Caso Ermada”, querelle fra Rozza (Sel) e Romita (Pdl)
DUINO AURISINA. Ancora strascichi di polemiche per l'audizione pubblica della Seconda commissione consiliare, prima convocata poi repentinamente cancellata, sui progetti inerenti il comprensorio...+
DUINO AURISINA. Ancora strascichi di polemiche per l'audizione pubblica della Seconda commissione consiliare, prima convocata poi repentinamente cancellata, sui progetti inerenti il comprensorio Monte Ermada – Coisce. Dopo la bacchettata del presidente Maurizio Rozza (Sel) sulla necessità di adottare appunto un “metodo partecipativo”, pronta la reazione del Pdl, col capogruppo Massimo Romita: «Che l'assessore mancato Maurizio Rozza, viste le imminenti elezioni regionali, abbia bisogno di particolare visibilità, non suscita meraviglia. Ma che si utilizzi per questo lo strumento delle commissioni pare eccessivo, anche perché i temi sono tanti, come il piano della Pineta del Carso: il 12 febbraio sarà un anno dalla sua presentazione in municipio e, a quanto pare, è giunta anche la Vas dalla Regione. Poi ci sono le osservazioni della variante 27, ferme in qualche ufficio, per non parlare di altri piani, i cui iter sono stati fatti ricominciare da capo. O dell'assoluto silenzio sul parere relativo alla Capodistria-Divaccia. D'altronde – conclude Romita - capisco e apprezzo il lavoro che sta facendo il presidente della commissione, che deve anche sostituirsi all'assessore competente, un po' troppo assente nei primi mesi del suo mandato: basti vedere i dati delle presenze in giunta... Ora resta da capire se lo stesso presidente parla per il suo gruppo o per la maggioranza che, visto il silenzio, comprendiamo essere in forte imbarazzo». E sul punto ribatte proprio il presidente Rozza, con una precisazione: «Chiarisco che le posizioni da me espresse sulle vicende del comprensorio Ermada - Coisce, come in passato su altre questioni di rilevanza urbanistica, rappresentano unicamente l'opinione mia e non dell'amministrazione. Le audizioni in commissione dovevano e dovranno servire a formare una chiara opinione da parte di tutti i consiglieri sulle vicende, secondo un metodo partecipativo che è l'ossatura portante del programma che mi lega a questa maggioranza. È evidente che in tali occasioni sosterrò le opinioni espresse sul Piccolo, anche in coerenza con quanto detto e fatto in questi ultimi 15 anni. È altrettanto evidente che accetterò ogni decisione presa collegialmente, anche se radicalmente in contrasto con le mie opinioni». Infine l'intervento di Andrea Humar (Pdl), che era stato tirato in ballo: «Spiace la polemica, ma apprezzo il rinvio dell'assemblea, con l'auspicio che alle prossime sedute si modifichi il metodo di conduzione delle stesse. Ritengo più opportuno commissioni mirate su argomenti specifici, con documenti da visionare e la presenza di tecnici che possano chiarire i contorni delle singole questioni. Insomma, un vero tavolo di approfondimento. Nel caso in specie, poi, le Comunelle non avevano neppure chiesto un incontro. Nulla vieta a Rozza di convocare assemblee pubbliche, ma lo faccia come gruppo politico, oppure le promuova l'assessore, che ha anche questo ruolo». (t. z.)
28 gennaio 2013
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