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sabato 8 marzo 2014

DOVE STA LA VERITA'??????

Quando a dicembre  avevamo ipotizzato la richiesta di dimissioni dell'Assessore ai Tributi sul ritardo dei bollettini, non avevamo ipotizzato che la questione avrebbe avuto ulteriori sviluppi e soprattutto avrebbe proseguito in una continua presa in giro della cittadinanza.

Abbiamo cercato sempre di essere onesti nel dare le corrette informazioni. 
Ma soprattutto esprimere le opinioni più equilibrate....

Sulle attività di una parte della giunta ci siamo già espressi, sulle recenti offese da parte dell'assessore Cunja nei confronti della consigliere Iurman non vale la pena neanche rispondere si commentano da sole.
 In dieci anni di Sindaco e Vice Sindaco e la GIUNTA mai e poi mai aveva attaccato ed offesto un consigliere in tal modo.  

Ma la questione ora diventa grave:

-  il 1 di marzo l'Assessore ai Tributi  dichiara (parole testuali sul quotidiano Il Piccolo)  "che gli sbagli non sono imputabili al Comune, che già lo scorso ottobre, ha fornito regolarmente tutti i dati giusti a Equitalia" (vedi sotto) mentre ora la stessa Equitalia, sulle segnalazioni del 7 marzo sul quotidiano il Piccolo (vedi sotto) dichiara il contrario, cioè che il Comune ha provveduto ad inviare i dati sbagliati e  non Equitalia (non viceversa!!!).

 DOVE STA LA VERITA'?

 Nelle prossime ore valuteremo come procedere, se convocare una commissione Trasparenza (per far chiarezza) oppure un atto di Consiglio (se mai si farà.....)


Massimo Romita
Andrea Humar
Daniela Pallotta


L'articolo del Comune.....   1 MARZO 2014

Cartelle pazze a Duino, “colpa” di Equitalia

Nella quarta rata della Tares gli errori riguardavano la data di scadenza e il Comune di residenza
        di Tiziana Carpinelli tratto dal Piccolo 1 marzo 2014
        Difficile dire la portata del fenomeno, poiché molti cittadini, come spiegato dall'assessore ai Tributi Lorenzo Corigliano, hanno deciso ugualmente di versare l'importo delle prime due rate, che scadevano ieri, alla luce anche delle modeste cifre in ballo (sui 20-25 euro a cartella, secondo quanto reso noto dagli uffici). Neppure l'ente sa esattamente quanti siano gli avvisi errati. «Si è verificato – chiarisce l'assessore Corigliano che alcune cartelle recavano correttamente nome e cognome oppure intestazione di società, indirizzo e cap, ma presentavano una difformità nella denominazione del Comune, per esempio indicando Muggia o San Dorligo, anziché Duino Aurisina. Naturalmente gli avvisi sono giunti correttamente per via della conformità del cap e pare che anche le cifre richieste, in ogni caso, corrispondano. Ma vale la pena sottolineare che questi sbagli non sono imputabili al Comune che invece, già lo scorso ottobre, ha fornito regolarmente tutti i dati giusti a Equitalia».
        «L'altro errore – prosegue – ha riguardato le scadenza, in particolare quella delle prime due rate: al 31 gennaio 2013, anziché, come corretto, al 31 dicembre 2013, con termine effettivo al 28 febbraio. Si tratta di errori materiali, compiuti dal software di Equitalia». La terza rata scadrà il 30 aprile e la quarta al 30 giugno. «Molti cittadini hanno pagato quanto dovuto – aggiunge – ritenendo non valesse la pena, trattandosi appunto di errori materiali, di eseguire un ricorso. In ogni caso, trattandosi di cartella esattoriale, l'impugnabilità non va proposta all'Ufficio comunale, bensì a Equitalia. L'unico dato cui si deve effettivamente prestare attenzione – conclude Corigliano – riguarda la corresponsione del codice fiscale o della partita Iva, poiché altrimenti si rischia che Equitalia non incameri le cifre correttamente. In questo specifico caso è bene rivolgersi all'Ufficio Tributi che provvederà a segnalare la situazione a Equitalia».
        Come precisato dall'assessore il Comune di Duino Aurisina ha da qualche mese cambiato gestore del servizio, ricorrendo alla modalità dell'F24, con l'auspicio di non veder più riproposto il fenomeno delle cartelle pazze già riscontrato nel passato.


