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giovedì 21 marzo 2013

NUOVO REGOLAMENTO PER CONCILIARE LAVORO E FAMIGLIA

21.03.13


PARI OPPORTUNITÀ: APPROVATO UN NUOVO REGOLAMENTO

Trieste, 21 mar - È stato approvato dalla Giunta regionale il nuovo Regolamento regionale - proposto dall'assessore alle Pari Opportunità - per l'erogazione di contributi a sostegno di iniziative dirette a diffondere la cultura del rispetto tra i sessi e a garantire la piena realizzazione delle pari opportunità tra donna e uomo. Sulla traccia del Regolamento precedente, che viene abrogato, al fine di attuare politiche di pari opportunità la Regione sostiene le iniziative proposte da associazioni femminili di volontariato e di promozione sociale, dal terzo settore e da altri soggetti pubblici e privati, per diffondere la cultura del rispetto tra i sessi e garantire la piena realizzazione delle pari opportunità tra donna e uomo. Nello specifico nel nuovo Regolamento si è voluto in primis favorire la presentazione di iniziative in forma associata, oltre che porre una distinzione tra le diverse tipologie progettuali. Sono state quindi individuate due categorie per la presentazione delle domande, declinate poi in due distinte graduatorie: una per interventi orientati ad azioni che si prefiggono di incidere sul versante della diffusione della parità di genere, ovvero quel tipo iniziative dirette a diffondere la cultura del rispetto tra i sessi attraverso azioni finalizzate a contrastare gli stereotipi di genere nei diversi ambiti che riguardano la vita economica, sociale e culturale del territorio regionale; l'altra è riservata a quei progetti che puntano a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto impediscono il raggiungimento della parità di genere nei diversi ambiti che riguardano la vita economica, sociale e culturale del Friuli Venezia Giulia. Per il primo tipo di graduatoria sono previsti contributi fino 10.000 euro, e fino a un massimo del 70 per cento del costo totale dell'iniziativa, mentre la quota restante (minimo 30 per cento) potrà essere coperta da altri contributi o finanziamenti pubblici e privati. Per la seconda tipologia sono previsti invece contributi fino a un massimo di 20.000 euro e fino a un massimo del 90 per cento del costo totale dell'iniziativa, mentre la quota restante (minimo 10 per cento) sarà a carico del soggetto proponente. L'importo complessivo a disposizione per sostenere i progetti selezionati è di 131.800 euro. Il termine per la presentazione delle domande è stato fissato al 31 maggio. La valutazione dei progetti presentati darà rilevanza soprattutto alla fattibilità e immediata cantierabilità dell'iniziativa e ai caratteri di originalità e innovazione, nonché all'economicità delle spese preventivate. ARC/Com/PPD

14.03.13

PARI OPPORTUNITÀ: REGOLAMENTO PER CONCILIARE LAVORO E FAMIGLIA

Codroipo, 14 mar - La Giunta regionale, accogliendo la proposta dell'assessore a Lavoro, Formazione, Commercio e Pari Opportunità, ha approvato in via preliminare il "Regolamento recante misure, criteri e modalità per la promozione di interventi diretti a consentire alle professioniste e ai professionisti di conciliare le esigenze della professione con quelle della maternità e della paternità" previsto dalla legge regionale 13/2004 (Interventi in materia di professioni). Il testo sarà ora trasmesso al Consiglio regionale per l'espressione del parere da parte della competente Commissione consiliare. Gli interventi previsti costituiscono uno strumento di sostegno temporaneo, a carattere contributivo, che l'Amministrazione regionale promuove a favore delle professioniste e dei professionisti in presenza di comprovate e specifiche esigenze di conciliazione dei tempi di vita, famiglia e lavoro. Il Regolamento definisce il "nucleo familiare" sulla base del Decreto legislativo 109/1998; la "famiglia monogenitoriale", ovvero quella composta da un unico genitore in quanto vedovo, nubile o celibe, separato legalmente, divorziato; i "minori con handicap grave", coloro che si trovano in situazione di gravità accertata (Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate), esclusi i minori ricoverati a tempo pieno presso istituti specializzati, salvo che sia richiesta dai sanitari la presenza del genitore.


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