In un anno e mezzo di amministrazione ne abbiamo visto delle belle, o peggio ne abbiamo visto di cose in questo comune che non si vedevano da moltissimi anni, ma la delibera che andrà in consiglio i prossimi giorni sa di ulteriore presa in giro nei confronti soprattutto della popolazione...
Una delibera di copertura delle spese relative al pagamento della sentenza del TAR sull'imposizione del Sindaco nei confronti dei Principi.
Mentre si poteva benissimo mettersi attorno ad un tavolo per cercare di risolvere la situazione attraverso la collaborazione con gli altri enti pubblici (come anche da nostra proposta accolta in Provincia di Trieste in fase di approvazione dell'ultimo bilancio previsionale (http://www.massimoromita.blogspot.it/2013/06/emendamenti-salva-sentiero-rilke.html vedi em.4) il nostro Sindaco, probabilmente mal consigliato, ha deciso di andar giù duro nei confronti dei Principi ed instaurare una guerra senza senso. (Forse spinto anche dai ricordi delle celebrazioni delle lotte contadine nei confronti dei principi di 300 anni fa...vedi sotto...)
Con questa delibera si sceglie a chi far pagare, e purtroppo, per un errore esclusivo del Sindaco e della sua (della maggioranza) saranno i cittadini DUINO AURISINA a dover pagare per tale errore, è giusto che sia cosi??????
Da parte nostra assoluta contrarietà a tale delibera, e spero che lo siano anche i cittadini.....
IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che con Ordinanza del Sindaco del Comune di Duino-Aurisina n. 29 dd. 17.04.2013 si ordinava al Principe Carlo della Torre e Tasso la rimozione delle strutture di limitazione all’accesso nella Riserva Naturale Regionale delle Falesie di Duino;
Atteso che il Principe Carlo della Torre e Tasso ha presentato ricorso al TAR Friuli Venezia Giulia contro il Sindaco del Comune di Duino-Aurisina per l’annullamento previa sospensiva della citata Ordinanza n. n 29 dd. 17.04.2013;
Considerato che il Sindaco si era opposto alla limitazione all’accesso alla predetta Riserva Naturale ed aveva emesso l’Ordinanza sopra citata per motivi di pubblica incolumità e nell’interesse pubblico;
Visto che con sentenza dd. 05.06.2013 il Tribunale Amministrativo Regionale del Friuli Venezia Giulia ha accolto il ricorso del Principe Carlo della Torre e Tasso ed ha disposto l’annullamento dell’Ordinanza del Sindaco n. 29 dd. 17.04.2013, condannando il Comune al pagamento a favore del ricorrente delle spese e delle competenze di lite,
liquidate in complessivi euro 2.000,00, oltre IVA e CPA ed a rifondere inoltre al ricorrente il contributo unificato nella
misura versata;
Preso atto della determinazione del TAR Friuli Venezia Giulia che ha riconosciuto fondato il ricorso ed ha dichiarato improprio il provvedimento del Sindaco non ritenendo sufficienti i presupposti di pericolo, nonostante le motivazioni addotte;
Visto che, in base alla nota dd. 27.06.2013 dell’avv. Benussi, legale del ricorrente, l’importo delle spese e competenze di lite ammontano ad euro 2.569,64, mentre il contributo unificato, che dovrà essere versato solo al momento del passaggio in giudicato della sentenza, ammonta ad euro 650,00;
Ritenuto pertanto di quantificare in complessivi euro 3.219,64 (di cui euro 2.569,64 per spese legali ed euro 650,00 per contributo unificato) l’ammontare del debito fuori bilancio derivante dalla sentenza dd. 05.06.2013 del Tribunale Amministrativo Regionale del Friuli Venezia Giulia che ha accolto il ricorso del Principe Carlo della Torre e Tasso ed ha annullato l’ Ordinanza del Sindaco n. 29 dd. 17.04.2013;
Dato atto che il riconoscimento della legittimità del debito derivante dalla sentenza di cui trattasi, nella misura comprensiva anche del contributo unificato, non costituisce in nessun caso acquiescenza alla sentenza emessa dal TAR FVG e che l’Amministrazione in ogni caso si riserva di impugnare la stessa;
Dato atto che la spesa per la copertura del debito fuori bilancio di cui trattasi sarà reperita con successivo provvedimento di prelevamento dal fondo di riserva che si demanda alla Giunta Comunale;
Dato atto che il relativo impegno sarà correttamente assunto dal responsabile del servizio competente;
Sentito l’intervento del Sindaco che illustra la proposta di deliberazione;
Sentito l’intervento del Segretario Generale;
Visti i pareri favorevoli in merito alla regolarità tecnica e contabile espressi ex art. 49 comma 1 del D.Lgs. 18.08.2000, n. 267, nonchè la conformità alle leggi, allo Statuto e ai Regolamenti resa dal Segretario Generale come da disposizione Sindacale prot. 9844 dd. 01.07.97, allegati alla presente deliberazione;
Visto il parere favorevole espresso dal Collegio dei Revisori acquisito al prot. n. 18410 dd. 15.07.2013;
