INTERVISTA SUL MENSILE "LE PAGINE" in distribuzione dal 16 marzo 2012
1) Dott. Romita alla fine di una legislatura sembra tutto fatto o tutto da fare,tuttavia chi ha amministrato, specie in un momento complesso come questo, può pensare che ogni cosa è al suo posto?
Dopo dieci anni lasciamo un comune sano, un bilancio a posto con risorse impegnate e da impegnare che garantiranno la continuità amministrativa chiunque seguirà il nostro percorso. Lasciamo un Comune che ha appena modificato in aumento (oltre 23 milioni di euro) il Piano Triennale delle Opere pubbliche da realizzarsi su tutto il territorio. Non idee, ma progetti. In molti lo chiamano libro dei sogni, noi lo chiamiamo realtà. Su gran parte delle opere (le più importanti) abbiamo anche già messo le risorse per realizzarle, e per il 2012 siamo in forte stato di avanzamento delle progettazioni, ne è l'esempio della futura realizzazione della Piazza di Aurisina, dove nel giro di due anni abbiamo sviluppato un progetto condiviso e ritrovato le risorse (1,545,000 euro) per realizzarlo. Siamo stati oculati in questi dieci anni a tagliare gli sprechi, a ridurre le spese superflue, ma soprattutto a ricercare sempre risorse esterne per realizzare le opere che abbiamo fatto e che continueremo a fare ….
2) Lo sviluppo del Suo Comune sembra aver imboccato la strada del fare, unito e trasversale nelle decisioni, come crede sarà possibile fare in modo che la strada fatta non sia ripercorsa a ritroso?
Basta la buona volontà e continuare a lavorare come abbiamo fatto noi in questi dieci anni, dove è prevalso il voler fare, anzichè il voler non fare nulla. Se non fai nulla non verrai mai criticato, un detto dice "Chi fa falla, chi non fa sfarfalla!". La giunta Ret, ha fatto, tanto. Certo possiamo aver anche sbagliato su qualcosa, o magari (per colpe non nostre) siamo in ritardo su altre, però l'impegno mio, del Sindaco Giorgio Ret e dei miei colleghi di giunta e della maggioranza è sempre stata rivolta al bene della nostra comunità, al bene del nostro territorio. Affinchè la strada fatta non sia ripercorsa a ritroso, bisogna continuare a dare il segno della continuità amministrativa, bisogna dar fiducia alle persone che hanno garantito la stabilità, ed hanno offerto il loro lavoro ed il loro sacrificio per l'impegno preso nei confronti degli elettori.
3) lo scenario economico del Paese, patto di stabilità in testa e tesoreria centrale, sembra penalizzare i piccoli comuni, Duino Aurisina invece attrae ancora investimenti non solo pubblici, sarà un compito arduo mantenere lo stesso entusiasmo in futuro ?
Bisogna continuare a far squadra tra pubblico e privato, (non sicuramente dando spazio a speculazioni) ma a guardare le attività economiche che si avvicinano non come sospetto, ma come risorsa. In questi anni abbiamo dimostrato che tutto ciò possa esistere e convivere. Dobbiamo essere in grado di poter mantenere la credibilità amministrativa, nei confronti sia del piccolo artigiano che del grande imprenditore. I prossimi due anni saranno di estremo sacrificio per le famiglie italiane, non possiamo permetterci di sprecare risorse e gravare sulla nostra popolazione. Dobbiamo essere in grado di garantire l'occupazione ai nostri giovani e sicurezza ai padri ed alle madri che devono mantenere la propria famiglia, portando a compimento i progetti di sviluppo economico che si stanno realizzando sul nostro territorio. Dobbiamo mantenere bassa la pressione fiscale, come abbiamo fatto in questi dieci anni, voglio ricordare che siamo uno dei pochi comuni in Regione Fvg, che non ha applicato l'addizionale Irpef!!!!
4) Presumo fosse una battuta la dichiarazione rilasciata al Piccolo dove pensava alle vacanze in previsione delle prossime elezioni. Il lavoro che attende di chi si occupa di pubblica amministrazione è duro e non sempre premiante, i cittadini si aspettano molto a livello locale dalla politica del fare e specie dai giovani.
Ho quarant'anni e siedo da quindici in questo consiglio comunale (primi cinque da consigliere e dieci da vice sindaco ed assessore). Non mi sono mai risparmiato nell'affrontare il lavoro da pubblico amministratore, non sono esistiti sabati, domeniche e vacanze. Ho sempre cercato di dare delle risposte, non promosse, molte le ho date, altre non sono riuscito a darle, spesso non per non mia volontà, ma per fattori esterni.....! La mia energia, la mia passione, la mia voglia di continuare a dare tanto al mio territorio, al mio comune, deriva proprio dalla forza che la cittadinanza mi riesce a trasmettere. Non importa quanti mi esprimano la loro gratitudine, importante che sappiano che ho lavorato per loro e per il bene del territorio. Dobbiamo far capire la differenza che c'è tra un politico ed un amministratore, la gente è stufa dei politici, non degli amministratori che lavorano....
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