martedì 10 aprile 2012

Al fianco delle nostre Aziende a fianco del Commercio

Al fianco delle nostre Aziende
 a fianco del Commercio

Il mio impegno, il mio il NOSTRO PROGRAMMA

Al Presidente Provinciale della Confcommercio di Trieste
Antonio Paoletti

Al Direttore di Confcommercio di Trieste
Pietro Farina

Oggetto: sostegno alle aziende


Gentile Presidente, Gentile Direttore,
ho avuto modo di ricevere, come associato confcommercio, l'appello lanciato dall'Associazione a riguardo dell'applicazione IMU sulle aziende, che condivido appieno, sia nei contenuti che nelle modalità.

Le desidero far sapere, in qualità di candidato a Sindaco del mio Comune, dove ho ricoperto per dieci anni il ruolo di Vice SIndaco e da cinque Assessore alle attività produttive e commercio, che nel mio programma depositato all'atto della presentazione della mia candidatura (2 aprile), ho inserito due impegni molto importanti riguardanti il commercio e le attività produttive del mio territorio.

Il primo impegno, sostenere con ogni mezzo necessario, (quelli che l'ente comunale può fare), le realtà imprenditoriali esistenti composte prevalentemente da aziende famigliari, sostenere il piccolo commercio che ancora sopravvive e che spesso insegna come riuscire a garantire il servizio alla cittadinanza nonostante la concorrenza e la crisi.
Dare spazio e supporto alle nuove aziende, in particolare dar energia all'imprenditoria giovanile, anche e soprattutto la preziosa sinergia con le strutture della Camera di COmmercio, di Terziaria e di tutte le altre realtà che possono realizzare insieme a noi un grande progetto di sviluppo.

Un secondo impegno, dar respiro e limitare la tassazione alle nostre aziende, a cominciare dalla non applicazione dell'irpef comunale (uno dei pochi comuni in regione che non la ha applicata), nonchè della possibilità in fase di emissione del regolamento di riduzione del pagamento dell'Imu, anche per le aziende commerciali, che in questa fase, hanno solo il bisogno di continuare  a lavorare senza avere ulteriori aggravi.

Vi allego i due capitoli del mio programma relativi a tali impegni, che se eletto non rimarranno solo sulla carta, ma, da imprenditore, sarà mia cura seguirli in prima persona.

Rimanendo a completa disposizione

Vi porgo
Cordiali Saluti
Massimo Romita







Confcommercio, contenere le pretese sull'IMU o sarà il tracollo

L'analisi e le proposte di Confcommercio

Un richiamo, forte, a quella responsabilità sociale che, soprattutto in questo momento, deve caratterizzare le azioni e scelte dell'amministrazione comunale nell'ambito della definizione del prelievo fiscale legato all'IMU.
Questo il monito lanciato dalla Confcommercio della provincia di Trieste, a tutela delle imprese ma anche dei consumatori, in vista della nuova IMU, l'Imposta Municipale Unica che, in base alle nuove disposizioni di legge, dovrà essere versata nel prossimo mese di giugno.
Come è stato evidenziato da Antonio Paoletti, presidente dell'organizzazione di categoria fattasi capofila di un'iniziativa che mira a coinvolgere l'intero apparato associativo a livello nazionale, la nuova imposta va ad inserirsi in un contesto estremamente delicato per aziende e cittadini, già gravato da stagnazione dei consumi che, secondo le più recenti stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio nazionale, faranno registrare complessivamente nel 2012 un -3,2%, una crescita del PIL con indice negativo (-1,3%), un incremento della disoccupazione (+9,5 a fine 2012, secondo Prometeia), una pressione fiscale oltre il 45%, con l'ormai cronica difficoltà sul fronte della concessione di credito.
Tale quadro, come è stato quindi spiegato da Paoletti, richiede perciò che, almeno in ambito locale, l'impatto dell'IMU sia limitato, almeno parzialmente, dall'adozione di indici consoni alla congiuntura economica attuale, destinata peraltro a protrarsi anche nel prossimo futuro, andando perciò ad abbattere aliquote e moltiplicatori per evitare di generare un effetto domino devastante, fatto di chiusure di attività e conseguente disoccupazione, potenziali fattori peraltro di instabilità e disagio sociale.
Il presidente di Confcommercio ha poi posto l'accento come il nuovo prelievo fiscale costituisca una criticità per le aziende, già gravate da numerosissimi adempimenti e dall'annessa burocrazia che rappresentano di per sé un notevole peso economico. Ancor più se si tiene conto delle specificità delle imprese del territorio, per lo più a conduzione familiare, piccole e medie aziende, che costituiscono l'elemento cardine produttivo ed occupazionale in un capoluogo regionale dove, il terziario, rappresenta oltre il 65% delle aziende locali, è fonte occupazionale per più del 60% della popolazione attiva e contribuisce in larga misura al PIL giuliano.
Paoletti ha quindi sottolineato la scarsa chiarezza sull'utilizzo delle risorse che saranno raccolte attraverso l'IMU, parte delle quali sarebbe auspicabile venissero comunque impiegate per il miglioramento dei servizi pubblici e in strumenti ed azioni per lo sviluppo delle imprese.

