia era di 2 mila euro al mese, e non “solo 1000 euro” come ha dichiarato recentemente la presidente in consiglio provinciale, a cui andavano aggiunti la metà dei costi per la sostituzione della caldaia da quantificare e altri interventi di adeguamento quantificati in 10-15 mila euro, oltre alle spese per le utenze”.
“Al termine della riunione, ove l’assessore De Francesco non ha messo a disposizione dei consiglieri alcun atto in merito all’intera vicenda – commenta il consigliere del Pdl - siamo rimasti con le stesse perplessità e gli stessi dubbi che avevamo all’inizio in quanto su questa vicenda la chiarezza e la trasparenza davvero difettano”.
“E’ chiaro però – sottolinea ancora Grizon - che ci sono stati due pesi e due misure sia sulla vicenda dell’edificio della Comunità Montana sia sulla questione dell’edificio della Lega Nazionale che la Provincia, nel corso della campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale, ha annunciato di mettere a disposizione a titolo gratuito del Comune di Duino nell’ambito di una convenzione per la realizzazione di un nuovo teatro da parte del vignettista Altran. Certo è che a bilancio per questo progetto la Provincia non ha un euro e dopo la conferenza stampa dal profumo elettorale non se ne è saputo più nulla”.
“Ai tempi della giunta Ret invece sull’edificio di Sistiana – aggiungono Massimo Romita, vice capo gruppo del Pdl e già vice sindaco a Duino Aurisina assieme alla consigliera Daniela Pallotta- si pretendevano oltre 24 mila euro all’anno oltre l’accollo dei lavori di adeguamento mentre ora, secondo la Bassa Poropat, basterebbero “1000 euro al mese” d’affitto mentre sull’ex teatro della Lega Nazionale la Provincia voleva guadagnarci mettendolo in vendita anche allo stesso Comune: solo dopo le nostre insistenti richieste hanno cambiato idea”.
“Va rilevato infine – commenta il consigliere Giorgio Ret, sindaco di Duino per dieci anni - come ai miei tempi ogni contatto tra la Provincia ed il Comune e' stato considerato da parte dell’amministrazione provinciale esclusivamente come questione di rilevanza immobiliare mentre, per noi, era teso alla costruzione di un progetto di “casa comune del Carso triestino e goriziano” nella continuità di una sede tradizionale onde poter dar vita a momenti economico culturali e di valorizzazione territoriale”.
“È chiaro – conclude il gruppo del Pdl - che l'operazione e' stata fermata politicamente sopratutto a seguito della candidatura di Giorgio Ret alla presidenza della Provincia. Solo ora il cambio di rotta e di modalità e l’apparente riduzione dell’affitto che speriamo non siano solo di facciata come nel caso della sede ex Lega Nazionale”.
BREVE STORIA
Nel corso del primo mandato della giunta Bassa Poropat Forza Italia ed Alleanza Nazionale prima e Pdl poi hanno chiesto ed ottenuto, dopo alcuni infruttuosi tentativi di vendita dell’immobile dell’ex Comunità del Carso, che la Provincia non lo ponesse più nel piano delle alienazioni.
Il 6 aprile 2011 il Comune di Duino Aurisina guidato dalla giunta Ret richiedeva alla Provincia di Trieste la messa a disposizione dell’ex sede della Comunità Montana per potervi collocare lo Sportello Unico delle Attività Produttive, da realizzarsi in collaborazione con i Comuni di Sgonico e Monrupino.
Il successivo 23 maggio 2011 la Provincia di Trieste comunicava a quella di Gorizia la richiesta del Comune di Duino Aurisina, precisando che “nel precedente procedimento di messa a disposizione del bene” allo stesso Comune (che “non si è perfezionato per l’intervenuto difetto di interesse”) “era stato proposto un canone di euro 24.402,00 che a tutt’oggi si ritiene congruo”.
