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venerdì 28 ottobre 2011

Anche da Aurisina no alla chiusura del Centro di Basovizza

Anche da Aurisina no alla chiusura

27 ottobre 2011 — pagina 29 sezione: Nazionale

DUINO AURISINA Il consiglio comunale di Duino Aurisina, all’unanimità, ha espresso «la più ferma contrarietà alla ventilata chiusura del Centro didattico naturalistico di Basovizza e al passaggio della sua gestione ad altri enti». Il Comune di Duino Aurisina si aggiunge così al nutrito numero di persone ed enti contrai contrari al piano predisposto dall’assessore regionale Violino. I consiglieri comunali, con il documento votato all’unanimità, hanno quindi invitato il presidente della Regione Tondo e l’assessore Violino a valutare immediatamente il ritiro delle lettere di trasferimento del personale in servizio al Cdn, che dovrebbe passare ad altri enti già col primo novembre. L’ordine del giorno, che è partito dalla maggioranza (a proporlo il vicesindaco Massimo Romita assieme all'assessore all'Ambiente e parchi Fulvio Tamaro) prende spunto dal documento congiunto firmato martedì in occasione dell'incontro a Basovizza con i pubblici amministratori e dalla mozione fatta propria dalla presidente della Provincia Bassa Poropat in Provincia. Una dimostrazione che su alcuni temi ci può essere l'assoluta convergenza di opinioni e di difesa del territorio. «Vogliamo alzare la voce – spiega l’assessore Tamaro – per salvaguardare quello che è ritenuto, da tutto il territorio, una struttura importantissima. Personalmente, quando ero assessore provinciale, l’ho visto nascere e ho contribuito alla sua crescita». Il Cdn, secondo i consiglieri di Duino Aurisina, funge, sin dalla sua istituzione nel 1991, da importante polo di attrazione turistica per il territorio provinciale e ha un’importante funzione didattica focalizzata sulla divulgazione delle specifiche caratteristiche dell’ambiente carsico. Il Centro di Basovizza, gestito dal Corpo forestale della Regione, attraveeso le sue strutture illustra la biodiversità del Carso, il rapporto uomo-bosco-legno e l’importanza delle foreste. Cristina Polselli



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