        Tratto dal Piccolo del 7 marzo 2014 Segnalazioni....

        duino - Equitalia non c’entra nln merito all’articolo pubblicato lo scorso primo marzo a pagina 30 con il titolo “Cartelle pazze a Duino, colpa di Equitalia”, si precisa che Equitalia non ha alcuna responsabilità circa gli errori contenuti negli avvisi di pagamento del comune di Duino Aurisina. Gli avvisi, infatti, sono stampati e inviati direttamente dal Comune e Equitalia si limita a riscuotere i pagamenti e a versare le somme allo stesso Comune. Pertanto, tutte le informazioni su scadenze e indirizzi sono originate direttamente dal Comune.
         Direzione Generale Equitalia Nord 



        TARES STORY...



        ERA SUCCESSO ....


        duino aurisina   02 MARZO 2014

        Moro (Pd)


        DUINO AURISINA. Un richiamo “a un comportaento più responsabile da parte di tutti e, all'opposizione, a non fare demagogia” viene dal capogruppo del Partito democratico Michele Moro in merito alla vicenda della proroga (poi respinta dal centrosinistra) sull'ultima rata della Tares.
        «La raccolta firme dei giorni scorsi è stata un'iniziativa pseudo personale e dal momento che non vi sono state richieste scritte specifiche sul punto prima di questa petizione – prosegue – mi viene spontaneo chiedere come mai non si siano mosse le categorie. Dal punto di vista politico, poi, quest'operazione è stata un errore».
        Ci sono però anche altre considerazioni da fare. «Come consiglieri – sottolinea Moro – noi abbiamo un ruolo di indirizzo politico da esercitare. È chiaro invece che il ruolo pratico e d'informazione deve essere assolto dagli assessori. Come consigliere, dunque, io ho espresso un parere sull'ipotesi della proroga, alla quale ero avverso per ragioni di opportunità, visto che non ritengo utile una sovrapposizione di versamenti col posticipo ad aprile. All'assessore abbiamo come Partito democratico invece richiesto un miglioramento nella comunicazione e informazione. Ai cittadini, infine, una raccomandazione: di rivolgersi alle strutture comunali, che possono dare tutte le notizie utili e risolvere la stragrande maggioranza dei problemi».
        «Ma come si fa a criticare Silvia Iurman che come consigliere di Progetto Civico per Duino Aurisina si è fatta carico di un problema dell'intero settore, in ginocchio da una crisi senza precedenti – chiede invece Massimo Romita del Pdl -. Conflitto di interessi? Si è sostituita agli assessori di giunta, in particolare a quello al Commercio, che avrebbe dovuto invece farsi paladino dei commercianti e ristoratori». (ti. ca.)  IL PICCOLO 02 marzo 2014

        Caso Tares, Cunja ribatte  - 6 MARZO 2014

        DUINO AURISINA. Punto sul vivo dal recente intervento in merito alla Tares del pidiellino Massimo Romita, l’assessore al Commercio Andrej Cunja replica con una nota stigmatizzando la condotta dell’opp...+
          DUINO AURISINA. Punto sul vivo dal recente intervento in merito alla Tares del pidiellino Massimo Romita, l’assessore al Commercio Andrej Cunja replica con una nota stigmatizzando la condotta dell’opposizione. «Sulla Tares – esordisce - innanzitutto va sottolineato un dato tutt’altro che marginale, overo che le tariffe applicate a Duino Aurisina sono le più basse dell’intera Provincia di Trieste. Giusto a titolo di vconfronto, da noi si paga circa un terzo in meno rispetto a quanto si versa a Muggia. E visti i tempi, scusate se è poco. Romita cerca poi di ribaltare la corretta percezione della realtà, quando dipinge la collega Iurman come una specie di Robin Hood in gonnella che si sostituisce alla giunta nella difesa dei diritti degli esercenti. La maldestria della raccolta firme da lei promossa – prosegue Cunja - si è già palesata nella riunione dei capigruppo e le è costata una figura barbina anche nei confronti dei suoi compagni d’opposizione, poiché non ha saputo rispondere circa la possibilità della rateizzazione del tributo, questione tutt’altro che misconosciuta tra gli addetti ai lavori, essendoci state tra le firme che aveva portato in Comune anche quelle di coloro che avevano già chiesto la rateizzazione o che avevano addirittura già saldato la rata. Viene quindi da chiedersi – conclude nella nota Cunja - che cosa avesse dichiarato ai commercianti per indurli a firmare. A ogni modo che si tratti di malafede o di semplice ignoranza, nessuna delle opzioni le rende particolare onore». L’intervento fa seguito alle parole di Romita, che così ha commentato l’altro giorno: «Purtroppo sappiamo bene che per alcuni amministratori di sinistra avere un azienda propria è un reato e che il “commerciante” e solo il nemico da bastonare. Sbagliato: la realtà di Duino Aurisina è costituita al 95% da aziende famigliari che lottano quotidianamente per sopravvivere e mantenere in vita la propria attività. Auspichiamo ci sia un cambio di filosofia».(ti. ca.)
          DAL PICCOLO  06 marzo 2014

          Ristoratori uniti contro il Comune dopo il caso-Tares 

          IL PICCOLO 7 MARZO 2014   DUINO AURISINA. Zero contatti dietro le quinte, zero incontri ufficiali dopo l'assemblea di luglio, zero vademecum sulle agevolazioni fiscali. Insomma, incomunicabilità totale. A sentire la dozzina...

