"QUARANTA
POSTI DI LAVORO A RISCHIO" è solo uno degli ultimi regali che
l'Amministrazione di Centro Sinistra a Duino Aurisina lascia in
eredità a chi fra due mesi e mezzo dovrà reggere le redini di
questo territorio. L'ennesimo episodio di come questo Sindaco e
questa Giunta non ha saputo amministrare il territorio ed aumentare
in ogni laddove i conflitti tra le persone e le entità che
aspettavano invece risposte certe e strumenti di crescita e sviluppo.

Dall'inizio
del mandato abbiamo chiesto di poter essere presenti alla Commissione
congiunta Comune/Comunelle, per poter condividere un percorso, ma la
maggioranza a dispetto del passato (dove vi era un equa presenza di
maggioranza ed opposizione) ha voluto gestire la faccenda solo nella
maggioranza (solo due consiglieri di maggioranza Forcic ed Ulcigrai
fanno parte di tale commissione) ed ora che hanno superato il limite
di sopravvivenza richiedono l'aiuto di tutti, dimostrando ancora una
volta che non sono stati capici nell'amministrare il bene pubblico.
Capogruppo
Forza Duino Aurisina
IL
PICCOLO DEL 24 MARZO 2017
DUINO
AURISINA. Una quarantina di posti di lavoro a rischio. E' questa la
drammatica realtà che sta avvinghiando, in un groviglio di tentacoli
giuridico-amministrativi, la realtà produttiva delle cave del Carso
e che è emersa ieri mattina, nel corso della seduta che la seconda
Commissione consiliare del Comune di Duino Aurisina ha dedicato al
tema del "rinnovo della concessione delle aree comunali sulle
quali insistono le cave" e sulle quali operano attualmente tre
aziende che fanno capo alla società consortile a responsabilità
limitata "Marmi del Carso", di cui è presidente Betty
Sonzogno.
Le tre società sono Cava romana spa, che conta da sola una
ventina di dipendenti, la Pizzul srl e la Gorlato spa. Vanno
considerati inoltre coloro che lavorano nell'indotto dell'industria
del marmo che, sul Carso, vanta una lunghissima tradizione di
operatività e prestigio. In sostanza, sulle particelle di territorio
sulle quali sta operando il consorzio è in essere un contratto di
concessione che andrà a scadenza il prossimo 24 luglio. Sul rinnovo
di tale concessione la Regione dovrebbe poi concedere le necessarie
autorizzazioni all'attività estrattiva. Ma sul rinnovo della
concessione si è accesa una disputa. ….............
«Sono
sorpresa - ha commentato nel pomeriggio Betty Sonzogno, appena
conosciuto l'esito della seduta - perché nessuno si aspettava che si
potesse creare una situazione così critica. E' stato un autentico
fulmine a ciel sereno, perché avevo
avuto ripetute rassicurazioni dal Comune in relazione a una soluzione
da concretizzare in tempo utile. A noi non interessano le dispute fra
Comune e Comunella, ma la salvaguardia dei posti di lavoro. E' da
luglio che aspettiamo e ora siamo preoccupati».
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