martedì 2 giugno 2015

Sulle dimissioni dell'Assessore Kobau....

Comunicato stampa del 28 maggio .....

"Con la notizia di quest'oggi, possiamo affermare pienamente che siamo al capolinea di una Giunta Kukanja, che, dopo tre anni, a parte qualche rara eccezione non ha prodotto nulla, anzi, in tre anni è stata capace di distruggere tutto quello che di buono era stato fatto e programmato. Le dimissioni dell'Assessore alle Politiche Sociali e giovanili, Tatjana Kobau, è solo l'ultimo, in ordine di tempo, dei segnali del completo mal funzionamento dell'armata Kukanja, che tre anni fa (passati il 7 di maggio data delle elezioni, 28 maggio quella dell'insediamento) conquistarono la guida dopo dieci anni il Comune di Duino Aurisina. Forse l'Assessore invece di criticare la Riforma Regionale (fatta dalla sua stessa parte politica, e aggiungo Riforma da noi ampiamente contestata), avrebbe potuto impegnarsi di più. In diverse occasioni, negli anni precedenti e non solo oggi, l'opposizione ha denunciato una "scarsa operatività" della stessa anche sul settore sociale, ci sembra quanto mai tardiva l'uscita dell'Assessore per cercare "una scusa tecnica", dopo che lei stessa ha contribuito a ridurre il servizio in tale stato. L'Assistenza a Duino Aurisina in particolare, nel corso degli anni ha rappresentato (sia con l'amministrazione di centro destra che centro sinistra) il fiore all'occhiello dei servizi comunali. Quello che dopo tre anni di amministrazione comunale contestiamo fortemente al Sindaco Kukanja e alla sua Giunta sono: Aumento della conflittualità con entità e i cittadini, (vedi i recenti ricorsi che sono costati non meno di 12000 euro), dimostrando una completa incapacità di dialogo con il territorio, non ultimo la forte presa di posizione avversa di persone e rappresentanti di gruppi che lo hanno sostenuto, confermando che c'è qualcosa di molto più grave. L'assoluta mancanza di progettualità e di sviluppo di opere pubbliche. Non solo quelle principali, ma neanche per i piccoli interventi. Non ci si può nascondere dietro al patto di stabilità, soprattutto quando non si fanno neanche le richieste per gli spazi finanziari (per incapacita'????) o neanche si presentano domande di contributo alla Regione o Provincia. Ma soprattutto non sono stati in grado di mandare avanti opere già finanziate e progettate, rischiando a fine dell'anno a dover restituire fondi che faticosamente avevamo fatto arrivare al Comune. Dove sono andati a finire i fondi per la Piazza di Aurisina, per il Recupero dell'edificio dell'Ex Caserma di Borgo San Mauro, degli Impianti Sportivi, del progetto Ambientale della Costa dei Barbari e delle progettualità su Duino e il Villaggio del Pescatore. La grande incapacità di dialogo con gli altri enti pubblici, comuni, provincia e regione, (in diverse occasioni abbiamo sentito pubblici amministratori lamentarsi dell'assenza della giunta comunale a riunioni strategiche o programmatorie) rendendo di fatto inerme il Comune stesso ed isolato nel suo marasma e nella sua confusione. Per non parlare dell'assenza di comunicazione nei confronti dei consiglieri (se non negli incontri obbligatori istituzionali). Nonostante gli aumenti dei costi dei servizi, riceviamo sempre più segnalazioni di un forte degrado di pulizia e decoro nei vari Paesi, dall'immondizie, alle buche nelle strade, ecc. Infine, tranne nel caso dell'Assessore alla Cultura, la completa assenza (e dunque la vicinanza alla popolazione), del Sindaco e dei membri di Giunta, allontanando così sempre più il cittadino dalle istituzioni. L'unica fortuna di questa giunta, è la pazienza della cittadinanza...... Auspichiamo ora, che alla luce dell'uscita dell'Assessore alle Politiche Sociali (speriamo che l'80% diventi 100%), faccia fare al Sindaco una profonda riflessione su quanto ha dato al territorio in questi tre anni e ne tragga le giuste conseguenze.... Massimo Romita Capogruppo PDL DUINO AURISINA







L’assessore al Welfare dà l’addio a Duino

Kobau rassegna le dimissioni in polemica con la Regione: «La riforma degli enti locali mi impedisce di fare il mio lavoro»