Nella stessa nota si evidenziava che “si ritiene che sussistano gli spazi di discrezionalità all’interno dei quali le Giunte provinciali possono, laddove intendano farlo, disporre una riduzione del canone in misura da concordarsi”. Ovvero se le due giunte provinciali di centro sinistra vogliono fare alla giunta comunale di Duino Aurisina di centro destra uno sconto lo possono fare, basta mettersi d’accordo.
Diversi mesi dopo, il 12 gennaio 2012, la giunta provinciale triestina, con la delibera n. 4 disponeva che la “cessione per uso temporaneo al Comune di Duino Aurisina dell’immobile potrà avere una durata di 9 anni con un canone del 50% dei correnti valori di mercato, con l’accollo da parte del Comune di Duino Aurisina degli oneri relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria ma con la possibilità di chiedere un rimborso del 50% dei costi eventualmente dovuti per la sostituzione della caldaia”.
La definizione dell’importo però veniva demandato agli uffici anche se gli stessi uffici provinciali solo l’anno precedente avevano ritenuto “congruo” un canone annuo di 24.402,00 euro, ad oggi non modificato da alcun atto successivo.  
L’interesse del Comune di Duino Aurisina per l’ex sede della Comunità Montana veniva messa in evidenza dal vice sindaco Massimo Romita con alcune dichiarazioni rilasciate a Il Piccolo del 24 gennaio successivo. Romita, oltre a ribadire che vedrebbe l’edificio dell’ex Comunità Montana oltre che sede dello Suap e come sede istituzionale del Comune, auspicava il coinvolgimento di qualche altro ente del territorio come il GAL.
Da notare infatti che recentemente, nel corso di un’audizione in consiglio provinciale dei vertici del GAL Carso che avevamo richiesto, abbiamo appreso che la sede operativa della società dopo una permanenza in un ufficio messo a disposizione dal Comune di Monfalcone è passata nei locali di un’associazione con sede ad Opicina dove paga un affitto di 300 euro al mese.
Per le spese di ristrutturazione Romita annunciava che “da una prima stima parziale, ancora da verificare, ci vorrebbero all’incirca 10-15 mila euro” e che “il tutto, poi, sarebbe finanziato grazie ai fondi provenienti dalla Regione per lo sportello unico, quindi non ci sarebbero oneri diretti per il Comune”.   
L’Amministrazione provinciale di Gorizia (proprietaria al 33% dell’immobile) con la delibera n. 19 del 1 febbraio 2012 approvava le medesime condizioni ma si ricordava di comunicarle alla Provincia di Trieste solo il successivo 9 dicembre, ben 10 mesi dopo.
Le due delibere venivano poi trasmesse dalla Provincia di Trieste al Comune di Duino Aurisina il successivo 22 dicembre 2012.
Va rilevato nel frattempo Il Piccolo del 28 giugno 2012 pubblicava alcune dichiarazioni del nuovo assessore al bilancio del Comune di Duino Aurisina, Lorenzo Corigliano, ove affermava che “nel vecchio bilancio sono presenti solo 10 mila euro ma solo per il nolo dei locali ne servirebbero 15 mila”. “A ciò si dovrebbero aggiungere quelli dei costi per le varie utenze quali acqua, gas, elettricità eccetera”.
Di recente, durante la discussione del bilancio di previsione 2013, la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, riferendosi al canone d’affitto richiesto dalla Provincia al Comune di Duino Aurisina, ha dichiarato che dopo tutto si trattava di “soli 1000 euro al mese”

