venerdì 2 agosto 2013

COLPO DI SCENA IN PROVINCIA

COLPO DI SCENA IN PROVINCIA
DUBBI SULLA CAPODISTRIA-DIVACIA
L´OPPOSIZIONE FA SALTARE LA SEDUTA
Da Il Piccolo di sabato 3 agosto 2013 - Pagina 21 - Cronaca Trieste


È finito decisamente in anticipo e un po' in caciara il Consiglio provinciale che l’altra sera doveva approvare la delibera sulla connessione ferroviaria Capodistria-Divaccia: l'uscita dall'aula dell'opposizione ha fatto mancare il numero legale e saltare la seduta. Non cambia però la sostanza politica: la giunta ha fatto propria la delibera e trasmetterà alla Regione le forti perplessità che il progetto sloveno desta in materia di impatto ambientale, sulle acque e sul paesaggio, nel territorio triestino. Cominciamo dalla polemica. La seduta consigliare era sul punto di cominciare, alle 18, quando l'opposizione capitanata dal pidiellino Claudio Grizon si è alzata ed è uscita, portando il numero dei consiglieri da 16 a 11. E arrivederci al numero legale. La motivazione, spiegata a pieni polmoni da Grizon durante l'uscita dall'aula e più pacatamente in seguito, è questa: «L'oggetto della delibera sulla Capodistria-Divaccia sono i dubbi che quel progetto suscita - ha detto il capogruppo del Pdl -. L'attenzione che la delibera presta al problema delle acque è frutto del lavoro che l'opposizione ha portato in commissione e che l'assessore Vittorio Zollia ha accolto. Peccato che poi abbia voluto inviare ai media un comunicato in cui si anticipava la delibera come fosse già stata discussa, senza nemmeno citare il contributo dell'opposizione: così facendo si snobbano l'assemblea e la sua autonomia. Avevamo assicurato il numero legale in sede di commissione, ma non possiamo tollerare un simile atteggiamento». In seguito alla chiusura della seduta, constatata a malincuore dal presidente Maurizio Vidali («Inqualificabile l'atteggiamento di Grizon e dell'opposizione, sono venuti meno alla parola data», ha commentat, «Quanto accaduto condizionerà i rapporti tra maggioranza ed opposizione, il dado è tratto e il centrodestra è avvisato, così la vicepresidente d’aula Maria Monteleone del Pd), la giunta si è riunita per far proprio il testo. Dice Zollia: «L'opposizione ha voluto fare questa operazione sul numero legale quando sapevano benissimo che la maggioranza non poteva garantirlo per giustificati motivi». Da qui la scelta di portare in giunta la delibera: «La nostra giunta ha sempre ritenuto che, al di là delle competenze, alcune questioni importanti vadano comunque sottoposte al Consiglio. In questo caso il nostro statuto stabilisce che si tratta di una competenza di giunta: di conseguenza la giunta delibererà il medesimo testo, perché i termini scadono l'8 agosto». Giovanni Tomasin

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