martedì 3 maggio 2011

elezioni provinciali fondi tagliati ma l’associazionismo è una ricchezza

CONTRIBUTI DELLA PROVINCIA


Ret: fondi tagliati ma l’associazionismo è una ricchezza

La politica della Provincia guidata da Maria Teresa Bassa Poropat in materia di finanziamenti a sport, cultura e volontariato è inconcepibile. Prima si annuncia che la Provincia e vicina al mondo

        La politica della Provincia guidata da Maria Teresa Bassa Poropat in materia di finanziamenti a sport, cultura e volontariato è inconcepibile. Prima si annuncia che la Provincia e vicina al mondo delle associazioni e poi si effettuano a dismisura tagli minando in alcuni casi la loro stessa sopravvivenza». Così il candidato del Pdl alla presidenza della Provincia Giorgio Ret commenta i tagli attuati dalla giunta provinciale Poropat alle associazioni sportive, culturali e di volontariato.

        Ret citando le «centinaia di associazioni cui è stato negato il contributo», annotando che questo «è indice di una politica che vuole uccidere la cultura e che distrugge l’entusiasmo di migliaia di volontari che ogni giorno portano avanti progetti mirati ad arricchire tutta la cittadinanza», commenta: «E che dire poi dello sport? Qui i tagli riguardano quasi solo società dilettantistiche, quelle che accolgono i nostri bambini e ragazzi e li introducono nel mondo dello sport sano e pulito, e che rappresentano quindi la linfa vitale del territorio».

        «Non ci si può giustificare dietro alla scadenza del mandato elettorale - prosegue il candidato Pdl – perché suona come una sorta di giustificazione, visto che ogni anno la Provincia comunicava l’erogazione o il diniego solo a metà o a fine anno». Ret annuncia poi di volere «valorizzare il mondo dell’associazionismo culturale e sportivo, non relegandolo a un peso sociale, ma a una ricchezza dell’intera provincia e destinando maggiori risorse».

        Intanto il consigliere provinciale Pdl Massimo Romita annota che «Siamo arrivati a distruggere l'entusiasmo di migliaia di volontari, e abbiamo accresciuto una grande sfiducia nei confronti della Provincia, che per ottusità e incapacità di guardare alle esigenze del mondo associazionistico ha voluto seguire l'istinto politico visto e rivisto».

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