giovedì 28 marzo 2013

Serracchiani falsità su ticket. Ciriani risponde



Serracchiani falsità su ticket. Ciriani risponde


Di seguito il comunicato di Luca Ciriani, assessore regionale alla sanità, in risposta alla candidata Debora Serracchiani sui ticket sanitari in FVG

La Serracchiani, nella sua frenesia da campagna elettorale, dovrebbe smetterla di ululare alla luna e studiare un po’ di più. Ricordo, in primo luogo, alla candidata del centrosinistra che il ticket sulle prestazioni ambulatoriali è stato introdotto per la prima volta nel gennaio del 2007 dal Governo Prodi. La disciplina è regolata dall’art. 1 della legge 296/2006. Nel luglio del 2011, inoltre, lo Stato ha emanato un decreto in cui si ribadiva il fatto che i ticket non si possono eliminare a meno che non si introducano delle misure alternative di compartecipazione dei cittadini. Nello stesso decreto il Ministero della Salute di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha determinato gli importi che le singole regioni che intendano rimodulare il ticket devono garantire al Servizio Sanitario. Quindi, se il FVG avesse proceduto con la rimodulazione del ticket avrebbe dovuto garantire un introito annuo pari a circa 25 milioni di euro, contro gli attuali 12 milioni che derivano dalla non rimodulazione del ticket di 10 euro. Se la matematica, anche per la Serracchiani non è un’opinione, è evidente che ai cittadini del FVG conviene pagare un ticket di 10 euro (che garantisce 12mln di euro) piuttosto che rimodularlo per garantire 25mln di euro come chiede lo Stato. Il presidente Tondo, per non lasciare nulla di intentato ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale evidenziando che il FVG è una regione a Statuto Speciale che sostiene in maniera autonoma tutto il costo dell’assistenza sanitaria. La Corte con sentenza 187/2012 ha rigettato il ricorso chiarendo che “la natura stessa dei cosiddetti livelli essenziali di assistenza (LEA), che riflettono tutele necessariamente uniformi del bene della salute, impone di riferire la disciplina normativa anche ai soggetti ad autonomia speciale”.
La Serracchiani dovrebbe inoltre ricordare che la stessa Procura della Corte dei Conti FVG ha a suo tempo (luglio 2011) osservato che l’eventuale decisione da parte della Regione di attutire parzialmente l’impatto delle misure attingendo a fondi del bilancio dell’ente genererebbe “un sistema contorto”, precisando inoltre che i nuovi ticket nazionali devono essere applicati anche se il FVG è una Regione autonoma e finanziariamente autogestita sul fronte sanitario e concludendo che si tratta di un principio generale di risparmio della spesa pubblica.
Invito la Serracchiani ad un maggior approfondimento e se desidera sono a disposizione per fornirle i necessari chiarimenti.




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