giovedì 8 settembre 2011

Villaggio Pescatore, arriva la copia del dinosauro

Villaggio Pescatore, arriva la copia del dinosauro

Il calco di Antonio verrà collocato nel sito paleontologico tra il 23 e 26 settembre Oltre 2mila visitatori finora nonostante le chiusure estive di luglio e agosto

    di Viviana Attard iL PICCOLO - DUINO AURISINA

    Il sito paleontologico avrà Antonio, o meglio, il suo calco. A renderlo noto è il vicesindaco di Duino Aurisina, Massimo Romita. «Se tutto va come previsto e abbiamo il benestare della sovrintendenza dei beni archeologici – afferma – il calco di Antonio dovrebbe trovare la sua dimora tra il 23 ed il 26 settembre, all’interno della manifestazione “Vele Bianche, Pesce Azzurro”». Una presenza, quella dell’ormai famoso androsauroide primitivo, che sempre secondo Romita potrebbe fungere da volano turistico per la zona. «Dalla sua apertura primaverile – commenta – abbiamo avuto già numerosi visitatori che hanno potuto ammirare alcuni reperti fossili legati alla scoperta di Antonio al quale si aggiungevano quelli di un altro dinosauro ribattezzato Bruno e l’uovo di dinosauro donato a giugno da un privato. I pareri di chi è venuto a visitarlo sono stati molto positivi». Una presenza, quella stimata, che registra oltre duemila persone. Nelle sue giornate di apertura, sia libere che su appuntamento, quindi, il mini museo del Villaggio del Pescatore, nonostante abbia pochi mesi di attività sembra riscontrare i gusti del pubblico. Ad confermare le dichiarazione dell’amministrazione comunale interviene anche Rinaldo Stradi, presidente del gruppo speleologico Flondar che ha in concessione la gestione del sito. «Fin ora, dall’apertura ad oggi (all’incirca una trentina di giornate) – dichiara– abbiamo ricevuto più di 2300 presenze». Un risultato che, però, non ha potuto godere della presenza massiccia dei visitatori estivi a causa di una chiusura nei mesi di luglio ed agosto per condizioni climatiche avverse. «Luglio ed agosto – spiega Rinaldi – a causa del tempo incerto e di alcune giornate dalle temperature troppo elevate abbiamo deciso di tenere chiuso». Dopo la calura estiva, con l’avvio dei rientri scolastici, anche il sito paleontologico ha riaperto i battenti. «La riapertura è avvenuta la prima domenica a cavallo tra agosto e settembre – racconta il presidente del gruppo Flondar - e complice il bel tempo siamo riusciti anche ad intercettare un discreto flusso turistico. La settimana scorsa, gli altri associati che erano presenti, mi hanno riferito che abbiamo avuto anche degli inglesi» aggiunge. Con l’arrivo del calco si prospettano anche ulteriori novità. «Grazie ai fondi donati dalla CRTrieste e la disponibilità del gruppo volontari della Flondar – spiega – potremmo avere più giornate di apertura rispetto a quelle solite (su prenotazione oppure ogni prima domenica del mese) ed il sito rimarrà operativo fino al 18 dicembre». A ciò vanno ad aggiungersi anche alcuni laboratori dove i piccoli, seguiti da una geologa, potranno scoprire come si spaccano le pietre. Il dinosauro Antonio è stato scoperto per caso nel 1994 da Tiziana Brazzatti, all'epoca studentessa di Scienze geologiche dell'Università di Trieste. I resti fossili di questo androsauroide primitivo costituiscono il più grande e completo esemplare mai scoperto in Italia e in Europa e sono custoditi al Museo di Storia naturale cittadino.



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