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DUINO AURISINA
Protezione civile: fissata l’assemblea degli iscritti
Il 26 novembre dovrà scegliere il nome del nuovo coordinatore da proporre al sindaco
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DUINO AURISINA. L'assemblea generale degli iscritti alla Protezione civile di Duino Aurisina, convocata per la nomina di un nuovo coordinatore alla presenza del sindaco, si terrà martedì 26 novembre alle 18. C’è la data, dunque. Ciononostante non si placano le polemiche in Comune per le immediate dimissioni dell’architetto Danilo Antoni dall’incarico di coordinatore della squadra antincendio boschivo, dopo alcuni contrasti col primo cittadino. «Chi reggerà le sorti del gruppo in assenza del reggente? E se dovesse capitare un'emergenza?», chiede il centrodestra che in aula siede all'opposizione. Questa la risposta di Vladimir Kukanja: «Se ne occuperanno i capisquadra. E comunque l’ufficio comunale preposto vigilerà sulla situazione. Il nostro intento ora è solo quello di ricostruire il corpo nel suo spirito originario, cioè quello del volontariato, cercando di riportare anche un clima di entusiasmo e partecipazione, com’era un tempo quando incontrarsi in squadra poteva essere motivo di festa». Ma l'opposizione incalza. «Quasi un anno fa – così Massimo Romita, capogruppo Pdl - avevo promosso, non senza suscitare le ire della maggioranza, l’indizione di una seduta della commissione Trasparenza per conoscere lo stato della squadra dei volontari della Protezione civile e per cercare di venire a capo della diatriba tra il sindaco e il coordinatore Danilo Antoni». Stando a Romita «n quella circostanza primo cittadino e centrosinistra imposero il silenzio, commentando che della Protezione civile si sarebbe occupato Kukanja. Oggi – prosegue - vediamo che la situazione non solo è peggiorata, ma anzi è quasi sfuggita di mano. C’è, inoltre, il serio pericolo di distruggere un gruppo solido di persone che per anni ha operato bene per la difesa del territorio. Pur rispettando i ruoli – conclude Romita - non possiamo che esprimere il dissenso per il perdurare dell’incertezza della situazione e auspichiamo che il sindaco nomini quanto prima Enrico Cante, un ragazzo bravo, capace e soprattutto con una grande passione e tanto cuore per la Protezione civile, entusiasmo ereditato senz’altro da suo padre. Siamo sicuri che intorno a questa figura, la squadra comunale riprenderà a crescere». Il sindaco però precisa che “la Trasparenza non c'entra nulla con la Protezione civile”. Quanto ai dissapori creatisi col coordinatore, Kukanja li ha in ultima battuta ricondotti al venir meno di un legame fiduciario, di un rapporto a tu per tu tra reggente e sindaco: «Quando io ho chiesto ad Antoni delle spiegazioni – così il sindaco - la risposta è pervenuta mediante una lettera rivolta a tutti i consiglieri e, a quanto pare, a mezzo mondo. È avvenuto per il Rilke e anche per le dimissioni». Quanto alla ripetuta richiesta di relazionare l’attività dei volontari in Consiglio, “che è un organo politico”, Kukanja afferma come “pure Bertolaso quando parla nei consessi lo fa su richiesta e non sua sponte”. Relativamente alle domande sulla gestione dei fondi, altro punto di divergenza, il primo cittadino spiega che «il coordinatore non ha titolo per interpellare direttamente i funzionari, quando vi sono strutture, come la Protezione civile regionale, e i revisori dei conti preposti a tali funzioni. Io non voglio fare il pignolo – conclude Kukanja – ma se ci sono delle regole, queste vanno rispettate».Tiziana Carpinelli18 novembre 2013
Rilke, Romita dice basta e lascia la “Trasparenza”
Il capogruppo del Pdl si dimette dalla commissione e attacca: «Il centrosinistra non vuole il confronto». La convocazione dopo gli attriti con la Protezione civile
di Tiziana Carpinelli
Una decisione, quella delle dimissioni rassegnate martedì in serata, scaturita a seguito della convocazione di un’infuocata commissione Trasparenza che avrebbe dovuto chiarire i recenti attriti emersi tra l’amministrazione Kukanja e Danilo Antoni, il coordinatore della squadra comunale di volontari di antincendio e Protezione civile, ieri presente con altri undici giovani volontari. Ma che in realtà non si è mai aperta, per il venir meno del numero legale (assenti anche esponenti dell’opposizione). E soprattutto per l’abbandono dell’aula, con tanto di querelle al seguito, dei due consiglieri di maggioranza Walter Ulcigrai (Lista Kukanja) ed Elena Legisa (Fed), che hanno contestato la sussistenza delle motivazioni per la stessa convocazione. «Manca l’oggetto – ha tuonato Ulcigrai -, quindi di cosa stiamo parlando?». E dopo aver snocciolato il regolamento, rilevando «l’assenza di un atto deliberativo» al centro della commissione, ha levato le tende con un’ultima stoccata: «Non solo qualcuno non sa parlare italiano, ma neppure scrivere». Subito è scattato però il pidiellino Andrea Humar: «Non è lei, Ulcigrai, a dover decidere se una commissione sia legittima o meno, ma il segretario comunale e a oggi a noi non è pervenuta alcuna comunicazione in merito. Qui si assiste alla volontà precisa di boicottare questa commissione, l’unica di competenza dell’opposizione: un atto gravissimo, che non ha precedenti». «Può essere esagerato, ma si sta strumentalizzando tutto – così invece Legisa -: è chiaro che la Trasparenza non è la sede adatta per questo tipo di argomento. E con tali convocazioni stiamo solo spendendo soldi pubblici. Lei Romita su Facebook scrive “Torneremo”, come diceva Mussolini, ma io penso proprio di no».DUINO AURISINA. «Venendo meno la possibilità di operare attraverso un confronto democratico con il sindaco e l’attuale maggioranza, il sottoscritto rassegna le proprie dimissioni da presidente della commissione Trasparenza». Secco il messaggio con cui il capogruppo del Pdl, Massimo Romita, si è congedato dall’unico organismo direttamente in capo all’opposizione. Secondo consuetudine, infatti, non può essere la maggioranza a fare le pulci a se stessa, né il controllato a ergersi a controllore.