martedì 24 gennaio 2012 il Piccolo


Comunità montana a Sistiana “rivive” l’ex sede abbandonata

Comunità montana a Sistiana “rivive” l’ex sede abbandonata

Stipulato un accordo con la provincia. L’edificio ospiterà la sede dello Sportello unico per le attività produttive

    di Viviana Attard
    DUINO AURISINA
    La sede dell’ex Comunità montana del Carso riaprirà, forse, a breve le sue porte. Il condizionale è d’obbligo perché, sebbene figuri questa l’intenzione da parte dell’amministrazione comunale, il tutto sembra essere in sospeso. Ieri pomeriggio in giunta comunale, la questione era stata inserita all’ordine del giorno ma poi la discussione è stata rimandata. A quando? Forse, a detta del vicesindaco di Duino Aurisina, Massimo Romita «già lunedì all’interno della Conferenza dei sindaci per l’attività dello Suap (Sportello unico attività produttive di Duino Aurisina, Monrupino e Sgonico). L’edificio, infatti, potrebbe essere la nuova sede dello sportello congiunto nonché punto di riferimento per tutte le attività commerciali delle tre entità comunali».
    Quello che c’è di concreto è una delibera emessa dalla Provincia di Trieste in favore del Comune, poco più di una settimana fa in cui la prima dà il suo benestare per dare in usufrutto i locali. Nella delibera dello scorso 12 gennaio, infatti, dichiara “di disporre, per quanto di competenza, la concessione in uso temporaneo dell’immobile sito in località Sistiana al n.54 di proprietà al 66,83% di questa amministrazione e del 33,17% della Provincia di Gorizia”.
    Ovviamente con alcune clausole: il contratto di concessione sarà di nove anni senza possibilità di tacito rinnovo ma con quella di pattuirne una nuova in prossimità della scadenza; di averlo in usufrutto con un canone ridotto del 50% rispetto al valore di mercato visto che il richiedente è un ente pubblico e che le funzioni che vi saranno svolte all’interno dovranno essere solo di matrice istituzionale; l’accollo da parte del Comune degli oneri relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria (quelli di natura strutturale esclusi); la possibilità di rescindere il contratto con un preavviso di sei mesi da parte dell’amministrazione comunale; la possibilità di concedere (in alcuni casi particolari) l’usufrutto della sala conferenze a terzi ed infine la possibilità, da parte degli enti proprietari, di utilizzare la sala conferenze di concerto con le attività comunali rimborsandogli le spese vive.
    Un accordo questo, molto importante, che se dovesse venir messo in pratica ridarebbe nuova vita ad un edificio pubblico, dismesso da molto tempo (le Comunità montane del Carso sono state abrogate dieci anni fa) oltre che essere un servizio in più a disposizione di enti e dell’amministrazione comunale. Ad auspicare che questo accordo si tramuti più presto in realtà fattiva è il vicesindaco di Duino Aurisina, Massimo Romita, che vedrebbe l’edificio dell’ex comunità montana oltre che sede dello Suap anche come sede istituzionale del Comune e magari anche di qualche altro ente del territorio come il Gal.
    «Ci sono una decina di stanze, una bella sala conferenze, la sala traduzioni e inoltre tutti gli accessi sono pensati per chi ha disabilità motorie» spiega. A chi poi potrebbe obbiettare che l’accesso al sito è “sulla strada”, poi, lo stesso vicesindaco ribatte ricordando che «è stata approvata di recente anche la creazione di un marciapiede che dal centro di Sistiana arriverebbe fino a lì».
    Ovviamente essendo chiuso da tempo il luogo avrebbe bisogno di qualche lavoretto. Che, come detto precedentemente, spetterebbe al Comune. E quindi, i soldi da dove arriverebbero e a quanto ammonterebbero le spese di ristrutturazione? «Da una prima stima parziale, ancora da verificare, ci vorrebbero all’incirca 10-15mila euro» spiega Romita. «Il tutto, poi, sarebbe finanziato grazie ai fondi provenienti dalla Regione per lo Sportello unico, quindi non ci sarebbero oneri diretti del Comune».

    www.ilpiccolo.it 24 gennaio 2012

    domenica 14 luglio 2013

    PEDONI .... NO GRAZIE...!!!

    Duino Aurisina, 14 luglio 2013


    Al Sindaco del Comune di Duino Aurisina
    Al Segretario Comunale


    Comune di Duino Aurisina
    Aurisina Cave 25
    34011 Duino Aurisina

    OGGETTO: interrogazione passeggiata verso la Baia di Sistiana

    Considerata la vocazione turistica annunciata e voluta dall'amministrazione comunale in fase di annunciazione delle linee guida programmatiche;

    Preso atto delle numerose situazioni imbarazzanti, di chiusure o ritardi, che hanno di fatto allontanato i turisti dal nostro territorio;

    Considerato che in particolare la Baia di Sistiana e ancora un sito frequentato dai residenti e dai turisti;

    Preso atto che molti residenti nonché i turisti prediligono farsi la passeggiata che riporta a Sistiana Mare anziché recarsi con l'automobile;

    Vista l'ennesima segnalazione : volevo evidenziarti che la strada che scende al mare a Sistiana, in particolare l'ultimo tratto quello in linea d'aria sopra i chioschi è in pessimo stato totalmente dissestata. Il pedone non ha scelta: o cammina in strada (ma ci sono le macchine che vengono su in salita) oppure deve camminare tra il ciglio del monte e il guardrail ma ci sono le erbacce alte e il sentiero ha pietre e radici affioranti, poveri bagnanti che vanno su e giù al mare con il sandaletto da spiaggia ... pessimo biglietto da visita per una zona turistica. Basterebbe uno sfalcio d'erba e un po' di misto rosso per migliorare la situazioneche fa seguito a diverse precedenti segnalazioni;

    Preso atto che il ripristino dell'intera passaggiata era inserito all'interno del progetto di recupero finanziato dal Ministero dell'Ambiente relativo al recupero ed al ripristino della Costa dei Barbari;  (http://massimoromita.blogspot.it/2012/03/sara-rifatta-la-scalinata-di-sistiana.html) (http://massimoromita.blogspot.it/2012/03/un-altro-impegno-mantenuto-verra.html)

    il sottoscritto Massimo Romita, consigliere comunale del Pdl
    interroga
    il Sindaco e l'assessore competente
    per sapere

    a) se ha intenzione dar corso al recupero di tale passeggiata;
    b) se ha intenzione provvedere alla messa in sicurezza immediata dell'ultima parte della discesa a mare;
    c) se ha intenzione ripristinare l'illuminazione e la segnaletica relativa
    Si richiede risposta scritta.
    Massimo Romita

    Consigliere comunale del Pdl

    "SCOVAZZE NO GRAZIE....!!!"

