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sabato 14 gennaio 2012

Il Punto sul progetto sulla valorizzazione dei siti della Prima Guerra Mondiale

Il Punto sul progetto sulla valorizzazione dei siti della Prima Guerra Mondiale

E' stato fatto questa mattina, dal Sindaco di DUino Aurisina Giorgio Ret e il Vice Sindaco ed Assessore alla Cultura Massimo Romita, il punto della situazione sul progetto complessivo della valorizzazione dei siti della Prima Guerra Mondiale che l'amministrazione comunale di Duino Aurisina sta portando avanti assieme ai soggetti coinvolti sul territorio e che verrà condiviso dalla Provincia di Trieste.
In queste ultime due settimane l'Assessore Massimo Romita, ha incontrato singolarmente e continuerà a farlo nei prossimi giorni i soggetti ch hanno presentato al Comune delle idee progettuali da sviluppare congiuntamente per la riqualificazione degli edifici. In particolare allo stato attuale, la Jus Comunella di Ceroglie Cerovlje ha presentato due progetti, tra i quali la ristrutturazione della ex Scuola di Ceroglie, che potrebbe diventare un ottimo punto di partenza o di arrivo per le escursioni sul Monte Ermada e sugli altri siti di interesse, realizzando nel suo interno, un infopoint (con la possibilità di noleggio attrezzature), un area espositiva,, nonchè una sala multifunzionale che verrà adibita a spazio anche per le esigenze della popolazione locale. La Jus Medjavas Medeazza, vede nella riqualificazione della ex Scuola all'inizio del Paese un ottimo punto di sviluppo del tema della Prima Guerra Mondiale, ma non solo. Nella riqualificazione della struttura è prevista la creazione all'interno di un ostello, al fine di poter offrire il pernottamento a chi desidera trattenersi per più giorni sul territorio, una sala espositiva nonchè la sede della COmunella e dell'Associazione Culturale al fine di sviluppare attività a 360°.
Coinvolta nel idea progettuale anche San Giovanni di Duino, con la creazione di un infopoint tale da indirizzare i visitatori in particolare su sei direttrici molto importanti, in primo luogo proprio sulla Basilica di San Giovanni in Tuba e delle foci del Timavo, dove a giorni ripartiranno i lavori di riqualificazione delle sponde dopo il completamento dello sminamento. Al Villaggio del Pescatore, oltre al forte sviluppo dell'area del Sito Paleontologico la locale associazione Gruppo Speleologico Flondar, sta portando avanti un idea progettuale di riqualificazione della sentieristica (anche di epoca romana) e delle trincee presenti sulla Punta Bratina (sopra al Villaggio del Pescatore) creando un ipotesi di percorso che vada dalla Basilica al Dinosauro Antonio, passando appunto attraverso tale sito. Significativo la proposta della Jus Comunella di Aurisina Nabrezina, per il recupero di quattro importanti percorsi (uno in particolare legato al raggiungimento di uno dei due cimiteri Austroungarici (Aurisina Centro) nonchè il recupero dell'area denominata degli ex bagni, con la realizzazione di un parcheggio a beneficio della partenza proprio di questi quattro percorsi inerenti i l tema della Prima Guerra Mondiale. Altri progetti sono attesi in questi giorni, tra questi quello relativo alla Caserma di Malchina, oggetto già di presentazione a livello europeo di un progetto attraverso il Gal Carso. Martedì mattina, in una conferenza di servizi Sindaco, Vice Sindaco, Assessori coinvolti, nonchè i responsabili degli uffici Cultura, Patrimonio e Lavori Pubblici, si ritroveranno per assemblare tali proposte e tradurle nelle domande di contributo che verranno presentate in base alla legge 14/2000 alla Regione. Un passaggio però fondamentale sarà una volta completato tale progetto, la condivisione con la Provincia di Trieste, che a tal riguardo proprio lunedì Ret e Romita avranno un incontro con il Vice Presidente Dolenc per definire il percorso definitivo. Progetto che partirà dalla storia dei nostri paesi, dei ragazzi che hanno combattutto per un identità, ma soprattutto per sviluppare un progetto che guardi alla pace che guardi agli errori del passato per una pacifica convivenza.
A margine poi dell'inaugurazione della mostra di questa mattina dedicata al Milite Ignoto, promossa dalla Regione Fvg, ospitata nel Palazzo della Giunta Regionale, il Sindaco ed il Vice Sindaco hanno invitato le autorità presenti a prendere parte all'escursione guidata che l'amministrazione comunale attraverso il Gruppo dell'Alpina delle Giulie e delle altre associazioni organizzerà tra fine gennaio ed inizio febbraio per far conoscere la realtà del sito dell'Ermada e delle trincee.Mercoledì poi il Vice Sindaco Massimo Romita, sarà a Milano, per visionare gli spazi assieme al Vice Presidente ed Assessore alla Cultura della Provincia di Milano dott. Novo Umberto Maerna, delle sale che verranno messe a disposizione dalla Provincia stessa per l'organizzazione della mostra dedicata proprio al Monte ERmada e alla storia del nostro territorio che verrà inaugurata il 17 febbraio a margine della partecipazione della BIT 2012.

Massimo RomitaVice SIndaco ed Assessore

allegate due foto della mostra permanente al Villaggio del Pescatore che ha raccolto oltre 6000 visitatori in un anno.


Il Milite Ingnoto da Aquileia a Roma 4 novembre 1921 4 novembre 1911

Fa tappa da sabato 14 gennaio a Trieste la mostra dedicata al Milite Ignoto, ospitata nella Sala delle Colonne del Palazzo della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, in piazza Unità d'Italia. Dopo la tappa romana, dove il materiale è stato esposto al museo del Vittoriano e che in meno di una settimana è stata visitata da più di 50 mila persone, la rassegna resterà aperta a Trieste fino al 26 febbraio. Nel percorso allestito dalla società Comunicare Organizzando di Roma è stata riproposta una lettura della Grande Guerra e dell'iniziativa che portò all'individuazione della salma racchiusa dal 1921 a Roma all'interno dell'Altare della Patria.Da 11 dei fronti dove si consumarono le battaglie più cruente nel Triveneto vennero raccolti altrettanti corpi in bare portate all'interno della basilica di Aquileia. Qui la mamma di uno dei tantissimi dispersi, Maria Bergamas, di Gradisca d'Isonzo, scelse quella che avrebbe dovuto rappresentare tutte le vittime, che fu caricata sul 'Treno della memoria' fino a Roma. Tra i pezzi di pregio, il braciere la cui fiamma si pensa abbia accompagnato il feretro nel viaggio fino a Roma e il Tricolore con lo stemma sabaudo che avvolse la bara durante il tragitto, un elmetto e un fischietto di un militare italiano ritrovato in una delle trincee lungo il Piave. Viene proposto un documentario originale girato in occasione della cerimonia del 1921, custodito dalla Cineteca del Friuli.Tra le chicche anche settecento delle oltre diecimila cartoline che l'allora Ministero per la Guerra fece stampare e vendere al prezzo di una lira allo scopo di raccogliere fondi da destinare alle famiglie che non videro più rientrare figli e mariti dal conflitto. Come ha ricordato l'assessore regionale alla Cultura, Elio De Anna, nel corso della vernice di presentazione, "é proprio attraverso anche la Grande Guerra che oggi siamo riusciti a ottenere l'unità d'Italia, di cui nel 2011 sono stati ricordati i 150 anni e dalla quale è emerso poi quel federalismo che contraddistingue ora il nostro tempo"

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