ospedale Pordenone: pagina di brutta politica
Io e il vicepresidente Luca Cirinai ci simao riuniti a Udine, assieme alla Provincia di Pordenone, con l’assessore Antonio Consorti, e l’Azienda ospedaliera Santa Maria degli Angeli, con il direttore Luciano Zanelli per sottoscrivere l’Accordo di programma per il nuovo ospedale di Pordenone. Con grande sorpresa, il sindaco di pordenone non si è presentato, impedendo di sottoscrivere l’accordo per realizzare l’ospedale e bloccandone di fatto l’iter.
Siamo di fronte a una “pagina di brutta politica” per Pordenone e la sua provincia perché, a fronte degli impegni assunti dall’Amministrazione regionale, sono “prevalsi interessi di parte” ed è stato interrotto un percorso virtuoso fra le parti che era stato condiviso in ogni singolo passo, anche dal Comune, che all’ultimo momento ha voluto invece tirarsi indietro. E siamo di fronte anche a uno spreco di energie, di impegno e di tempo che gli uffici hanno fino a questo momento profuso per arrivare all’Accordo di programma.
Anche per il vicepresidente Ciriani, oggi è stata scritta “una pagina nerissima”. Il rischio concreto è che i 150 milioni stanziati dalla Regione per il progetto del nuovo ospedale vengano meno, perché è impensabile che restino congelati per troppo tempo. L’avvio di un cantiere da 270 milioni di euro avrebbe potuto anche dare un importante contributo all’economia provinciale.
Sconcerto e incredulità è stato espresso anche dal direttore generale dell’Azienda Zanelli, che ha ricordato come tutto il personale sanitario dell’Azienda si era espresso per la realizzazione del nuovo ospedale, unica strada per risolvere i problemi insormontabili della vecchia struttura.
Siamo di fronte a una “pagina di brutta politica” per Pordenone e la sua provincia perché, a fronte degli impegni assunti dall’Amministrazione regionale, sono “prevalsi interessi di parte” ed è stato interrotto un percorso virtuoso fra le parti che era stato condiviso in ogni singolo passo, anche dal Comune, che all’ultimo momento ha voluto invece tirarsi indietro. E siamo di fronte anche a uno spreco di energie, di impegno e di tempo che gli uffici hanno fino a questo momento profuso per arrivare all’Accordo di programma.
Anche per il vicepresidente Ciriani, oggi è stata scritta “una pagina nerissima”. Il rischio concreto è che i 150 milioni stanziati dalla Regione per il progetto del nuovo ospedale vengano meno, perché è impensabile che restino congelati per troppo tempo. L’avvio di un cantiere da 270 milioni di euro avrebbe potuto anche dare un importante contributo all’economia provinciale.
Sconcerto e incredulità è stato espresso anche dal direttore generale dell’Azienda Zanelli, che ha ricordato come tutto il personale sanitario dell’Azienda si era espresso per la realizzazione del nuovo ospedale, unica strada per risolvere i problemi insormontabili della vecchia struttura.
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