    Duino Aurisina, 14 LUGLIO 2013


    Al Sindaco del Comune di Duino Aurisina
    Al Segretario Comunale


    Comune di Duino Aurisina
    Aurisina Cave 25
    34011 Duino Aurisina

    OGGETTO: interrogazione IMMONDIZIE

    PRESO ATTO che l'amministrazione comunale ha provveduto, con l'ultimo bilancio, adeguare il pagamento dei rifiuti alla Tares con notevoli aumenti alla cittadinanza ed alle imprese;

    SENTITE le buone intenzioni di favorire la raccolta differenziata e di un maggior decoro delle frazioni da parte della Giunta Comunale;

    VISTA la segnalazione di un cittadino di data 13 luglio 2013 con la relativa fotografia, “- Uno stabilimento balneare fra i più belli e frequentati della provincia di Ts: sabato niente asporto rifiuti e quindi alle 21.15 sembra di essere a Napoli in piena emergenza "scovazze". Inviato da iPhone - “ che fa seguito ad altre segnalazioni pervenutemi in altre circostanze ed in altre frazioni;

    CONSIDERATO che lo stabilimento le Ginestre è fra i più belli e frequentati della Provincia di Trieste, in un area particolarmente delicata;

    CONSIDERATO la pessima immagine che viene data ai turisti che si fermano a Duino Aurisina;

    Il sottoscritto Massimo Romita, consigliere comunale del Pdl,

    INTERROGA

    il Sindaco e l'Assessore competente

    per sapere

    a) per quale motivazione i cittadini, nonostante l'aumento della Tares, si trovano ad affrontare maggior disagi e disservizi della raccolta differenziata;
    b) per quale motivazione non sono stati asportati i rifiuti in tempi utili;
    c) se l'amministrazione ha intenzione provvedere a vigilare che tali situazioni non si ripetano;

    Con preghiera di risposta scritta

    Massimo Romita  





    Duino, Tares della discordia Delibere regolari o viziate?

    Secondo Romita (Pdl) l’assessore Corigliano non poteva proporre emendamenti perché “esterno”: «Tutti gli atti legati al bilancio potrebbero risultare inficiati»
      di Tiziana Carpinelli iL PICCOLO 

