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giovedì 29 marzo 2012

AEROPORTO FVG: 860.000 PASSEGGERI NEL 2011. NUOVI VOLI PER BARCELLONA, BARI, PALERMO

Si è seduto al tavolo della II Commissione consiliare forte del record dei transiti, con 860.000 passeggeri lo scorso anno e guardando a raggiungere quota un milione per il 2012, e del bilancio attivo del 2011, Sergio Dressi, presidente di Aeroporto FVG, la società con unico socio la Regione da quando quest'ultima ha acquistato le quote del Consorzio formato da Comuni, Province, Camere di Commercio e istituto di credito.
Invitato in audizione dal presidente Federico Razzini (LN), a sua volta sollecitato da Roberto Antonaz (SA-PRC), che però auspicava la presenza anche dell'assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi, per poter affrontare la questione della cessione della quota di maggioranza della Regione attraverso un bando di gara a evidenza pubblica, che per il consigliere di opposizione presenta alcune ombre come la mancata previsione di trattative per il settore merci e garanzie per il personale.

Il mandato del Consiglio di Amministrazione della società aeroportuale, votato a maggio 2009 - ha detto Dressi - sta per terminare.

Gli ottimi risultati del 2011 sono da attribuire a un rinnovato rapporto tra società di gestione e il socio Regione sulla base del Piano strategico elaborato nel 2010.

Purtroppo, a fronte degli investimenti che la SpA comunque attua, continua a pesare la mancata sottoscrizione del contratto di programma da parte dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac). Questo fatto ci impedisce di aggiornare le tariffe dell'aeroporto, ferme da 20 anni.

Quanto alle collaborazioni, sta dando i suoi frutti quella con TurismoFVG, che sul versante russo ha portato alla conferma dei collegamenti con Mosca più nuovi voli con Perm; Ryanair ha aggiunto gli scali di Bari e Barcellona; con Julia Viaggi si sono confermate le isole greche dello scorso anno più Cefalonia; da giugno ci sarà Palermo con la nuova compagnia low cost Volotea.

Con Alitalia si sta cercando di riportare il collegamento su Parigi, che è un mio chiodo fisso però le difficoltà - non ha nascosto Dressi - sono molte.

Intanto i collegamenti diretti con Monaco, Milano e Roma permettono a imprese e cittadini di poter raggiungere da lì tutte le parti del mondo.

Il futuro, anche se non prima del 2015, ha in calendario la nascita del Polo intermodale di Ronchi: il progetto, finanziato con 3,5 milioni dalla Regione e 5 milioni di fondi comunitari, prevede nei pressi dello scalo una nuova stazione ferroviaria, un'autostazione per le corriere e un ampio parcheggio. Quando anche l'aeroporto veneziano di Tessera avrà completato i propri lavori (anche se in questo caso si parla del 2020 perché il progetto è più complesso), i due scali saranno raggiungibili via rotaia in meno di mezz'ora e si creerà un vero Polo aeroportuale del Nord-Est.

Tra Venezia, Treviso e Trieste - ha aggiunto Dressi - si contano circa 10 milioni di passeggeri l'anno e per il 2020 è previsto possano raddoppiare. Noi possiamo arrivare a gestire un milione di utenti, poi le dimensioni dello scalo impediscono di andare oltre. Ma abbiamo dato mandato a Friulia, a titolo gratuito, di studiare un progetto di marketing d'area affinché in aeroporto si possa insediare un operatore della logistica per aumentare la parte dei cargo. Quello di Ronchi è uno scalo piccolo ma aperto
24 ore su 24: questo può essere utile per incentivare un'attività di merci.

Infine, il presidente non ha mancato di rendere noto che due anni fa lo scalo era stato valutato 8 milioni, oggi ne vale 13; sono iniziati i lavori di costruzione di una pensilina di copertura per i passeggeri che così potranno sbarcare senza  bagnarsi in caso di pioggia; 10 dipendenti sono stati stabilizzati e sono state assunte due persone diversamente abili come previsto dalla legge.

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