Esempi esplicativi dell'Ufficio Tributi di Confcommercio Trieste

Nel corso dell'incontro, con l'obiettivo di quantificare l'esborso per consumatori e cittadini, l'Ufficio Tributi della Confcommercio provinciale ha presentato alcune proposte campione legate ad abitazioni private ed aziende.
Partendo dal cittadino, nel caso di un'abitazione principale media, di circa 100mq, (categoria catastale A/2), nel caso l'aliquota fosse del 6 per mille, dagli Euro 0 del 2011, il cittadino si ritroverà a pagare nel 2012 complessivamente 600 Euro mentre, qualora venisse applicata al tetto massimo, la tassa comporterà una spesa di 1.000 Euro.
Sul fronte delle imprese, invece, un bar di 65mq (categoria catastale C/1), la differenza fra ICI 2011(spesa complessiva di Euro 380,80) ed IMU 2012, sarà di 288 o 552 Euro (sempre a seconda dell'applicazione, rispettivamente, dell'aliquota minima e massima).
Ancora più marcata la differenza per un negozio di 180mq (categoria catastale C/1) che nel 2011 ha dovuto versare 1.094,80 Euro.
In questo caso, l'aliquota del 7,6 mille comporterà il versamento di 1.922,80 Euro (+828 sul 2011) mentre, il tetto massimo dell'imposta, porterà un esborso di 2.681,80 Euro (+1.587,00 rispetto all'anno precedente).
Guardando alle strutture legate all'ospitalità, la stangata sarà pesante anche per un albergo medio (categoria catastale D/2).
L'esercente, che nel 2011 ha versato 4.51500 Euro, dovrà mettere in preventivo un'uscita di 5.882,40 Euro (+1.367,40 sul 2011) o di 8.204,40 Euro, con una differenziazione in questo caso di applicazione dell'aliquota massima, di ben 3689,40 Euro.
Salasso anche per chi dispone di un magazzino, spesso indispensabile per innumerevoli attività.
Per un'unità immobiliare di proprietà di 52 mq (categoria catastale C/2), il costo sarà di 255,36 Euro, a fronte dei 147 del 2011 oppure di 356,16, con una differenza rispetto allo scorso anno di 209,16 Euro.
Nubi anche per le innumerevoli imprese del settore servizi che operano in un ufficio proprio.
In questo caso, una sede di 4,5 vani (categoria catastale A/10), dovrà prevedere un versamento di 1094,40 Euro (contro i 636,00 del 2011) o di 1526,40 Euro (+896,40 Euro rispetto al 2011).


