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venerdì 6 febbraio 2015

INTERPELLANZA TENDONI POLISPORTIVA

AL SINDACO
ALL'ASSESSORE ALLA PROTEZIONE CIVILE

INTERPELLANZA URGENTE


PRESO ATTO DELLE CONDIZIONI AVVERSE CHE STANNO CONDIZIONANDO DA ALCUNI GIORNI TRIESTE E LA SUA PROVINCIA;

CONSIDERATO CHE ANCHE DUINO AURISINA E' PESANTEMENTE COLPITA DALLE FORTI RAFFICHE DI BORA CHE STANNO ABBATTENDO ALBERI, STRUTTURE, TETTI ECC,

VISTO L'IMPORTANTE LAVORO EFFETTUATO DAI VIGILI DEL FUOCO E DAI VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE;

APPRESA LA NOTIZIA DELL'ABBATTIMENTO DI UNO DEI CAMPI COPERTI DEL TENNIS DEL VILLAGGIO DEL PESCATORE;

CONSIDERATO L'IMPORTANTE ATTIVITA', ANCHE GIOVANILE DELLA SEZIONE TENNIS DELLA STESSA ASSOCIAZIONE;

VISTI GLI IMPORTANTI SACRIFICI PORTATI AVANTI NEL CORSO DEGLI ANNI DALLA STORICA POLISPORTIVA;


I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI COMUNALI NELL'ESPRIMERE PIENA SOLIDARIETA' AL PRESIDENTE ED A TUTTA LA POLISPORTIVA; 


INTERPELLANO


IL SINDACO E L'ASSESSORE COMPETENTE AD ATTIVARSI IN MODO TEMPESTIVO CON TUTTE LE AZIONI ATTE AL RIPRISTINO DELLA STRUTTURA;



MASSIMO ROMITA

ANDREA HUMAR

DANIELA PALLOTTA


SILVIA IURMAN




giovedì 5 febbraio 2015

I Comuni carsici verso il consorzio Muggia si defila

UINO AURISINA. Riforma degli enti locali, lotta contro il tempo di Duino Aurisina, Sgonico, Monrupino e San Dorligo della Valle. I Comuni “minori” hanno indetto per oggi alle 11 in municipio una conferenza stampa, allo scopo di anticipare le mosse della Regione. Che secondo i bene informati dovrebbe pronunciarsi in merito già domani, anziché lunedì 16.
Si tratta della prima conferenza a municipalità “unificate” dell'excursus Kukanja, solitamente avulso a ricorrere ai mezzi d'informazione e dunque già di per sé indizio significativo dell'importanza dell'appuntamento. I quattro enti sottoporranno ai giornalisti un documento contenente la proposta, da inviare in tempo reale alla giunta Serracchiani, di «costituire unUnione territoriale intercomunale” appunto tra Duino Aurisina, Sgonico, Monrupino e San Dorligo della Valle, realtà che – assieme a Muggia, a quanto pare sottrattasi dall'iniziativa - già da tempo hanno messo in atto numerose convenzioni, anche nell'ambito di MareCarso».
E territori, va rammentato, ricompresi nella sfera di applicazione delle misure di tutela della minoranza slovena. Sempre nella bozza circolata ieri tra i consiglieri di Duino, si fa altresì menzione delle «disomogeneità demografiche, nonché le disuguaglianze ambientali, economiche, sociali e culturali» rispetto a Trieste.
Quindi un messaggio chiaro a Serracchiani&co, fotocopia di quanto espresso anche trasversalmente in aula nei mesi scorsi: «Non ci faremo fagocitare da Trieste». Insomma di diventare una “periferia” Duino non ne vuole sapere proprio. E se a livello teorico tutti parrebbero d'accordo, nel concreto si registra comunque lo “strappo” del Pdl.
«Ora basta, a fare da zerbino al sindaco e alla sua giunta, io non ci sto: se le firmassero loro, queste carte!»: era la dichiarazione che un furente Massimo Romita rendeva al quotidiano già mercoledì sera, dopo aver appreso dall'amministrazione, in mattinata, del documento da firmarsi, in caso di assenso, entro le 48 ore seguenti. «Ma come? Un argomento così importante e non ci viene detto nulla? Anzi, lo si presenta a ridosso di scadenza – si è sfogato Romita -, allora l'opposizione conta veramente meno di zero! Abbiamo fatto una Capigruppo “rose e fiori” la scorsa settimana e ora l'ennesima mazzata. Sia chiaro: sui contenuti del documento siamo perfettamente d'accordo, ma è il metodo becero che non va. Non si può presentare un testo e chiederne la firma in brevissimo tempo. Tanto più che, secondo quanto appreso, a Sgonico il foglio è stato presentato già due settimane fa e a San Dorligo addirittura è stato portato in aula».
Il Pdl, per protesta, pare proporrà un testo proprio, similare nei contenuti, firmato dai consiglieri. Non si può escludere una “ricucitura” in extremis: oggi vedremo cosa accadrà e se l'opposizione si presenterà in municipio.
La replica del sindaco, però, è secca: «Intanto non abbiamo obbligato nessuno a firmare, ma ci si aspetta coerenza rispetto agli atti firmati qualche mese fa trasversalmente. Tanto più che non vi sono delle novità. E poi ci stavamo preparando anche noi a convocare sul punto una Capigruppo e una maggioranza. Le carte erano in via di predisposizione da parte degli uffici, tuttavia siamo stati spiazzati dalla notizia di un'accelerata, da parte della Regione, sulla disanima del riordino degli enti, anticipato a questo venerdì. Romita non ha mai fatto da zerbino a nessuno e tanto meno a me – conclude -. Se lo ritiene, non firmi il documento».
DAL PICCOLO