Visto il D.Lgs. 18.08.2000, n. 267 - T.U.E.L.;
Visto lo Statuto comunale vigente;
Visto l’art. 1 comma 19 della L.R. n. 21/2003,
Visto l’esito della votazione a scrutinio palese, espressa per alzata di mano
D E L I B E R A
1. di riconoscere ai sensi dell’art. 194 comma 1 lett. a) del D.Lgs. 267/2000 la legittimità, per le motivazioni descritte in narrativa, del debito fuori bilancio di euro 3.219,64 (di cui euro 2.569,64 per spese legali ed euro 650,00 per contributo unificato) derivante dalla sentenza dd. 05.06.2013 del Tribunale Amministrativo Regionale del Friuli Venezia Giulia che ha accolto il ricorso del Principe Carlo della Torre e Tasso ed ha annullato l’Ordinanza del Sindaco n. 29 dd. 17.04.2013, condannando il Comune alla rifusione delle spese legali e processuali;
2. di dare atto che il riconoscimento della legittimità del debito derivante dalla sentenza di cui trattasi, nella misura comprensiva anche del contributo unificato, non costituisce in nessun caso acquiescenza alla sentenza emessa dal TAR FVG e che l’Amministrazione in ogni caso si riserva di impugnare la stessa;
3. di dare atto che la spesa per la copertura del debito fuori bilancio di cui trattasi sarà reperita con successivo provvedimento di prelevamento dal fondo di riserva che si demanda alla Giunta Comunale;
4. di trasmettere il presente provvedimento all’organo di revisione contabile ed alla competente Procura della Corte dei Conti in applicazione alle disposizioni di cui all’art. 23 comma 5 della Legge 289/2002 (Finanziaria 2003):
5. di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 1 comma 19 della L.R. n. 21/2003, con separata votazione palese espressa per alzata di mano che ottiene la seguente votazione al fine di consentire l’immediata assunzione della deliberazione giuntale di prelevamento dal fondo di riserva volta a finanziare il debito fuori bilancio riconosciuto legittimo con il presente provvedimento.
Amb/ del / debito-fuori-bilancio
Duino ricorda i 300 anni dai moti contadini
DUINO AURISINA. I cittadini, in particolare quelli più vicini alle attività agricole e pastorali, non vogliono che quest'appuntamento con la Storia passi sotto silenzio. E così l'amministrazione di Duino Aurisina ha deciso di “ricordare con speciali iniziative la ricorrenza del tricentenario dalle rivolte contadine”. Lo annuncia l'assessore alla Cultura Marija Brecelj: «Assieme alla Comunella di Duino, all'Agrarna Skupnost e all'Alleanza contadina stiamo cercando di mettere a punto delle manifestazioni, attualmente ancora in fase di preparazione, che celebrino i fatti storici accaduti anche nel nostro territorio. Innanzitutto stiamo pensando al coinvolgimento delle scuole, con l'indizione di un bando che interessi alunni delle scuole elementari e medie: i primi saranno chiamati a realizzare un disegno sul tema, i secondi un elaborato scritto. I lavori saranno poi oggetto di una mostra, cui verrà affiancata, in un momento di collettiva riflessione, adeguata attività convegnistica, per approfondire vicende e aspetti delle rivoluzioni contadine del 1713».
«L'esposizione – prosegue Brecelj – e la conferenza potrebbero avere luogo a fine maggio: noi vorremo venisse ricordato il sacrificio di tutte quelle persone che, da Tolmino, dove ebbero inizio le rivolte, a Duino Aurisina, persero la vita in nome dell'equità e della libertà. I moti furono di vasta portata, seppur non molto organizzati, ma i signori dell'epoca ebbero gioco facile nel sedare le lotte, tant'è che gli esponenti di maggior spicco tra i ribelli furono giustiziati in piazza a Gorizia». Si vorrebbe allestire anche una parentesi più popolare, magari con una festa da svolgersi in un week-end, ma il problema finanziario non è di poco rilievo: «Le risorse sono sempre più risicate – così l'assessore - e dobbiamo confrontarci anche con questo tipo di problemi. C'è poi l'incognita meteo, che preferirebbe uno scenario estivo per non rischiare di inficiarne gli esiti, ma allora si porrebbe la necessità di evitare sovrapposizioni con altre iniziative, tra cui il Festival del teatro amatoriale sloveno a Malchina, con cadenza biennale e quest'anno al suo decimo anniversario».
La rivolta contadina del Carso, dovuta all'esasperata pressione fiscale patita dal 1709 dalle popolazioni contadine, culminò con l'assedio al castello di Duino (in memoria di questo episodio è stata posta una stele nella piazzetta del paese), cui parteciparono nel 1713 alcune migliaia di persone provenienti da tutti i paesi vicini, fino oltre Comeno. La guarnigione del castello, dotata di cannoni, respinse i rivoltosi disperdendoli, causando una decina di morti e moltissimi feriti.
11 febbraio 201
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