          DUINO AURISINA. Zero contatti dietro le quinte, zero incontri ufficiali dopo l'assemblea di luglio, zero vademecum sulle agevolazioni fiscali. Insomma, incomunicabilità totale. A sentire la dozzina di commercianti e ristoratori di Duino Aurisina che l'altro giorno si è data appuntamento con la Confcommercio per affrontare il caso-Tares la distanza con l'amministrazione non è mai stata così siderale. Sdegnati per le accuse formulate da esponenti del centrosinistra locale sulla stampa slovena (tra tutte quelle di “voler ottenere privilegi”) e per le affermazioni del sindaco Vladimir Kukanja (“Concedere un'ulteriore proroga solo agli esercenti non rappresenta forse una discriminazione verso gli altri cittadini?”) i titolari di attività hanno fatto quadrato, difendendo anche l'operato del consigliere di Progetto civico Silvia Iurman, la quale nelle scorse settimane si era fatta portatrice della richiesta di proroga a fine aprile del saldo Tares, come a Muggi e Trieste. Soprattutto hanno lamentato l'assenza della giunta. Tant'è che alla fine dell'incontro l'esponente della Confcommercio Pietro De Napoli, accompagnato da Raffaele Tennina del Civ Duino-mare, non ha potuto fare a meno di sottolineare “l'opportunità che il Comune ponderi la necessità di convocare un tavolo tecnico per arginare questa scollatura”. Scollatura che “non ha ragione di esistere in un territorio di ottomila anime”.
          Presenti ieri anche i titolari di queste attività: Gaudemus, Pasticceria Costa dei Barbari, La giostra, Hotel Posta, Trattoria da Boris, Katia mercerie, Why not?, Da Franz, Metrò e Libreria al Carso. «Come si può dire – così il ristoratore Boris Markovic - che siamo strumentalizzati dalla Iurman quando è stata l'unica ad ascoltare le nostre richieste? Soprattutto, come si può dire che abbia tratto vantaggi personali? Diano un taglio alle polemiche e ci convochino, il sindaco e l'assessore, in Comune. In passato ci sono stati tanti incontri con Ret, perché con Kukanja no?». Ha detto, poi, che “se qualcuno ha firmato la petizione dopo aver chiesto la rateizzazione lo ha fatto per solidarietà verso chi, invece, non ce la fa a pagare la Tares”. A una famiglia-tipo, hanno rimarcato gli esercenti, è giunta una cartella da 60- 100 euro, mentre a un ristoratore da 2-3mila. «Avremmo firmato la richiesta di proroga anche se fosse arrivata dalla sinistra – ha aggiunto l'albergatore Ferruccio Suc -: qui non è questione di bandiera, ma di rendersi conto che c'è una crisi. Come si può pensare che l'istanza provochi discriminazioni? Se chiude un'attività ne risente la collettività, non solo perché un servizio viene meno, ma perché lo stesso Comune beneficia di minori entrate». Suc ha passato mattinate allo sportello Tributi perché le sue cartelle “presentavano pure errori nei conteggi”. «Molti aspetti, in particolare sulle agevolazioni, ma non solo – ha sottolineato – li ho scoperti da solo, leggendo l'intero regolamento Tares: non si sarebbe potuto indire un'assemblea pubblica per illustrarlo? Tra l'altro avremmo evitato agli uffici di perdere ore nelle pratiche».
          «Noi non siamo mica statali – ha fatto eco il ristoratore Claudio Lauritano – le nostre attività sono a conduzione familiare, siamo sempre a lavorare e abbiamo bisogno di un interlocutore». «È dall'assemblea di luglio che attendiamo un nuovo incontro», così Rita Bravin. Il problema è che «gli amministratori se ne stanno nelle stanze dei bottoni e non verificano come ce la passiamo». E, per capirsi, molti non se la passano bene.
          Tiziana Carpinelli   - IL PICCOLO  07 marzo 2014


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