martedì 3 febbraio 2015

UNIRSI A MONFALCONE?

DUINO AURISINA. È stato raccolto con freddezza, a Duino Aurisina, l'invito lanciato qualche giorno fa dalla vicina provincia isontina ad «abbattere il confine sul Timavo» per sviluppare un'economia del mare intercomunale, da Grado fino alla Costa dei barbari. Sì, è vero, qui c'è il Golfo, ma anche il Carso, con caratteristiche e connotazioni proprie difficilmente riscontrabili nel Monfalconese. Comunque, al di là delle ritrosie, il tema della riforma degli enti locali ha innescato sul territorio un'articolata riflessione.
E per un sindaco che invita tutti a tener ferme le bocce almeno fino al 16 febbraio, quando dalla Regione si avrà un chiarimento del quadro normativo tracciato, c'è d'altro canto un partito – il Pd con in testa il segretario Michele Moro – che vede già ora, nel cambiamento avviato, un importante volano e la possibilità concreta di eliminare doppioni negli enti. «Ho letto della proposta di Del Bello (consigliere provinciale isontino, ndr) – esordisce il sindaco Vladimir Kukanja – ma ritengo sia preferibile in questo momento attendere le decisioni della Regione. Posso però dire questo: l'unione col Monfalconese, così come prospettata, mi pare un po' azzardata, poiché noi non abbiamo solo il mare ma anche il Carso. Certo l'uno non esclude l'altro ma stiamo ad attendere cosa succede».
«In teoria – commenta invece l'ex sindaco di Duino Aurisina Giorgio Ret - le considerazioni del collega e amico Del Bello potrebbero essere condivise, ma la realtà è un'altra cosa. La frettolosa e approssimativa decisione attraverso la quale ci si è dotati di varie leggi e decreti in relazione alle unioni degli enti locali non faciliterà il risultato finale».
«Gli obiettivi - spiega - sono senz'altro condivisibili ma i percorsi contrastano con la burocrazia interna comunale, notoriamente condizionata da mille norme e talvolta non supportata a dovere dal decisionismo di amministratori impauriti e giustamente preoccupati da disposizioni regionali, nazionali e comunitarie che ne condizionano l'operato».
Per Ret i veri problemi da risolvere sono «chiarezza nei patti di stabilità e nelle normative vecchie e nuove che fanno capo alla Corte dei conti». Poi vengono le criticità dei confini comunali, che nulla hanno a che vedere con l'economicità e la qualità dei servizi ai cittadini. «La comunità di Duino Aurisina fa capo, assieme a Monfalcone e Gorizia, a tante necessità, vedi sanità e commercio – conclude -. Altre ancora si possono sviluppare, come ambiente e turismo. Ma con queste prerogative figuriamoci se siamo pronti ad affrontare il "dopo Province", fortunatamente rinviato al 2016, per giunta con la previsione di vedere cambiato solo il sistema di elezione degli amministratori! Chiaro che bisogna iniziare a uscire dai propri feudi e iniziare una programmazione seria e rivolta unicamente all'interesse dei cittadini».
Pdl (per bocca di Massimo Romita) e Progetto civico (con Silvia Iurman) pensano pure che l'idea di Del Bello sia «bella ma irrealizzabile» e «in primis con questa nostra giunta, dove il nulla regna sovrano», poiché «verremmo inghiottiti da tutte le altre realtà».
«Detto ciò – sottolinea Romita - Monfalcone, eccezion fatta per l'area di Marina Julia, è totalmente diversa da Duino Aurisina e Grado, che invece hanno caratteristiche similari. Esiste il Gac che raggruppa tutte le realtà della costa, uno strumento che, se spinto a pieno regime, porterebbe a grandi risultati. Al posto degli strumenti ci vogliano persone che abbiamo voglia di fare».