Una decisione, quella delle dimissioni rassegnate martedì in serata, scaturita a seguito della convocazione di un’infuocata commissione Trasparenza che avrebbe dovuto chiarire i recenti attriti emersi tra l’amministrazione Kukanja e Danilo Antoni, il coordinatore della squadra comunale di volontari di antincendio e Protezione civile, ieri presente con altri undici giovani volontari. Ma che in realtà non si è mai aperta, per il venir meno del numero legale (assenti anche esponenti dell’opposizione). E soprattutto per l’abbandono dell’aula, con tanto di querelle al seguito, dei due consiglieri di maggioranza Walter Ulcigrai (Lista Kukanja) ed Elena Legisa (Fed), che hanno contestato la sussistenza delle motivazioni per la stessa convocazione. «Manca l’oggetto – ha tuonato Ulcigrai -, quindi di cosa stiamo parlando?». E dopo aver snocciolato il regolamento, rilevando «l’assenza di un atto deliberativo» al centro della commissione, ha levato le tende con un’ultima stoccata: «Non solo qualcuno non sa parlare italiano, ma neppure scrivere». Subito è scattato però il pidiellino Andrea Humar: «Non è lei, Ulcigrai, a dover decidere se una commissione sia legittima o meno, ma il segretario comunale e a oggi a noi non è pervenuta alcuna comunicazione in merito. Qui si assiste alla volontà precisa di boicottare questa commissione, l’unica di competenza dell’opposizione: un atto gravissimo, che non ha precedenti». «Può essere esagerato, ma si sta strumentalizzando tutto – così invece Legisa -: è chiaro che la Trasparenza non è la sede adatta per questo tipo di argomento. E con tali convocazioni stiamo solo spendendo soldi pubblici. Lei Romita su Facebook scrive “Torneremo”, come diceva Mussolini, ma io penso proprio di no».DUINO AURISINA. «Venendo meno la possibilità di operare attraverso un confronto democratico con il sindaco e l’attuale maggioranza, il sottoscritto rassegna le proprie dimissioni da presidente della commissione Trasparenza». Secco il messaggio con cui il capogruppo del Pdl, Massimo Romita, si è congedato dall’unico organismo direttamente in capo all’opposizione. Secondo consuetudine, infatti, non può essere la maggioranza a fare le pulci a se stessa, né il controllato a ergersi a controllore.
Insomma, si è rivisto quanto già andato in scena la scorsa settimana con la petizione del Villaggio del pescatore: uno spettacolo poco edificante, si capisce, per chi in quel momento avrebbe dovuto avere un confronto con l’amministrazione e invece ha assistito a una sequela di “sberle” verbali che hanno ulteriormente accentuato i rapporti ormai tesissimi tra maggioranza e minoranza, che pure nei primi mesi del rinnovo del Comune avevano cercato di instaurare un clima collaborativo, nelle rispettive distanze politiche. «Uno scenario da telerissa che finora era rimasto sconosciuto a Duino Aurisina – ha commentato il dimissionario Romita –, forse perché prima c’era una persona in grado di mettere insieme le due anime...». «Immagino questa stoccata sia per me – ha però subito replicato Vladimir Kukanja, rimasto sempre in aula -, ma le ribadisco che la Protezione civile è di competenza del sindaco, non della Trasparenza, anche se questa ormai è diventata una commissione d’indagine. Io finora non ho voluto interferire, ma sappia che ho lavorato qui in Comune per 41 anni e se devo verificare qualcosa so dove trovarla». Di positivo, come alla fine rilevato da Antoni, che comunque ha ringraziato Romita e il sindaco per l’opportunità di un confronto, c’è che è stato fissato un prossimo incontro tra Protezione civile e amministrazione, per sviscerare le incomprensioni e soprattutto affinare un sistema comunicativo efficace e teso a fronteggiare l’ingente attività dei volontari nel Comune. Volontari che operano sul territorio per una media di 400 ore all’anno, con uscite fino a 4 volte alla settimana.23 maggio 2013
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