Pubblicato: 07/04/2012 da Redazione


























IMU, una stangata insostenibile – Conferenza Stampa a Trieste il 10 aprile alle 11

La Confcommercio provinciale di Trieste ha indetto una conferenza stampa urgente per denunciare gli effetti insostenibili, per imprese e famiglie, che deriveranno dal pagamento dell’IMU.
Si denuncerà il profondo disagio degli imprenditori del terziario, colpiti come imprese, come famiglie e come coloro che più pagheranno l’ulteriore colpo ai consumi delle famiglie loro clienti.
L’obiettivo è spingere i decisori ad operare un considerevole abbattimento delle aliquote e dei moltiplicatori relativi alla rivalutazione delle rendite catastali.
Il Presidente provinciale di Confcommercio Antonio Paoletti ha inviato una lettera a tutti i Presidenti nazionali delle Confederazioni del commercio, turismo, servizi ed artigianato facenti parte di Rete Imprese Italia (Confcommercio, Confartigianato, CNA, Confesercenti e Casartigiani) ed a tutti i Presidenti delle Confcommercio territoriali d’Italia, il cui testo è consultabile qui.
Ai Presidenti delle Confederazioni
aderenti a Rete Imprese Italia
Ai Presidenti delle Associazioni territoriali
di Confcommercio Imprese per l’Italia


IMU, stangata finale per Imprese e famiglie
Egregi Presidenti, 
sento il dovere di rivolgermi a Voi, e di mettere a conoscenza di questa mia lettera anche tutti i colleghi Presidenti delle Associazioni territoriali di Confcommercio Imprese per l’Italia.
L’IMU, che sta per abbattersi sulle nostre imprese e su quasi tutte le famiglie italiane, potrebbe costituire il colpo di grazia per la nostra economia, già in recessione.
È stato stimato un aumento medio delle imposte per le imprese di oltre 1.000€, mentre, per quanto riguarda le famiglie è stata sostanzialmente reintrodotta la vecchia ICI con maggiorazione di oneri.
Il meccanismo previsto dall’imposta fa si inoltre che le Amministrazioni comunali siano di fatto interessate ad applicare le aliquote maggiorate, e quindi gli esborsi per imprese e famiglie potrebbero aumentare cospicuamente.
I nostri imprenditori, in gran parte piccoli e piccolissimi, dovranno sopportare quindi un doppio onere aggiuntivo, quello relativo agli immobili strumentali all’impresa e quello della propria abitazione personale.
Questo ulteriore balzello va ad appesantire una pressione fiscale che è da tempo ormai insostenibile per le nostre imprese.
Inoltre l’onere che graverà su quasi tutte le famiglie costituirà un’ulteriore brusca frenata per i nostri consumi, da tempo stagnanti.
Nulla sappiamo circa la destinazione di queste imposte, sia a livello nazionale sia a livello comunale, e quindi non abbiamo alcuna garanzia sul fatto che possano contribuire ad aumentare almeno il livello dei servizi pubblici o il sostegno allo sviluppo delle imprese.
Come Presidente di un’Associazione territoriale che rappresenta circa 3.000 imprenditori del Terziario, sento il dovere di denunciare fortemente e pubblicamente che il pagamento dell’IMU non è sostanzialmente sostenibile dal nostro sistema economico e sociale.
Per questo motivo Vi informo che indirò per il giorno 10 aprile alle ore 11.00 una Conferenza Stampa a Trieste per manifestare il profondo disagio degli imprenditori, e proporre un considerevole abbattimento delle aliquote e dei moltiplicatori relativi alla rivalutazione delle rendite catastali.
Certo del sostegno che vorrete dare alla nostra iniziativa, vi invito a svolgere e sollecitare iniziative analoghe a livello nazionale e su tutti i territori, con le forme che riterrete più opportune, e vi invio cordiali saluti.
Antonio Paoletti,
Presidente Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Trieste

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