DUINO AURISINA. L’annuncio è di quelli forti: «Ho presentato le mie dimissioni da assessore». La motivazione ancora di più: «Impossibile lavorare in queste condizioni. Troppe poche le risorse umane a disposizione, perché la riforma degli enti locali con l’arrivo delle “Uti” sta facendo scappare molti operatori dei piccoli Comuni, a fonte di una sempre crescente richiesta di servizi sociali da parte dei cittadini». E altrettanto chiara l’accusa che fa da corollario al ragionamento: «La Regione continua a non fornire le necessarie indicazioni, peraltro più volte sollecitate, sulle modalità per il passaggio di competenze da noi alle Uti e alla Regione». A firmare queste dichiarazioni è Tatjana Kobau, assessore al Comune di Duino Aurisina per le Politiche sociali e per la famiglia, le Pari opportunità, le Politiche giovanili.
Un fardello pesante il suo, soprattutto per un’esponente di quella Federazione della sinistra, che ha un’idea ben chiara di quali debbano essere i rapporti fra governo locale e popolazione. Risultato: «Ho fatto protocollare in Municipio la mia intenzione di abbandonare l’incarico, conservando però quello di consigliere, a far data dal 18 di giugno». Una bomba a orologeria, che potrebbe essere disinnescata solo da una precisa presa di posizione della giunta regionale «chiamata a far chiarezza - sottolinea Kobau - su un tema, come quello del passaggio di alcune competenze dai piccoli Comuni alle Uti, che attualmente è ancora confuso».
È giovane Tatjana Kobau, è al primo incarico come assessore, ma ha le idee molto precise. «Quando il sindaco Kukanja mi propose di assumere questo incarico - spiega - accettai con notevole entusiasmo, anche perché credo nel programma elettorale a suo tempo delineato e nella possibilità di gestire bene la cosa pubblica. Ma ho visto che, in queste condizioni, è pressoché impossibile operare. Talvolta mancano fisicamente le persone che dovrebbero compilare gli atti e i documenti - denuncia - e questo, per un assessorato come il mio, al quale sono richieste risposte veloci e concrete, è un problema gravissimo». «Non esiste alcun problema con il sindaco, anzi - prosegue -. Ma non è possibile operare senza le necessarie risorse. Se a tutto questo aggiungiamo che devo sommare anche impegni professionali e familiari, il quadro è completo. Non mi va di metterci la faccia, quando le direttive sono definite altrove, cioè in Regione, e le risposte dall’ente guidato da Debora Serracchiani non arrivano».
A ostacolare l’operato di Kobau anche il patto di stabilità. «Capisco la necessità di fare scelte di un certo tipo in periodi di crisi come questo - riprende l’assessore dimissionaria - ma non si può riversare tutto il peso di questa transizione sull’ultimo anello della catena, cioè noi. Spesso mi sento come un allenatore senza giocatori mentre la Regione nicchia». Kobau ha presentato le sue lamentele anche a Igor Gabrovec, vicepresidente del Consiglio regionale e ha scritto alla giunta. «Sto ancora aspettando una risposta».
Dal canto suo Kukanja spera che l’assessore cambi idea prima del 18 giugno: «Il 10 del prossimo mese - spiega il sindaco di Duino Aurisina - abbiamo in programma un incontro fra i sindaci di tutti i Comuni della Provincia, in cui parleremo dell’arrivo delle Uti. Speriamo, in tale occasione - prosegue - di ottenere quei chiarimenti che potrebbero far recedere Kobau dal suo intendimento». Una spada di Damocle che pende sulla giunta Kukanja, anche perché è la stessa Kobau a ribadire
che «attualmente c’è l’80 per cento delle possibilità che io non ritiri le dimissioni e che il 19 giugno Kukanja sia costretto, e mi dispiacerebbe molto, a trovare un altro assessore. Ma io - conclude - non sono disposta a fare brutte figure per colpe altrui».








Affidamento diretto, questa conosciuta pratica nel PD


Http://www.ribaudo-ettore.it/2014/12/affidamento-diretto-questa-conosciuta-pratica-nel-pd/

E "Il perbenista" solleva il caso Kobau

Il blog Il perbenista evidenzia un altro caso, quello di Tatiana Kobau, assessore a Duino di Rc, cui la Regione ha affidato l'incarico di aiutare gli studenti sloveni delle medie a scegliere il percorso per le superiori. Un incarico per sei mesi, fino al 30 giugno 2015, pagato 4 mila 500 euro lordi. «Non c'è nessuna incompatibilità – dice Ketty Segatti, direttore del servizio che ha scelto Kobau –, lei aveva già lavorato per la Regione nel 2012 ed è brava».


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