martedì 11 settembre 2012

UN PO' DI CHIAREZZA 1.......

 «Duino, sui progetti edilizi Kukanja non dà risposte»


Romita: i piani particolareggiati servono per condividere le iniziative con il territorio La giunta  non ha ancora affrontato la proposta della Pineta del Carso

Dal Piccolo del 10 settembre di Tiziana Carpinelli

.DUINO AURISINA. Non si placano le polemiche sul piano particolareggiato di iniziativa privata di Duino dopo le dichiarazioni di ieri del Wwf, che intervenendo sulla politica urbanistica della giunta Kukanja ha lodato il nuovo corso.
 Cosa che induce oggi Massimo Romita, ex vicesindaco e attuale consigliere del Pdl, a mettere i puntini sulle i.
Gli ambientalisti - ricordiamo - hanno puntato il dito contro la variante 27, adottata a suo tempo dalla giunta Ret ma ancora non approvata dall'attuale amministrazione, chiedendo la revisione drastica della stessa. Poiché «le nuove volumetrie consentite sono ancora maggiori, grazie a un emendamento alla normativa che permette di costruire anche nei lotti “di completamento” che non siano già delimitati su tre lati da aree urbanizzate». «Il consumo di suolo – ha sostenuto il Wwf - con la variante 27 aumenterebbe quindi più dell’1,5% ufficialmente dichiarato, che peraltro si aggiunge sia all’incremento del 3,5% deliberato con la variante 24/25, sia a quanto previsto dalle varianti precedenti. Le aree di futura cementificazione sono, secondo la “tradizione” del Comune, in gran parte di pregio paesaggistico e ambientale, trattandosi di zone boscate o prative a landa carsica. Da ciò la necessità che la nuova amministrazione comunale riveda drasticamente i contenuti della variante, senza escludere la possibilità di annullarla del tutto, revocandone anche l’adozione».

Ecco dunque ora Romita: «Innanzitutto, sui due piani particolareggiati, ribadisco quanto sempre espresso e cioè che quando un privato o un'azienda presenta un tale atto il Comune ha l'obbligo di portarlo in adozione e poi di approvarlo, anche sulla base delle successive osservazioni formulate dai cittadini. Quindi quei piani non sono stati proposti dall'ex sindaco Ret o dalla sua giunta: i piani particolareggiati servono appunto per condividere i progetti col territorio. Per esempio, l'attuale amministrazione, nonostante siano ormai passati 120 giorni dal suo insediamento, non ha ancora affrontato in commissione il piano particolareggiato della Pineta del Carso, protocollato lo scorso febbraio. Non facendolo, non ha dato risposte alle esigenze della Pineta, a mio avviso compiendo un torto».

Romita annuncia che sui piani particolareggiati di Duino e Santa Croce il suo gruppo ha depositato delle  osservazioni, recependo le esigenze manifestate dai cittadini durante le assemblee indette dal Comune per presentare i progetti.

Nel merito, Romita critica il sindaco: «Ha di recente manifestato l'intenzione di inserire nuove rotatorie, anche se mi chiedo dove troverà le risorse, e poi ha stigmatizzato un piano che prevede proprio a Duino la realizzazione di una rotonda per la quale esistono già fondi regionali pari a 1,2 milioni di euro: che senso ha?.
 Infine – conclude il pidiellino – si continua a scordare che l'ambito di Duino nord era già previsto con la variante 18, approvata da una giunta di centrosinistra, e che l'osservazione all'interno della variante 24/25 che ha introdotto i parametri di definizione del successivo piano commerciale è stata votata all'unanimità dei 14 consiglieri presenti».

IL PICCOLO  09 settembre 2012
Il Wwf si appella a Kukanja: «Troppo cemento a Duino»

Gli ambientalisti chiedono alla nuova giunta una variante generale al Piano regolatore L’ex sindaco Ret replica: «Noi volevamo dare case a prezzi ragionevoli ai nostri giovani»
.DUINO AURISINA. Tutto da rifare. A Duino Aurisina, per il Wwwf, è il momento di “avviare rapidamente l’iter di una nuova variante generale, rispettosa dei valori ambientali del territorio che consenta di cancellare anche i piani particolareggiati già approvati e, a maggior ragione, quelli solo adottati”. Gli ambientalisti apprezzano “il segnale di discontinuità”, emerso dalle dichiarazioni del sindaco Vladimir Kukanja, “rispetto alla scellerata gestione del territorio della precedente amministrazione”. E in particolare la volontà di utilizzare le osservazioni dei cittadini per modificare le varianti al Prgc, adottate dal Consiglio durante il mandato Ret, ma non approvate. Operazione, questa, ricondotta però dall'ex primo cittadino al “senso di responsabilità”, ribadendo altresì come non sia possibile negare i diritti acquisiti dai proprietari delle aree.Il riferimento va alla recente querelle sul piano particolareggiato di iniziativa privata che prevede a Duino la realizzazione di un complesso edilizio tra le “case verdi” e l’ex “Mobili Arcobaleno". Il Wwf torna alla carica chiedendo “sostanziali modifiche alla variante 27”, così come da osservazioni già formulate, trovando “incredibili” le motivazioni dettate dalle richieste di nuova edificazione residenziale scartate dalla variante 24/25. Ciò a fronte invece di un “patrimonio abitativo sottoutilizzato” e anzi “dimensionando la variante per 10.257 residenti teorici, laddove i residenti effettivi erano 8.717 nel 2010, contro gli 8.781 del 2002”.Dunque un trend demografico in diminuzione, che “smentisce clamorosamente la relazione della variante 27”. «Da ciò – conclude il Wwf - la quarantina di modifiche alla zonizzazione, quasi tutte a fini residenziali, per oltre 31.238 mc dichiarati, che si aggiungono ai 33.354 mc autorizzati con la variante 24/25».
«Si tratta delle solite polemiche – ribatte però il consigliere Giorgio Ret -: innanzitutto la 27 ha preso avvio non solo col consenso della maggioranza, ma da una richiesta unanimemente espressa dal Consiglio, per sanare situazioni di persone escluse dalla 24/25. Quanto alla trasparenza, il dibattito era ogni giorno sulla stampa. Io, per responsabilità, ho trovato corretto adottare la variante e lasciare l'approvazione alla futura amministrazione e a tutt'oggi resto disponibile a dare una mano alla maggioranza, senza preconcetti ideologici, ma tenendo conto che vi sono interessi privati non ignorabili. Ricordo che proprio su quella zona di Duino, al mio insediamento, pendeva una causa persa dall'ente e vinta da privati per 700 milioni di vecchie lire: abbiamo dovuto affrontare questioni anche in punto di diritto. Durante il mio mandato non state mai varate varianti generali: pure lo sviluppo della baia è in realtà contenuto nella 18, quella sì, una variante generale fatta da Vocci e a mio avviso la madre di tutte queste situazioni. Io ho dovuto intervenire per rimediare a errori o tutelare le società nautiche rimaste escluse dai piani”. “Ora vogliono fare una variante generale? La facciano, se hanno 10 anni e quattrini da spendere. Non vogliono la 27? La cancellino – conclude -. Ma non si dica che volevamo le colate di cemento: lo sanno, gli ambientalisti, perché qui ci sono i cali demografici? Vadano a vedere quanti dei nostri ragazzi sono finiti a Monfalcone: lì un appartamento costa 50mila euro, da noi 250mila. Uno sviluppo edilizio avrebbe consentito alle famiglie di costruire case per i propri figli. Questo era uno dei miei programmi, assieme all'ultimazione dei progetti di sviluppo dei borghi, certo non il disboscamento».

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