      Un atto scaturito per evitare, sulla scia di quanto invece avvenuto nel capoluogo, il ritiro della delibera per un errore formale nel testo all'art. 35, in via di approvazione, ma che secondo l'opposizione sarebbe stato viziato da irregolarità, così prestando il fianco ai ricorsi dei cittadini.DUINO AURISINA. A far subito naufragare le buone intenzioni di arrivare a un voto “condiviso” sul regolamento per l'applicazione della Tares e sulle nuove tariffe del servizio di raccolta dei rifiuti stabilite in terza commissione, è stato il ribattezzato emendamento “salva- Trieste”, pomo della discordia della maratona consigliare di mercoledì, depositato in zona Cesarini dall'assessore al Bilancio Lorenzo Corigliano.
      La questione, per il centrodestra nient'affatto di lana caprina, è semplice: Corigliano, in quanto assessore esterno e dunque non consigliere, non avrebbe avuto la facoltà di presentare l'emendamento, seppur per conto della giunta. «Non ci sono precedenti nel nostro Comune», così Massimo Romita (Pdl).
      Visione diametralmente opposta rispetto a quella della maggioranza e dello stesso assessore, che citando per esempio analoga prassi nel Consiglio di Torino, invece ha ritenuto legittima l'azione, fondata peraltro sul parere espresso dal segretario comunale, Gianpaolo Giunta, che non ha ravvisato “né all'interno dello Statuto né nel Regolamento una norma a contrasto del fatto che un assessore, anche esterno, possa sottoscrivere un emendamento”.
      «Ho posto la pregiudiziale perché l'emendamento può inficiare tutti gli atti legati al bilancio – ancora Romita (Pdl) – e perciò ho ritenuto di non partecipare al voto». Concorde il collega Andrea Humar: «Nel regolamento non c'è scritto, per esempio, che un funzionario non possa fare un emendamento, ma tutti sappiamo che è così. È prerogativa di un consigliere la formulazione degli emendamenti, il potere più importante, e non di un assessore non eletto dai cittadini».
      «Proprio perché l'atto è giunto all'ultimo e per evitare quanto accaduto a Trieste – ha però ribattuto Mitja Tercon (Unione slovena) – l'opposizione avrebbe dovuto comprenderne la ratio ed essere meno fiscale». Il “salva-Trieste” è dunque passato coi soli voti della maggioranza (9). L'opposizione (Iurman, Romita, Humar, Pallotta e Ret) non ha partecipato, a differenza della successiva votazione degli emendamenti-Gotter (Pd), dove la quadra s'è ritrovata (c'erano nel testo i contributi del centrodestra).
      Ma le ruggini sono riemerse nella successiva votazione della delibera complessiva, con l'opposizione ancora non partecipe e il capogruppo del Pd a sottolineare “i pruriti per le questioni tecniche del centrodestra, mentre la maggioranza ha votato serenamente: il segretario si è fatto garante della correttezza dell'operazione”.
      Sempre Michele Moro ho voluto focalizzare il problema dei rifiuti, “da affrontare con una nuova coscienza per evitare di trovarsi sommersi dalla spazzatura, inquinati dalle emissioni e oppressi dal consumo del suolo”. Ha lodato il lavoro di Roberto Gotter, presidente della terza commissione, come una “competenza specifica messa in campo, a servizio del territorio, dal Pd”.
      Trasversale, in effetti, l'apprezzamento per il suo impegno. Tuttavia la seguente approvazione delle nuove tariffe Tares ha visto l'astensione di Pdl (Romita però non ha partecipato), Lista Ret e Progetto civico. Delusione della maggioranza, e in particolare di Gotter, che sperava in una votazione scevra da “posizioni preconcette o richiami all'ordine”.28 giugno 2013

      Duino, il Pdl accusa: una Tares iniqua

      DUINO AURISINA. Ancora malumori in casa Pdl per il recente via libera sul regolamento Tares, già definito dal capogruppo Massimo Romita “una cambiale in bianco”, per l'assenza di stime precise, e...
            DUINO AURISINA. Ancora malumori in casa Pdl per il recente via libera sul regolamento Tares, già definito dal capogruppo Massimo Romita “una cambiale in bianco”, per l'assenza di stime precise, e nonostante l'entrata in vigore retroattiva, sulle corrispondenti tariffe che saranno versate dai cittadini. A esprimere dissenso per la mancata approvazione di un emendamento è il consigliere Daniela Pallotta, preoccupata per i riverberi dell'attuale disciplina sulle famiglie e sulle persone più colpite dal disagio. «Ribadisco con forza – sostiene - che aver cassato l'emendamento da me proposto farà sì che quest'anno solo chi presenta un'invalidità civile pari o uguale al 70% potrà avere una riduzione del 30% sulla tassazione. Nel precedente regolamento, invece, bastava il 50%. Molte persone, quindi, resteranno escluse dall'agevolazione e dovranno pagare il tributo nella sua interezza”. Pallotta aveva avanzato l'idea di comprendere nel testo gli invalidi al 67%, facendo così rientrare chi, per intenderci, ha l'esenzione del ticket e, in alcuni casi, non può nemmeno lavorare e pertanto si trova in grave difficoltà. «Ma visto che il regolamento prevedeva riduzioni al massimo del 30% - spiega la pidiellina - l'emendamento non è stato accolto. Io dico che il consiglio è sovrano e che si poteva, se davvero c'era questa volontà, accoglierlo. Nonostante ciò, la mia proposta non è stata avallata. Grazie invece al secondo emendamento proposto dall'opposizione - conclude - saranno esenti dal pagamento della Tares tutte quelle persone che non hanno niente all'infuori del sostegno del servizio sociale, e garantisco che ce ne sono. Piuttosto che pagar loro la Tares, il servizio giustamente acquista legna per il riscaldamento oppure offre un buono per il pasto. Ma grazie a questo emendamento votato all'unanimità saranno esenti anche i nuclei in cui è presente una persona con invalidità superiore al 74% e Isee pari a 12mila euro. In aula è stato contestato l'inserimento dei valori reddituali, sostenendo che vi sono anche dei furbetti, ma io ritengo che per questi furbi, che chiamerei preferibilmente truffatori, non devono rimetterci le persone oneste. Si facciano casomai più controlli: è una questione di equità sociale». (Ti. Ca.)