venerdì 20 maggio 2011

Villaggio Pescatore Per il Porto un prg da 6 milioni di euro

Villaggio Pescatore Per il Porto un prg da 6 milioni di euro

Il Consorzio Vdp ha presentato ai cittadini e al Comune un progetto per il rilancio turistico dell’area marina di Viviana Attard DUINO AURISINA – dal Piccolo 20 maggio 2011

Recuperare le zone adibite ad attività produttive, quelle residenziali e dismesse oltre che limitare la viabilità del traffico pesante, evitare le maree marine e creare un sistema di captazione della acque carsiche. Un progetto da 6 milioni di euro, un piano regolatore ambizioso ma “concreto” a detta dei suoi promotori, il Consorzio del Villaggio del Pescatore ed il Comune di Duino Aurisina, che permetterebbe di “vivere” al meglio il piccolo borgo del Villaggio del Pescatore. È stato presentato ieri sera nella sala parrocchiale gremita del Villaggio del Pescatore alla presenza del sindaco Giorgio Ret, del suo vice Massimo Romita, dell’assessore ai servizi sul territorio Andrea Humar ed al direttore del Consorzio Enzo Sartorello (non è dato sapere il presidente mentre noto è il nome del vice, Mario Minca, presidente della cooperativa Colmi del Villaggio del Pescatore, azienda ittituristica con allevamento di mitili).

Dopo aver mostrato il progetto agli operatori – ha dichiarato l’assessore Humar – ora vogliamo esporlo ai cittadini. Credo che questo progetto che è già pronto e finanziato sia la svolta che tutti aspettavamo da tempo e che potrà dare una risposta concreta alle nostre esigenze». Il piano regolatore del porto del Villaggio del Pescatore, messo a punto dal Consorzio del Villaggio del Pescatore, è stato illustrato ai cittadini da Sartorello: «È un piano creato in modo veloce, ma non in modo frettoloso (da ottobre fino a pochi giorni fa si sono svolti i monitoraggi sul territorio) spero che segua un iter burocratico più del fare che del dire». Il Prg, costato al Consorzio «qualche decina di migliaia di euro» (parola di Sartorello) dovrà essere infatti vagliato e approvato dal Consiglio comunale di Duino Aurisina. Dal punto di vista tecnico il Prg è stato illustrato dell’architetto Mario Spinelli, dello Iuav di Venezia, che ha subito messo in luce le mancanze del vecchio piano del porto scaduto pochi anni fa che «aveva al suo interno delle visioni troppo ottimistiche che hanno fatto si che il piano venisse in maggior parte disatteso». «Quello che vi proponiamo attualmente – ha spiegato - è più attento alle necessità della maricultura, al diportismo e con un occhio attento anche alle relazioni del villaggio con la sua parte retrostante ed il suo inserimento all'interno dell’ambiente naturale che lo circonda». Proprio per le sue particolarità morfologiche lo stesso architetto ammette alcuni possibili ostacoli che potrebbero rallentare i lavori. «Stiamo presentando un piano – ha continuato Spinelli - che a mio parete avrà un’approvazione abbastanza agevole. Le complessità sono molte ma i nostri interventi non sono invasivi. Il progetto riprende la stessa perimetrazione di quello scaduto e anche le destinazioni di massima sembrano essere le stesse con la previsione di aree per la maricultura e aree dedicate alla nautica oltre a dei bacini attrezzati per l’ormeggio dei diportisti»

Sono stati, inoltre, presi degli spunti da un progetto degli anni ‘50 riguardante sempre il Villaggio del Pescatore che vede un incremento delle zone verdi o la creazione di una piazzetta chiusa su tre lati con un affaccio sul mare. Grande importanza viene data anche alla valorizzazione del lungo mare ed di protezione come ad esempio, grazie al progetto del Mini Mose. Grande attenzione anche al traffico ed alla limitazione di quello pesante, che soprattutto nei mesi estivi di luglio ed agosto rischia di far collassare il piccolo paesino. A tale proposito sono state previste due soluzioni: la prima, provvisoria con lo spostamento delle fermata del bus alla Baia degli Uscocchi, e la seconda, che prevede un ulteriore progetto, è quella di attrezzare una nuova area di parcheggio a monte del villaggio per i visitatori e permettergli l’ingresso al centro tramite una gradinata immersa nel verde. Il progetto prevede l’investimento di sei milioni di euro, il 60% fatto da privati e 40% dal Comune, inoltre prevede anche un sistema di captazione delle acque marine per evitare che le acque del Timavo, straripando trasformino il borgo in una sorta di “piscina naturale”. «Questo piano non è un sogno ma una realtà» ha assicurati alla fine il sindaco Ret.



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